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Lazio e basta / Only Lazio => Lazio Talk => Topic aperto da: radar - 05 Ago 2018, 12:34

Titolo: Giuliano Fiorini
Inserito da: radar - 05 Ago 2018, 12:34
Tredici anni oggi.
Per sempre nel cuore dei tifosi Laziali ♥️
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Cesio - 05 Ago 2018, 13:00
Grande bomber :band5:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: GiPoda - 05 Ago 2018, 13:33
Un amore così grande...
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: biancocelestedentro - 05 Ago 2018, 14:16

Giuliano Fiorini, un grandissimo della nostra storia. Lo porteremo sempre nel cuore.

OT
Min. 4.35 circa
"Il tifoso laziale è così: duro, aspro con i suoi giocatori ma poi, nell'ora decisiva, segue la sua squadra anche all'inferno, con amore e senza lacrime"
Altri tempi, in cui nessuno, che io ricordi, pronunciava la parola mediocrità. Ed eravamo sull'orlo della serie C.
EOT
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: MisterFaro - 05 Ago 2018, 16:21
 :R&J:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Adler Nest - 05 Ago 2018, 16:35
Quel gol
Quella corsa
Quelle lacrime

Un amore grande
Vola un Aquila nel cielo
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Nex1 - 05 Ago 2018, 16:51
Il Tuo è stato il goal più emozianante che ho vissuto.

 :ssl
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: GoodbyeStranger - 05 Ago 2018, 19:01
Grande Giuliano, grazie
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: paolo71 - 05 Ago 2018, 19:52
Eternamente grato.
Ciao Giuliano
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: ssl1900 - 05 Ago 2018, 20:00
Il gol di Fiorini!

 :band5:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Cirrus Minor - 05 Ago 2018, 20:12
Eternamente grato.
Ciao Giuliano

È nella storia. Grandissimo Giuliano!
 :band5: :band5:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Palo - 05 Ago 2018, 21:02
Giuliano Fiorini


La storia della Lazio è passata da quella tua “puntina”
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: kurt - 05 Ago 2018, 21:03

Giuliano Fiorini, un grandissimo della nostra storia. Lo porteremo sempre nel cuore.

OT
Min. 4.35 circa
"Il tifoso laziale è così: duro, aspro con i suoi giocatori ma poi, nell'ora decisiva, segue la sua squadra anche all'inferno, con amore e senza lacrime"
Altri tempi, in cui nessuno, che io ricordi, pronunciava la parola mediocrità. Ed eravamo sull'orlo della serie C.
EOT
E niente... Tutte le volte che vedo questo spezzone di "Sfide" mi viene il groppo in gola e gli occhi diventano troppo umidi...
Eternamente grato.
Ciao Giuliano
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: bizio67 - 05 Ago 2018, 21:06
Grazie per sempre
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Franzoni - 05 Ago 2018, 21:20
Grazie per sempre....per sempre nella storia di tutti noi.... :since :since
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Buckley - 05 Ago 2018, 21:31
ecco cos'e' la maglia-bandiera, soprattutto tu Giuliano, mentre corri sotto la Nord indossandola dopo aver segnato un goal alla storia. Hai un posto speciale nel cuore di ogni Laziale!
 :band5: :band5: :band5: :bandes: :bandes: :bandes:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Maremma Laziale - 05 Ago 2018, 21:41
E' grazie a te se sono diventato laziale. Per sempre nei nostri cuori  :band5: :band5: :band5:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: natoil26maggio - 05 Ago 2018, 22:34
Il gol di Fiorini!

 :band5:
Il boato dell'Olimpico dopo il goal di Fiorini!
Indimenticabile
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: PabloHoney - 06 Ago 2018, 00:23

(https://image.ibb.co/hOXQJz/Schermata_2016_06_21_alle_14_31_34.png) (https://imgbb.com/)
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Il nostro Giorgione - 06 Ago 2018, 00:30
Che bello esserci stato. Un amore che dura sempre e per sempre. Grazie a te. Grazie Giuliano.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: italicbold - 21 Giu 2019, 10:44
32 anni fa.
Accadeva oggi.
Che urlo.
Che urlo.
Ciao Giuliano, ovunque tu sia.

Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Il nostro Giorgione - 21 Giu 2019, 10:53
32 anni fa.
Accadeva oggi.
Che urlo.
Che urlo.
Ciao Giuliano, ovunque tu sia.


Io stavo proprio lì in mezzo, ma non mi sono mosso, rimasi pietrificato.
Per me, quel giorno siamo come rinati. Ciao, Giuliano.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: ssl1900 - 21 Giu 2019, 11:03
Grande bomber Fiorini!

 :band1: :band2: :band12: :band3: :band5:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: rimski orel - 21 Giu 2019, 11:07
Io stavo proprio lì in mezzo, ma non mi sono mosso, rimasi pietrificato.
Per me, quel giorno siamo come rinati. Ciao, Giuliano.
tecnicamente grandissimo gol peraltro (visto allo stadio).
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: anger1 - 21 Giu 2019, 11:18
Sono passati 32 anni.
1 Scudetto.
1 Coppa delle Coppe.
1 Supercoppa Europea.
4 Supercoppe Italiane.
6 Coppe Italia.

Eppure, l'emozione che suscita questo goal è sempre ineguagliabile.

