Chiudo il topic con questo ricordo, letto durante la Messa di funerale di Gianluca:
"Ciao Luchino,
Quanto è dura oggi farti un ultimo saluto e dirti ancora qualcosa. Chi ha avuto il piacere di conoscerti può capire. Tu eri un uragano, facevi rumore in ogni cosa. Hai vissuto con passione e curiosità. Hai amato la vita inesorabilmente nonostante essa ti abbia riservato sofferenze. Ma tu eri forte, sapevi trovare il “senso”. Forse perché lo hai dovuto imparare fin da piccolo, forse perché hai dovuto imparare a credere in te stesso più di ogni altra cosa, forse perché hai dovuto in questa vita imparare a “sparigliare” e a sopperire all’amore di chi inspiegabilmente te lo ha negato.
Hai amato tuo zio come fosse un padre e insieme a lui hai amato la tua Lazio, immensamente. In lei hai riposto molto più che una passione. Dicevi che quando andavi allo stadio il peso della vita diventava più leggero.
Hai riposto il tuo bisogno di amore nella musica, nella lettura, nelle tue poesie, nel tuo bisogno continuo di “scoprire” e “sapere”. Hai amato i tuoi cani come fossero figli. Mi dispiace enormente per i dispiaceri che la vita ti ha riservato Ma sono sicura che questi ti hanno permesso anche di essere ciò che eri: una persona con un’ironia speciale, una fantasia unica e che nonostante tutto ha vissuto con entusiasmo e con un cuore grande. Non dimenticherò ciò che hai fatto per i ragazzi della comunità di Sant’Egidio. Hai lasciato il segno Luca, hai lasciato il segno in questo passaggio chiamato vita.
Un caro amico mi ha detto che i ricordi sono l’universo della vita e la famiglia che hai scelto e i tuoi amici ne custodiscono tanti. Sono sicura che attraverso questi vivrai e ci guiderai.
Le persone che amiamo e che perdiamo non sono più dove erano ma ovunque noi siamo"