(corsport 29.12.2017)
Ricchi premi e cotillons per la Lazio: è previsto anche il
bonus scudetto nel patto società-giocatori. E’ stato un anno d’oro. Un anno così, fatto di vittorie (Supercoppa), record e tabù violati (il blitz di Torino su tutti), apre ad ogni scenario. Nei premi collettivi che sono in via di definizione e pattuizione c’è un capitolo riservato al
tricolore, non c’è molto da stupirsi considerando la crescita della squadra e rileggendo la classifica (macchiata dagli errori arbitrali): Lazio 36 punti (45 per il Napoli capolista), con una partita in meno e il big match contro l’Inter alle porte. Lo
scudetto non è più un miraggio, non lo è soprattutto in prospettiva considerando le potenzialità tecniche ed economiche del club, gli incassi estivi e futuri (legati ad eventuali cessioni faraoniche).
JACKPOT -
Per diventare grandi si deve pensare in grande.
Il premio
scudetto è in discussione, sarà fissato così come il premio Champions, forse il più accessibile, mai come quest’anno. Nei premi riconosciuti dalla società alla squadra si procede per gradi: dalla Coppa Italia all’Europa League sino alla grande Europa e al
tricolore. E’ il primo anno in cui simili obiettivi appaiono meno lontani. La Lazio, nell’era Lotito, è riuscita a strappare premi per le vittorie in Coppa Italia e in Supercoppa, per le qualificazioni in Europa League (in Champions ci è andata nel 2007, ha fallito il preliminare 2015). Quest’anno la squadra punta al
jackpot.
La Supercoppa. Nei premi 2017-18 è inserita anche la Supercoppa vinta ad agosto contro la Juventus, non era rientrata nei patti sottoscritti l’anno scorso. E’ un premio che la Lazio ha già conquistato e riscuoterà. I premi collettivi vanno depositati in Lega «entro 20 giorni dalla chiusura del secondo periodo valido per le cessioni e i trasferimenti», è scritto nelle regole, il periodo cade a metà febbraio. A Formello si è già iniziato a parlare di premi. Il testo dei bonus, ogni anno, contiene «i risultati che generano l’erogazione del premio, l’ammontare complessivo ed i criteri di assegnazione delle quote tra i singoli aventi diritto, in alternativa deve essere precisata la volontà dei calciatori di procedere alla suddivisione delle quote con criteri concordati direttamente tra di loro». Il premio scudetto è uno stimolo in più per i giocatori. Non che debbano dare il massimo solo per motivi economici, ma può essere un incentivo a crederci, a ragionare al top, permette di alzare l’asticella.
La svolta. Il miglior risultato, finora, è aver garantito una Lazio di successo per il secondo anno di fila. La società ci è riuscita, ha dato continuità acquistando giocatori di talento, sostituendo quelli partiti, riuscendo finanche a fissare record di incassi e plusvalenze. Lotito e Tare hanno allungato il ciclo Inzaghi, ha durata triennale, ci sono tutte le basi per continuare a vincere, per far sì che la Lazio sia sempre competitiva. Lotito, alla cena di Natale, ha parlato in termini entusiastici di questo gruppo, lo rende fiero sportivamente e moralmente. Lo chiamano in tanti, ha detto il patron, per complimentarsi, per rendere merito ai comportamenti dei suoi giocatori, ancor prima sono uomini veri. Lotito è pronto a premiarli riccamente. L’anno scorso, per i premi collettivi, erano stati stanziati 10 milioni di euro: 6 milioni per la Champions, 2 milioni per l’Europa League e 2 per la Coppa Italia. Le cifre dei premi 2017-18 sono in via di discussione, non saranno inferiori a quelle passate semmai potrebbero essere superiori.
Il futuro. Quattro posti per la Champions, uno dev’essere della Lazio, finalmente. Inzaghi e i suoi continueranno a superarsi pur di arrivare al traguardo. Sono attesi dal big match di S.Siro con l’Inter, il 6 gennaio giocheranno in casa della Spal, dopo la sosta affronteranno impegni di campionato (anche il recupero contro l’Udinese del 24 gennaio), di Coppa Italia (la prima semifinale col Milan) e di Europa League (i sedicesimi contro la Steaua Bucarest a febbraio). Il 2018 e gli anni futuri non saranno più anni zero.
Forza Lazio!!!