Anger1
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: FedericoPrati - 21 Giu 2019, 11:41
Data la mia giovane età, non c'ero.
Ogni volta che vedo quel video, le parole del commentatore, il boato dello Stadio, mi emoziono terribilmente.
Conservo gelosamente nel portafoglio il biglietto di quel match,
Passato di nonno in nipote.
La lazialita è anche questo.
A dir poco emozionante
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: novantatreesimo - 21 Giu 2019, 11:49
Il gol dei gol.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Aquila1954 - 21 Giu 2019, 12:10
Io c'ero, non ho mai più sentito un boato simile.
Grazie Giuliano, per sempre.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: TheVoice - 21 Giu 2019, 12:16
Grazie Giulià.

Per sempre


 :band1:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: kurt - 21 Giu 2019, 12:37
Non c'ero, la naja agli sgoccioli (3 giorni al congedo). Ogni volta che lo vedo non riesco a non commuovermi... Sembra ieri e invece avevo vent'anni...
Grazie Giulià.

Per sempre


 :band1:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: tosh - 21 Giu 2019, 13:15
Ero li in curva quel giorno,non scorderò mai la tensione che si respirava e lo stadio strapieno..
Grazie Bomber Fiorini..
Ogni volta che vedo il video di quel giorno mi scappa qualche lacrimuccia..
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: bak - 21 Giu 2019, 13:27
Quel goal, quell'urlo è il mio tatuaggio nel cuore, un'emozione sempre viva, unica.

Ci sono stati altri gol emozionanti:
 
quello di Poli nello spareggio, quelli del Villa Park, Salas a Montecarlo; Nesta per la Coppa Italia del 98, Simeone a Torino nel 2000, Chinaglia a Lazio Foggia, Conceicao a Torino per la Super Coppa italiana, Lulic71, ma nessuno mi emoziona come quello di Bomber Giuliano.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: paolo71 - 21 Giu 2019, 13:29
ero in curva Nord...
pazzesco...

il gol dei gol, chi c'era sà perchè...

Grazie Giuliano, per sempre.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: dario - 21 Giu 2019, 14:04
Un’emozione unica, impossibile da descrivere a chi non l’ha vissuta. Non riesco a non commuovermi ogni volta che ci penso o che guardo le immagini.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: bizio67 - 21 Giu 2019, 14:12
Presente in nord, grazie per sempre Giuliano!
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: turco - 21 Giu 2019, 14:26
Presente in curva sud, quel gol fu la liberazione.
Grazie per sempre Giuliano...
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Cirrus Minor - 21 Giu 2019, 18:56
La sentii su Radio Radio e non prendeva bene. La radiocronaca fu di Ilario Di Giovambattista è quasi piansi al goal. Proporrei un monumento a Fiorini perché la sua rete vale come quella di Chinaglia a Lazio-Foggia. Grazie Giuliano hai dato tanto ma hai ricevuto troppo poco dal campo,ma l’amore dei tifosi rimane immenso perché sarai nella storia,anzi sei,del nostro club.
 :ssl :ssl :ssl :ssl
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: lazionaltrastoria - 21 Giu 2019, 19:17
Ero presente, in nord. Giuliano Fiorini, giocatore da Lazio, vero
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: poda_again - 21 Giu 2019, 20:15
Presente in Tribuna Tevere Non Numerata.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: paolo1971 - 21 Giu 2019, 22:44
Non ero allo stadio quel giorno, avrei compiuto 16 anni qualche mese più tardi, insieme a mio nonno e mio padre eravamo davanti alla televisione (tre generazioni di lazialità), credo Teleroma56, ascoltando la radiocronaca di quell'interminabile partita, nella quale Dal Bianco, portiere di riserva, parò tutto, rivedere quelle immagini oggi, a distanza di così tanto tempo mi emoziona per due motivi: lo stadio stracolmo che emise un boato che riecheggia ancora per Roma e la passione di quei ragazzi, veramente fusi con i tifosi, non è per essere malinconico, ma credo che quella Lazio sia stata insieme a quella del '74 la squadra che ha sentito la Lazialità nell'anima, lo testimoniano le presenze che spesso per radio si ascoltano di quei giocatori.
Giuliano non c'è più ma noi gli dobbiamo la nostra esistenza e lui da lassù veglia su di noi.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Aquilasud - 21 Giu 2019, 23:02
I laziali che hanno vissuto quegli anni sanno bene cosa ha significato quel gol per la Lazio.
Ricordo che ero nel periodo dell'esame di maturità, seguivo la partita a "Tutto il calcio minuto per minuto", il telecronista, forse Livio Forma, raccontava l'attesa prima della partita di un pubblico da finale della Coppa Campioni, il tempo che passava, persone che si sentivano male, ambulanze .... e poi quell'urlo mai sentito prima ... la Lazio continuava a vivere! :since :since :ssl 
 
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: GoodbyeStranger - 22 Giu 2019, 00:28
Sono passati 32 anni.
1 Scudetto.
1 Coppa delle Coppe.
1 Supercoppa Europea.
4 Supercoppe Italiane.
6 Coppe Italia.

Eppure, l'emozione che suscita questo goal è sempre ineguagliabile.

Anger1

Grazie Giuliano senza di te tutto questo non ci sarebbe mai stato.

 :ssl
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Twix - 23 Giu 2019, 09:56
Che bello quello stadio.
Che emozione.
Al goal ho provato l'ebbrezza di volare.
Da metà curva ho ripreso conoscenza che stavo praticamente in campo.

Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: above us only sky - 23 Giu 2019, 17:27
Come otto anni fa, vale sempre e per sempre:

Sono del '67, ero un ragazzo.
Andai allo stadio da solo, al diavolo le liturgie, niente più scaramanzie, da solo senza la consueta compagnia dei miei 3 amici di sempre. Vissi quella giornata completamente da solo, dalla mattina fino al momento di entrare allo stadio, non ricordo quante ore prima. A casa rimasi tutto il tempo da solo, neanche una parola con mio padre, laziale di vecchissimo corso, solo sguardi di amore e paura, neanche una parola con mia madre, troppo preoccupata per la nostra salute. Le mie sorelle, più grandi di me, non capivano ma erano in silenzio anche loro. Feci il solito percorso da Via Ferrari allo stadio da solo, totalmente incurante di quello che poteva succedere intorno a me. Anche fuori dallo stadio, brulicante di potenziali infartuati, ero assolutamente da solo. Poi salii le scalette e... chi c'era non lo potrà mai dimenticare, chi non c'era non potrà mai capirlo... 80.000 persone in un'anima sola, un popolo che respirava con dignità ed orgoglio al ritmo di un unico battito, il cuore un metronomo che batteva tanto forte da fare male al petto... dopo un'attesa durata anni finalmente entrarono in campo, attraverso le lacrime vidi sfocate solo le maglie biancocelesti... la partita l'ho rimossa, la vissi in uno stato comatoso dal quale mi risvegliai soltanto a 6 minuti dalla morte sportiva... cross, rinvio sbilenco, apertura a sinistra, tiro disperato... 2, 3, 4 secondi durante i quali la palla sparì chissà dove, quell'unico immenso cuore si fermò, calò un silenzio improvviso ed assordante, il popolo rimase in apnea come se venisse strangolato... poi... la palla riapparì in fondo alla rete, gonfiò la rete e gonfiò quel povero vecchio cuore di un amore e di una felicità indelebili, gonfiò quell'unica immensa anima di un'emozione indescrivibile, gonfiò 160.000 occhi di lacrime di gioia che tornano calde a rigare i volti ogni volta che riaffiora il ricordo...lo stadio esplose come mai era esploso prima, come mai sarebbe esploso dopo, come mai potrà esplodere in futuro in qualsiasi posto del mondo... bandiere e sciarpe lo inghiottirono e lo mimetizzarono con i colori del cielo... mi ritrovai abbracciato ad una ragazza, bellissima, che mi stringeva come mai mi aveva stretto nessuno prima, che singhiozzava sul mio petto e sussurrava con un filo di voce "gooooooooooooooooool"... avrebbe voluto gridare, ma dovetti chinare la testa su di lei per sentire, sommesso, quel suono impercettibile: "gooooooooooooooooool"..., poi alzò la testa, mi sorrise tra le lacrime e con voce ancora più flebile sussurrò qualcosa... non l'ho più vista, non ho mai saputo quale fosse il suo nome, non ho mai saputo cosa avesse sussurrato... ripresi la strada di casa, dallo stadio a Via Ferrari completamente da solo, la gente impazzita intorno a me alzava al cielo bandiere e canti... mio padre, gli occhi umidi che tradivano le lacrime asciugate in fretta, mi accolse senza parole, con un abbraccio che non potrò mai più dimenticare... mia madre aveva il volto felice di chi è felice perchè sono felici le persone che ama... le mie sorelle non capirono ma sorrisero felici anche loro...
Solo la sera seppi che quando la palla sparì finì tra i piedi di Giuliano Fiorini e che fu lui a spingerla in fondo alla rete...

Sono passati 32 anni da quel giorno afoso, assurdo, meraviglioso e indimenticabile. A Giuliano devo tutta la mia vita di innamorato privilegiato, innamorato di un ideale sportivo irripetibile.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Father and son - 23 Giu 2019, 18:32
Ancora oggi l'emozione al gol di Giuliano supera di gran lunga qualsiasi altro gol (da quello di Re Cecconi al Milan nel 1973/74 a quello di Correa all'Atalanta) stavo in Tevere e mi stavo sentendo male.
A distanza di 32 anni e a quasi 60 anni di età piango ogni volta a quella visione, tacci vostra...
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Omar65 - 23 Giu 2019, 18:35
Ancora oggi l'emozione al gol di Giuliano supera di gran lunga qualsiasi altro gol (da quello di Re Cecconi al Milan nel 1973/74 a quello di Correa all'Atalanta) stavo in Tevere e mi stavo sentendo male.
A distanza di 32 anni e a quasi 60 anni di età piango ogni volta a quella visione, tacci vostra...

In Tevere pure io.

Io c'ho ancora paura che il gol non arrivi, pensa te...
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Biafra - 23 Giu 2019, 20:25
Come otto anni fa, vale sempre e per sempre:

