Guido De Angelis: “LOTITO, dove sta la svolta?”
Pubblicato il 15 agosto 2014 08:46
Partiamo da un presupposto: per oltre un mese (e per stessa esplicita ammissione di Lotito) la Lazio è stata quasi abbandonata in sede di mercato, totalmente subordinata agli interessi federali del nostro presidente. Ad essere onesti il caso Astori ha rappresentato più di un presagio in questo senso; un vero e proprio fallimento, certificato e confermato anche dai retroscena dell’operazione de Vrij, acquistato in fretta e furia dal Feyenoord nelle ventiquattro ore successive per tentare di arginare il dilagante malcontento (l’ennesimo) diffuso tra i tifosi e pagato esageratamente rispetto al suo residuo vincolo contrattuale con il club olandese.
Seconda considerazione: dopo tre anni di assenza ingiustificata dalle trattative, Lotito è costretto a rimediare. Le sue mosse, tuttavia, sembrano prevedibili come quelle di un bambino che si cimenta per la prima volta nel gioco degli Scacchi. E i tifosi, ossia il vero “diritto di riscatto” da esercitare? I numeri della campagna abbonamenti (5.500 tessere sottoscritte) non fanno altro che aumentare la consapevolezza dell’incapacità, da parte dell’attuale dirigenza, di gestire in maniera adeguata la situazione ambientale, se non a colpi di “comunicati”, talmente inutili da esser stati per qualche tempo accantonati dallo stesso Lotito.
Per chi non l’avesse ancora capito, è questo il momento giusto per compiere il definitivo salto di qualità! Se (e solo se) dovesse essere acquistato un centrale difensivo di livello (non Stankovic o Spolli, con tutto il rispetto) e un buon centrocampista, allora la squadra potrà tornare a competere con le altre formazioni che ambiscono all’Europa. Le amichevoli estive, dall’illusione con l’Amburgo al passo indietro con l’Hannover, non possono essere sufficienti per esprimere un giudizio. Solo dalla gara di Milano contro il Milan, quando si inizierà a fare sul serio, scopriremo il vero volto della Lazio: inizieremo cioè a capire se Marchetti è tornato quello che tutti noi conosciamo, se Candreva e Klose hanno ancora voglia di fare grandi cose con la maglia biancoceleste, se l’inserimento dei nuovi acquisti avrà dato i frutti sperati, se i giovani si riveleranno all’altezza.
Infine mi rivolgo a Igli Tare: è possibile che per oltre un mese la Lazio non sia stata capace di cedere un solo calciatore (se non in prestito) per fare cassa – come tutti gli altri club – e poi magari reinvestire quella liquidità per arrivare a uno come Vlaar? Mancano ancora oltre due settimane a quel fatidico 1 settembre, ma la verità è che siamo nelle mani di Lotito (da ciò che sappiamo in quel di Cortina fino al 17 agosto) e di un direttore sportivo che attende il suo rientro dalle vacanze. La domanda sorge dunque spontanea: ma è una Società, questa?
Guido De Angelis
Stavolta Guido, per quel che mi riguarda, ha passato il limite, confermandosi schieratissimo con chi pena che continuando questo boicottaggio verso la Lazio Lotito andrà via, ha sposato questa causa scrivende l'articolo che ho postato, un editoriale fazioso, polemico, disfattista, senza alcun senso logico, con l'unico obiettivo di frenare qualunque rilancio di entusiasmo e/o positività.
Per quel che mi riguarda non vedrò mai più la sua trasmissione, ma soprattutto non rinnoverò più l'abbonamento alla rivista Lazialità. rivista alla quale sono abbonato, per fede e sostegno, da circa dieci e più.
Mi dispiace moltissimo, Guido mi ha deluso molto, pensavo che in questo delicatissimo momento, con la società che cmq ha investito e non poco sul mercato, con un esborso di circa 30 milioni di euro, cosa che pochissime società hanno fatto, con il rinnovo ed adeguamento a Candreva, Lulic ed Onazi, con ancora la campagna rafforzamento in divenire, pensavo che almeno lui cercasse di dare un contributo per far ricreare l'entusiasmo, invece ecco l'ennesimo attacco alla società.
Vergogna.
Una cosa è certa, questi personaggi non si rendono conto che Lotito è un dirigente oramai stimato a livello nazionale ed internazionale, lui non risentirà della contestazione(a livello economico), la Lazio non la venderà, a scomparire sarà chi sulla Lazio ci lavora e guadagna, quindi questa continua opera di disfattismo danneggerà lui e chi si comporta in tal modo.
Intanto io non rinnovo l'abbonamento a Lazialità, confermando quello alla rivista ufficiale.