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E’ andata in scena alle 16.30, direttamente dal ritiro di Auronzo di Cadore, la conferenza stampa di Mister Vladimir Petkovic, trasmessa sui 100.7 di “Lazio Style Radio”. Di seguito riportate le parole del tecnico bosniaco, il quale aveva iniziato la conferenza rispondendo alla domanda di un tifoso e con una premessa personale:
“E’ importante avere giocatori bravi, i migliori dovrebbero sempre giocare, poi è chiaro che farebbe ancor più piacere che i bravi fossero giovani. Avrete tutti quanti tanto tempo di conoscermi, i giocatori già hanno iniziato a farlo. Abbiamo diversi obiettivi e, come ho detto durante la prima conferenza stampa, per me è importante proseguire ‘step by step’ verso i nostri traguardi. E’ stato fondamentale iniziare del lavoro tecnico-tattico per cercare di sollecitare la squadra anche in diverse maniere e lo sarà anche non rendere gli allenamenti monotoni ma avere costantenemente un obiettivo che serve per aumentare la il ritmo, la voglia e il piacere di giocare a calcio. Cerchiamo di alternare tantissimi esercizi con vari mezzi di allenamento per controllare il carico di lavoro. Questa prima fase è andata abbastanza bene, diversi dati ci dicono ogni giorno come sta la squadra e come sta ogni singolo giocatore. Per me personalmente sono indispensabili i ‘feedback’ con i giocatori econ lo staff per confermare le mie sensazioni. Dal primo allenamento cerco di educare e convincere i giocatori che solo usando questi pensieri e questi principi potremo giocare in una certa maniera. Tutti i giocatori saranno pronti ad adattarsi in diversi ruoli e questo è anche un mio personale obiettivo per il futuro. Ogni giocatore deve sapere cosa fare in qualsiasi situazione. Nei primi dieci giorni di allenamento abbiamo sviluppato molto la capacità aerobica e dalla prossima settimana cercheremo di potenziarla. Importante sarà anche la prevenzione degli infortuni”.
Qualità e aggressività, questa la sua Lazio ideale?
“Questo è molto importante. La qualità non è intesa solo nel livello tecnico ma anche in quello tattico e in quello della gestione comportamentale. La Lazio deve essere un gruppo compatto, se riusciremo a fare tutto questo e ad essere anche aggressivi allo stesso tempo allora faremo bene”.
La qualità è legata anche ad un Hernanes più arretrato?
“I giocatori non devono fare troppo caso alla posizione in cui giocano in queste partite perché sono solo miei tentativi di vederli in diverse posizioni che mi saranno utili durant il campionato”.
Che idea si è fatto di Zarate?
“Per me è importante il gruppo. Zarate fa parte di questo gruppo che lavora nella stessa direzione. Sicuramente non voglio basarmi su cose che ho sentito, positive o negative che siano, ma solo su quello che dice il campo. Fino a questo momento tutti i giocatori hanno lavorato bene, compreso Zarate”.
Lei vorrebbe che rimanga o no?
“Sono informato di ciò che scrivono i giornali. Non c’è niente da dire, io fino a questo momento non ho detto ancora se qualcuno veramente mi piace o qualcuno non mi piace. Credo che tutti i giocatori attualmente siano importanti”.
La rosa è completa a suo parere o serve qualche rinforzo?
“E’ un pò presto, abbiamo ancora un mese e mezzo di tempo e anche se c’è bisogno di correggere qualcosa sono contento di questi giocatori e di come stanno lavorando. Chiaramente la stanchezza può influire di quì in avanti sulla qualità ma la convinzione deve essere ancora maggiore per avere una squadra protagonista”.
Il calore della gente laziale ad Auronzo.
“E’ bellissimo. Sapevo che la Lazio fosse una grande società in Italia e oggi come oggi posso dire che quanto visto sul posto corrisponde a quello che immaginavo. Ogni giorno cerchiamo di soddisfare anche le loro esigenze, sono molto grato a questa gente, ci da supporto e cercheremo lavorando bene di ripagarli con grandi soddisfazioni”.
Come ha trovato Lulic? Lo utilizzerà come in passato ad esempio al Bellinzona?
“Ha fatto una buona stagione ma sono convinto che può e che deve fare un salto di qualità e diventare un giocatore ancora più importante per questa squadra. Conoscendolo so che è un giocatore che da tutto per il gruppo. Lui è un jolly generale su tutte e due le fasce, si può utilizzare anche come terzino. Lasciamolo lavorare. Dove lo utilizzerò? Vediamo…”.
Capitolo Matuzalem.
“Non voglio parlare troppo dei singoli giocatori ma tutti quanti sono importanti e uno di quelli sarebbe anche Matuzalem perché era previsto che sarebbe stato un giocatore del nostro organico e conoscendo le sue qualità mi è dispiaciuto che non sia venuto con noi. Tengo a precisare però, che tutti sono importanti ma nessuno è indispensabile”.
Lei farà pressione sulla società per riaverlo in rosa?
“Quello che è successo va oltre le mie competenze, in collaborazione con la società si vedrà come proseguire”.
Vicenda Mauri.
“Già dal primo allenamento io sono andato da lui a parlargli ma c’era poco da dire. Non vedo neanche un piccolo dubbio da lui o da qualcun altro che pensa che potrebbe andare in un’altra direzione”.
Ritiene che sia l’anno buono per il decisivo salto di qualità?
“Certo, e poi come ho già detto: se riusciamo a fare il 100%, il giorno dopo vogliamo fare il 110%”.
Fronte mercato.
“Tutti i giorni parliamo di queste cose con il mio staff, però non sono decisioni di un minuto o di un’ora ma la conseguenza di un progetto fatto con intelligenza”.
Balzaretti
“Sì, mi piace, l’ho visto anche giocare molto bene per la Nazionale. Ha dimostrato che può giocare sia a sinistra che a destra e ha confermato di essere uno dei migliori laterali in Italia”.