Sono del '67, ero un ragazzo.
Andai allo stadio da solo, al diavolo le liturgie, niente più scaramanzie, da solo senza la consueta compagnia dei miei 3 amici di sempre. Vissi quella giornata completamente da solo, dalla mattina fino al momento di entrare allo stadio, non ricordo quante ore prima. A casa rimasi tutto il tempo da solo, neanche una parola con mio padre, laziale di vecchissimo corso, solo sguardi di amore e paura, neanche una parola con mia madre, troppo preoccupata per la nostra salute. Le mie sorelle, più grandi di me, non capivano ma erano in silenzio anche loro. Feci il solito percorso da Via Ferrari allo stadio da solo, totalmente incurante di quello che poteva succedere intorno a me. Anche fuori dallo stadio, brulicante di potenziali infartuati, ero assolutamente da solo. Poi salii le scalette e... chi c'era non lo potrà mai dimenticare, chi non c'era non potrà mai capirlo... 80.000 persone in un'anima sola, un popolo che respirava con dignità ed orgoglio al ritmo di un unico battito, il cuore un metronomo che batteva tanto forte da fare male al petto... dopo un'attesa durata anni finalmente entrarono in campo, attraverso le lacrime vidi sfocate solo le maglie biancocelesti... la partita l'ho rimossa, la vissi in uno stato comatoso dal quale mi risvegliai soltanto a 6 minuti dalla morte sportiva... cross, rinvio sbilenco, apertura a sinistra, tiro disperato... 2, 3, 4 secondi durante i quali la palla sparì chissà dove, quell'unico immenso cuore si fermò, calò un silenzio improvviso ed assordante, il popolo rimase in apnea come se venisse strangolato... poi... la palla riapparì in fondo alla rete, gonfiò la rete e gonfiò quel povero vecchio cuore di un amore e di una felicità indelebili, gonfiò quell'unica immensa anima di un'emozione indescrivibile, gonfiò 160.000 occhi di lacrime di gioia che tornano calde a rigare i volti ogni volta che riaffiora il ricordo...lo stadio esplose come mai era esploso prima, come mai sarebbe esploso dopo, come mai potrà esplodere in futuro in qualsiasi posto del mondo... bandiere e sciarpe lo inghiottirono e lo mimetizzarono con i colori del cielo... mi ritrovai abbracciato ad una ragazza, bellissima, che mi stringeva come mai mi aveva stretto nessuno prima, che singhiozzava sul mio petto e sussurrava con un filo di voce "gooooooooooooooooool"... avrebbe voluto gridare, ma dovetti chinare la testa su di lei per sentire, sommesso, quel suono impercettibile: "gooooooooooooooooool"..., poi alzò la testa, mi sorrise tra le lacrime e con voce ancora più flebile sussurrò qualcosa... non l'ho più vista, non ho mai saputo quale fosse il suo nome, non ho mai saputo cosa avesse sussurrato... ripresi la strada di casa, dallo stadio a Via Ferrari completamente da solo, la gente impazzita intorno a me alzava al cielo bandiere e canti... mio padre, gli occhi umidi che tradivano le lacrime asciugate in fretta, mi accolse senza parole, con un abbraccio che non potrò mai più dimenticare... mia madre aveva il volto felice di chi è felice perchè sono felici le persone che ama... le mie sorelle non capirono ma sorrisero felici anche loro...
Solo la sera seppi che quando la palla sparì finì tra i piedi di Giuliano Fiorini e che fu lui a spingerla in fondo alla rete...

Sono passati 32 anni da quel giorno afoso, assurdo, meraviglioso e indimenticabile. A Giuliano devo tutta la mia vita di innamorato privilegiato, innamorato di un ideale sportivo irripetibile.

m'hai fatto scendere più di una lacrima...  :hail:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: FedericoPrati - 23 Giu 2019, 21:37
Il racconto di Dal Bianco, il portiere del Vicenza di quella giornata, è assurdo
Un anedotto raccontato a Radiosei qualche mese fa:
"dopo la sconfitta contro la Lazio tornai subito a Vicenza, in caso di vittoria sarei andato in ritiro a Napoli.
Tornato a casa la stessa notte mio figlio si senti male e lo portai all ospedale dove li operaronk e gli salvarono la vita, infatti in salotto ho appeso il gol di Fiorini, che salvo la vita a mio figlio. "
Pazzesco, incrocio di destini, romanticismo.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: dario - 23 Giu 2019, 21:44
Ancora oggi l'emozione al gol di Giuliano supera di gran lunga qualsiasi altro gol (da quello di Re Cecconi al Milan nel 1973/74 a quello di Correa all'Atalanta) stavo in Tevere e mi stavo sentendo male.
A distanza di 32 anni e a quasi 60 anni di età piango ogni volta a quella visione, tacci vostra...
Applausi!
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: dario - 23 Giu 2019, 21:46
Il racconto di Dal Bianco, il portiere del Vicenza di quella giornata, è assurdo
Un anedotto raccontato a Radiosei qualche mese fa:
"dopo la sconfitta contro la Lazio tornai subito a Vicenza, in caso di vittoria sarei andato in ritiro a Napoli.
Tornato a casa la stessa notte mio figlio si senti male e lo portai all ospedale dove li operaronk e gli salvarono la vita, infatti in salotto ho appeso il gol di Fiorini, che salvo la vita a mio figlio. "
Pazzesco, incrocio di destini, romanticismo.
L’ho sentito anch’io. Mi sembra il giorno in cui invitarono Eugenio Fascetti. Miracoli del destino.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: riccio72 - 23 Giu 2019, 22:01
Come otto anni fa, vale sempre e per sempre:

