Ripeto qualcosa che è già stato detto. Comunque andrà, grazie, grazie Lazio. Ci sono tifosi con molti più anni di Lazio nel cuore di me, non devo essere io ad insegnare il riconoscimento incondizionato verso questi magnifici colori, questa fantastica storia. Passeggio per il corridoio, vorrei gridare tutta la gioia che ho dentro. Tanta invidia per chi è allo stadio, chi può e non va, proprio non lo capirò mai. Spero, un giorno, presto, di esser tra loro, almeno qualche volta, un po' di più. Restiamo uniti, solo così possiamo farcela. Non m'interessa chi gioca, voglio solo che stiamo vicini a questa bandiera, che è la cosa più importante. Ogni volta che gioca la Lazio, io mi sento un ragazzo fortunato. Non perché tifare altre squadre sia motivo di meno orgoglio, però quando qualcosa lo hai dentro, nasci con esso, è diverso. Questa squadra è una delle poche cose che riesce a distrarmi da ciò che mi rovina le giornate, le settimane, i mesi, gli anni. E non lo darò mai per scontato. E non sarà la Champions League, l'Europa League o metà classifica a cambiare ciò. Le delusioni sono episodi, sono pezzi di qualcosa di più, fatta di brividi, di un battito che si fa più forte, quando credi di non aver più fiato. Forza Lazio sempre. Forza Lazio carica. Forza Lazio mia. Grazie a tutti per questa stagione meravigliosa. Ho vissuto lo scudetto, quello più recente, però non riesco a non inserire questa annata in quelle più felici. Per le difficoltà, i torti... Soprattutto, per la nostra immensa forza, che nessun arbitro potrà mai fare a pezzi. La Lazio è qualcosa di più di un goal, è il goal più bello di tutti. E ringrazio Dio, o chi per lui, per avermi fatto biancoceleste. Football is just a game. Lazio is a feeling.