Sono del '67, ero un ragazzo.
Andai allo stadio da solo, al diavolo le liturgie, niente più scaramanzie, da solo senza la consueta compagnia dei miei 3 amici di sempre. Vissi quella giornata completamente da solo, dalla mattina fino al momento di entrare allo stadio, non ricordo quante ore prima. A casa rimasi tutto il tempo da solo, neanche una parola con mio padre, laziale di vecchissimo corso, solo sguardi di amore e paura, neanche una parola con mia madre, troppo preoccupata per la nostra salute. Le mie sorelle, più grandi di me, non capivano ma erano in silenzio anche loro. Feci il solito percorso da Via Ferrari allo stadio da solo, totalmente incurante di quello che poteva succedere intorno a me. Anche fuori dallo stadio, brulicante di potenziali infartuati, ero assolutamente da solo. Poi salii le scalette e... chi c'era non lo potrà mai dimenticare, chi non c'era non potrà mai capirlo... 80.000 persone in un'anima sola, un popolo che respirava con dignità ed orgoglio al ritmo di un unico battito, il cuore un metronomo che batteva tanto forte da fare male al petto... dopo un'attesa durata anni finalmente entrarono in campo, attraverso le lacrime vidi sfocate solo le maglie biancocelesti... la partita l'ho rimossa, la vissi in uno stato comatoso dal quale mi risvegliai soltanto a 6 minuti dalla morte sportiva... cross, rinvio sbilenco, apertura a sinistra, tiro disperato... 2, 3, 4 secondi durante i quali la palla sparì chissà dove, quell'unico immenso cuore si fermò, calò un silenzio improvviso ed assordante, il popolo rimase in apnea come se venisse strangolato... poi... la palla riapparì in fondo alla rete, gonfiò la rete e gonfiò quel povero vecchio cuore di un amore e di una felicità indelebili, gonfiò quell'unica immensa anima di un'emozione indescrivibile, gonfiò 160.000 occhi di lacrime di gioia che tornano calde a rigare i volti ogni volta che riaffiora il ricordo...lo stadio esplose come mai era esploso prima, come mai sarebbe esploso dopo, come mai potrà esplodere in futuro in qualsiasi posto del mondo... bandiere e sciarpe lo inghiottirono e lo mimetizzarono con i colori del cielo... mi ritrovai abbracciato ad una ragazza, bellissima, che mi stringeva come mai mi aveva stretto nessuno prima, che singhiozzava sul mio petto e sussurrava con un filo di voce "gooooooooooooooooool"... avrebbe voluto gridare, ma dovetti chinare la testa su di lei per sentire, sommesso, quel suono impercettibile: "gooooooooooooooooool"..., poi alzò la testa, mi sorrise tra le lacrime e con voce ancora più flebile sussurrò qualcosa... non l'ho più vista, non ho mai saputo quale fosse il suo nome, non ho mai saputo cosa avesse sussurrato... ripresi la strada di casa, dallo stadio a Via Ferrari completamente da solo, la gente impazzita intorno a me alzava al cielo bandiere e canti... mio padre, gli occhi umidi che tradivano le lacrime asciugate in fretta, mi accolse senza parole, con un abbraccio che non potrò mai più dimenticare... mia madre aveva il volto felice di chi è felice perchè sono felici le persone che ama... le mie sorelle non capirono ma sorrisero felici anche loro...
Solo la sera seppi che quando la palla sparì finì tra i piedi di Giuliano Fiorini e che fu lui a spingerla in fondo alla rete...

Sono passati 32 anni da quel giorno afoso, assurdo, meraviglioso e indimenticabile. A Giuliano devo tutta la mia vita di innamorato privilegiato, innamorato di un ideale sportivo irripetibile.

E che caxxo
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: AquiladiMare - 23 Giu 2019, 23:12
I laziali che hanno vissuto quegli anni sanno bene cosa ha significato quel gol per la Lazio.
Ricordo che ero nel periodo dell'esame di maturità, seguivo la partita a "Tutto il calcio minuto per minuto", il telecronista, forse Livio Forma, raccontava l'attesa prima della partita di un pubblico da finale della Coppa Campioni, il tempo che passava, persone che si sentivano male, ambulanze .... e poi quell'urlo mai sentito prima ... la Lazio continuava a vivere! :since :since :ssl

L'urlo della rinascita !!!!
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: AquiladiMare - 23 Giu 2019, 23:25
I laziali che hanno vissuto quegli anni sanno bene cosa ha significato quel gol per la Lazio.
Ricordo che ero nel periodo dell'esame di maturità, seguivo la partita a "Tutto il calcio minuto per minuto", il telecronista, forse Livio Forma, raccontava l'attesa prima della partita di un pubblico da finale della Coppa Campioni, il tempo che passava, persone che si sentivano male, ambulanze .... e poi quell'urlo mai sentito prima ... la Lazio continuava a vivere! :since :since :ssl

Io ricordo un bellissimo servizio da brividi di plastino con le riprese fatte da dietro la porta e with or without you degli U2 come colonna sonora
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: paolo71 - 24 Giu 2019, 11:51
Io ricordo un bellissimo servizio da brividi di plastino con le riprese fatte da dietro la porta e with or without you degli U2 come colonna sonora

visto varie volte, bellissimo.
Come otto anni fa, vale sempre e per sempre:

Sono del '67, ero un ragazzo.
Andai allo stadio da solo, al diavolo le liturgie, niente più scaramanzie, da solo senza la consueta compagnia dei miei 3 amici di sempre. Vissi quella giornata completamente da solo, dalla mattina fino al momento di entrare allo stadio, non ricordo quante ore prima. A casa rimasi tutto il tempo da solo, neanche una parola con mio padre, laziale di vecchissimo corso, solo sguardi di amore e paura, neanche una parola con mia madre, troppo preoccupata per la nostra salute. Le mie sorelle, più grandi di me, non capivano ma erano in silenzio anche loro. Feci il solito percorso da Via Ferrari allo stadio da solo, totalmente incurante di quello che poteva succedere intorno a me. Anche fuori dallo stadio, brulicante di potenziali infartuati, ero assolutamente da solo. Poi salii le scalette e... chi c'era non lo potrà mai dimenticare, chi non c'era non potrà mai capirlo... 80.000 persone in un'anima sola, un popolo che respirava con dignità ed orgoglio al ritmo di un unico battito, il cuore un metronomo che batteva tanto forte da fare male al petto... dopo un'attesa durata anni finalmente entrarono in campo, attraverso le lacrime vidi sfocate solo le maglie biancocelesti... la partita l'ho rimossa, la vissi in uno stato comatoso dal quale mi risvegliai soltanto a 6 minuti dalla morte sportiva... cross, rinvio sbilenco, apertura a sinistra, tiro disperato... 2, 3, 4 secondi durante i quali la palla sparì chissà dove, quell'unico immenso cuore si fermò, calò un silenzio improvviso ed assordante, il popolo rimase in apnea come se venisse strangolato... poi... la palla riapparì in fondo alla rete, gonfiò la rete e gonfiò quel povero vecchio cuore di un amore e di una felicità indelebili, gonfiò quell'unica immensa anima di un'emozione indescrivibile, gonfiò 160.000 occhi di lacrime di gioia che tornano calde a rigare i volti ogni volta che riaffiora il ricordo...lo stadio esplose come mai era esploso prima, come mai sarebbe esploso dopo, come mai potrà esplodere in futuro in qualsiasi posto del mondo... bandiere e sciarpe lo inghiottirono e lo mimetizzarono con i colori del cielo... mi ritrovai abbracciato ad una ragazza, bellissima, che mi stringeva come mai mi aveva stretto nessuno prima, che singhiozzava sul mio petto e sussurrava con un filo di voce "gooooooooooooooooool"... avrebbe voluto gridare, ma dovetti chinare la testa su di lei per sentire, sommesso, quel suono impercettibile: "gooooooooooooooooool"..., poi alzò la testa, mi sorrise tra le lacrime e con voce ancora più flebile sussurrò qualcosa... non l'ho più vista, non ho mai saputo quale fosse il suo nome, non ho mai saputo cosa avesse sussurrato... ripresi la strada di casa, dallo stadio a Via Ferrari completamente da solo, la gente impazzita intorno a me alzava al cielo bandiere e canti... mio padre, gli occhi umidi che tradivano le lacrime asciugate in fretta, mi accolse senza parole, con un abbraccio che non potrò mai più dimenticare... mia madre aveva il volto felice di chi è felice perchè sono felici le persone che ama... le mie sorelle non capirono ma sorrisero felici anche loro...
Solo la sera seppi che quando la palla sparì finì tra i piedi di Giuliano Fiorini e che fu lui a spingerla in fondo alla rete...

Sono passati 32 anni da quel giorno afoso, assurdo, meraviglioso e indimenticabile. A Giuliano devo tutta la mia vita di innamorato privilegiato, innamorato di un ideale sportivo irripetibile.

andai anch'io da solo a 15 anni quel giorno, stavo in vacanza nella casa dei nonni di Santa Maria delle mole, treno fino a termini poi la metro e a piedi...a/r...che giornata, che partita che botta de vita pazzesca...
m'hai fatto piagne al lavoro, ma grazie di averti letto...
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: bak - 24 Giu 2019, 14:39
Il racconto di Dal Bianco, il portiere del Vicenza di quella giornata, è assurdo
Un anedotto raccontato a Radiosei qualche mese fa:
"dopo la sconfitta contro la Lazio tornai subito a Vicenza, in caso di vittoria sarei andato in ritiro a Napoli.
Tornato a casa la stessa notte mio figlio si senti male e lo portai all ospedale dove li operaronk e gli salvarono la vita, infatti in salotto ho appeso il gol di Fiorini, che salvo la vita a mio figlio. "
Pazzesco, incrocio di destini, romanticismo.

Il gol di Fiorini nel racconto emozionante di Dal Bianco, il portiere di quel Vicenza

In occasione dei 32 anni dalla storica, fondamentale rete di Giuliano Fiorini contro il Vicenza, abbiamo chiesto all’allora portiere biancorosso di raccontarci il suo ricordo privilegiato – intervista di Alessandro Crescenzi
La partita giocata il 21 giugno 1987 allo Stadio Olimpico tra Lazio e Vicenza è entrata nella storia biancoceleste: il gol di Fiorini ha evitato alla Lazio di scomparire con la retrocessione in Serie C.
Per l’occasione, abbiamo voluto chiedere un ricordo particolare, inedito: quello di Ennio Dal Bianco, il portiere del Lanerossi Vicenza, protagonista in campo quel giorno di 32 anni fa. Insieme a lui, è possibile rivivere le emozioni di quella storica sfida da un punto di vista insolito e privilegiato.
Il ricordo di Ennio Dal Bianco: “Vedere 80.000 laziali, uno spettacolo”
Ennio Dal Bianco, persona squisita e gentile – con un inconfondibile accento veneto – ricorda con piacere le emozioni di quel giorno:
“Ero abituato al pubblico di Vicenza, molto caldo, ma entrare in campo quel giorno e vedere 80.000 laziali è stato davvero unico e spettacolare. Rimasi impressionato dal calore della gente e dai colori, bianco e celeste, che tingevano lo stadio”.
Ennio aveva attraversato anni difficili per colpa di molteplici infortuni al ginocchio e, in quella stagione, aveva giocato solo le ultime 9 partite di campionato:
“Ero sereno – stranamente – visto che sono una persona estremamente emotiva: durante il riscaldamento le due squadre erano separate da una siepe e io, seduto su una panchina, mi misi ad osservare Terraneo, che stimavo come calciatore esperto, per carpire da lui qualche segreto. Si percepiva l’importanza della partita”.
“La palla arrivò casualmente nell’area del Vicenza, poi però…”
La partita è tesa, tattica e le due squadre giocano con la paura, la Lazio è costretta a vincere e si getta nella metà campo biancorossa:
“Il primo tempo fu una sofferenza, la Lazio attaccava e il vero protagonista diventai io: su un tiro da fuori di Poli, fui costretto a un intervento sulla sinistra, proprio la parte sulla quale avevo problemi… Di slancio riuscii a prenderla, fu la parata più bella di tutta la partita”.
Nel secondo tempo, il LR Vicenza giocò in 10, ma la Lazio era stanca, non creava più i pericoli del primo tempo:
“Eravamo consapevoli di essere vicini al traguardo, percepivamo la stanchezza fisica e mentale della Lazio”.
Poi, quasi dal nulla, l’azione del gol di Fiorini:
“La palla arrivò casualmente nell’area di rigore del Vicenza con un tiro senza pretese di Podavini. La traiettoria però spinse la palla verso Fiorini, che riuscì con una magia a liberarsi di Bertozzi. Ero sicuro di prendere il tiro, uscii in presa bassa, ma con un colpo di punta riuscì a eludere il mio intervento”.
Dopo il gol il boato dello stadio:
“Per noi fu come perdere la finale di Champions League, ma ricordo ancora l’urlo forte e liberatorio dell’Olimpico, qualcosa che è difficile descrivere”.
“Calleri mi voleva alla Lazio”
Tra Ennio e la Lazio un filo conduttore sempre vivo negli anni:
“Dopo la retrocessione in Serie C con il Vicenza, fui vicino ad indossare la maglia della Lazio. Il presidente Calleri, impressionato dalla prestazione della partita dell’anno prima, mi voleva come portiere. Tutto saltò perché la Lazio decise di puntare su Fiori e la mia carriera continuò con il Padova”.
“La Lazio è la mia seconda squadra del cuore”
Le sensazioni forti di quel giorno sono rimaste nel cuore e nella mente di Dal Bianco:
“La Lazio comunque è entrata indissolubilmente nella mia vita, è la mia seconda squadra del cuore. Sono consapevole di essere entrato nella storia della squadra biancoceleste perché ancora, a distanza di anni, ricevo con piacere chiamate da Roma che mi ricordano quella partita, le mie parate e le emozioni: il 21 giugno per me rimane un giorno speciale”.
“Quella partita salvò la vita a mio figlio”. E una promessa…
Una partita che cambia la storia della Lazio, ma che cambia anche la vita di Ennio:
“Ero diventato padre da qualche mese e, se oggi ho la fortuna di avere con me un ragazzo di 32 anni, lo devo esclusivamente al gol di Fiorini e alla Lazio. Nel caso in cui avessimo pareggiato la partita, non sarei tornato a Vicenza e sarei partito direttamente per il ritiro di Napoli per giocare gli spareggi la settimana successiva. Invece ho avuto la fortuna di rientrare: mio figlio ha avuto un grave malore e ho deciso di persona di portarlo in ospedale dove è stato operato di urgenza, un intervento delicato. La fortuna di esserci è stata determinante, aspettare un altro giorno avrebbe significato perdere un figlio e questo lo devo anche al quel Lazio-Vicenza”.
Tornando al presente:
“Ho deciso di aiutare i ragazzi e le persone che hanno avuto i problemi che ho affrontato anche io negli anni: ho aperto un centro fisioterapico e ortopedico per mettere al servizio degli altri la mia esperienza personale. E seguo con piacere la Lazio: è una realtà importante, gioca un buonissimo calcio e la speranza è quella di vederla stabilmente tra le prime quattro squadre in Serie A; sarebbe il giusto premio al progetto di crescita intrapreso”.
Ci salutiamo con una promessa:
“Tornerò all’Olimpico per vedere una partita della Lazio”.
Noi lo aspettiamo, perché ormai Ennio è diventato un tifoso laziale.

https://sololalazio.it/2019/06/21/lazio-vicenza-giuliano-fiorini-1987-intervista-dal-bianco/
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: bak - 05 Ago 2020, 08:57
Mio intervento trasmesso su radio quarantena lo scorso giovedì:


L'emblema della carriera calcistica di Giuliano Fiorini lo ritrae piangente in slip sotto la Nord, dopo IL GOAL segnato al LRV, la slaiding doors in positivo per lui e per la Lazio, senza il quale la stessa non avrebbe avuto il palmares che ha avuto.
Gli inizi sono con il Bologna, stagione 74-75, quella successiva alla vittoria della Coppa Italia dei petroniani contro il Palermo e l'esordio fu col botto; un suo cross fu tramutato in rete da Beppe Savoldi nel derby dell'Appennino. Negli allenamenti si divertiva a fare tunnel a Bulgarelli che, dopo un primo momento di scazzo lo volle titolare.
Poi varie tappe (Rimini, Brescia dove aveva accanto gente come Beccalossi e Altobelli) per poi fare ritorno sotto le due torri dove compone il tandem d'attacco con un altro "personaggio" del calcio italiano, Gil De Ponti. Si congedò definitivamente da quella società ormai in disfacimento chiedendo al presidente Fabbretti almeno i soldi per le vacanze; il tutto in modo scherzoso.
La prima e forse unica stagione da bomber fu a Piacenza; (39 presenze e 21 goal); unica perché pur essendo una punta non era un bomber nel vero senso della parola.
Poi Genoa e Sambenedettese; a Genova incontra il Mister gentiluomo Gigi Simoni, colui che poi lo volle alla Lazio, benché all'inizio non fu vero amore visto che il tecnico di Crevalcore gli preferiva Briaschi. Ma Giuliano si faceva amare dai passionali tifosi del Grifo perché in campo dava l'anima, tanto che i genoani lo ricordano per il goal del pari in un derby.
Tappa successiva in prestito la riviera delle palme marchigiana; l'aneddotica dice che il presidente dei rivieraschi lo invitava a bere una coppa di champagne prima dei match e lui lo ricambia contribuendo con i suoi goal alla salvezza dei rossoblù. Ritorno a Genova e la Lazio di cui oltre al goal contro i lanieri si contraddistinse in due occasioni: prima evitando di mettere in mora la società nel 1986 grazie anche a Gigi Simoni che tenne unito un gruppo nonostante lo sbando societario post Chinaglia, nonostante in cassa non ci fosse una lira, poi dopo la retrocessione per le scommesse di vinazzani e dopo che Fascetti, sconfortato per il verdetto disse "chi vuole può anche andarsene" lui per primo si alzò dicendo che non si sarebbe mosso, facendo da traino anche per tutti gli altri compagni di squadra.
Finì la carriera a Venezia, allenato da Ferruccio Mazzola e ancora adesso ricordo lo striscione Eagles' Lazio sez Giuliano Fiorini, a suggellare un legame di sangue tra noi e lui.
Carattere franco al limite del brusco, era un ribelle alle ferree regole calcistiche oltre a essere un accanito fumatore e frequentatore delle trattorie sotto le due Torri(almeno così dicono). Si fidanzò da ragazzino con quella che poi fu sua moglie. Un bohemien di fine anni settanta, amato non solo da noi laziali (spesso la figlia viene all'Olimpico a vedere la Lazio) ma da tutte quelle tifoserie sopra citate, morto troppo giovane a 47 anni per un tumore ai polmoni.

Un bacio al cielo, Giulia'.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: arturo - 05 Ago 2020, 09:26
Bello!
Grazie Bak!
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: biancocelestedentro - 05 Ago 2020, 23:56
Un bacio al cielo, Giulia'.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: GoodbyeStranger - 05 Ago 2020, 23:58
Un bacio al cielo, Giulia'.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Goceano - 06 Ago 2020, 11:36
Un altro eroe andato via troppo presto per un maledetto cancro ai polmoni, grazie Giuliano.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: novantatreesimo - 21 Giu 2021, 10:54
Per sempre grazie Giuliano
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: eagle s supporters - 21 Giu 2021, 12:22
La figlia di Giuliano Fiorini, Francesca, è una persona dolcissima e simpaticissima...
Se le chiedete l'amicizia su Facebook lei ve la concede subito, a patto che le dichiarate che siete della Lazio! :D
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: eagle s supporters - 21 Giu 2021, 12:26
Il gol di Fiorini nel racconto emozionante di Dal Bianco, il portiere di quel Vicenza
“Ero abituato al pubblico di Vicenza, molto caldo, ma entrare in campo quel giorno e vedere 80.000 laziali è stato davvero unico e spettacolare. Rimasi impressionato dal calore della gente e dai colori, bianco e celeste, che tingevano lo stadio”................
“Per noi fu come perdere la finale di Champions League, ma ricordo ancora l’urlo forte e liberatorio dell’Olimpico, qualcosa che è difficile descrivere”..............
Le sensazioni forti di quel giorno sono rimaste nel cuore e nella mente di Dal Bianco:
“La Lazio comunque è entrata indissolubilmente nella mia vita, è la mia seconda squadra del cuore. Sono consapevole di essere entrato nella storia della squadra biancoceleste perché ancora, a distanza di anni, ricevo con piacere chiamate da Roma che mi ricordano quella partita, le mie parate e le emozioni: il 21 giugno per me rimane un giorno speciale”.
Mi basterebbero queste parole per fondare il LAZO CLUB DAL BIANCO
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: momi - 21 Giu 2021, 12:42
Mi basterebbero queste parole per fondare il LAZO CLUB DAL BIANCO

Mamma mia quanta sofferenza quel giorno.
Ero giovane (sono del '72) e accanto a me dopo il goal ho visto un signore sulla 60ina scoppiare a piangere.
Sono cose che ti rimangono dentro.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: bizio67 - 21 Giu 2021, 12:53
Presente, che giornata e che paura e poi gli spareggi a Napoli
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: inmentesolote - 21 Giu 2021, 13:02
Mamma mia quanta sofferenza quel giorno.
Ero giovane (sono del '72) e accanto a me dopo il goal ho visto un signore sulla 60ina scoppiare a piangere.
Sono cose che ti rimangono dentro.
ot
identica sensazione, donna in cinta a Napoli al goal di Poli, piangeva come una bambina io insieme a lei, non potetti esultare preoccupato nel doverla proteggere da "assalti" involontari e lei: "grazie grazie fio bello" (ero una creatura de 17 anni, ma già molto responsabile e chi soo scorda)
eot
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: paolo71 - 21 Giu 2021, 13:10
Presente, che giornata e che paura e poi gli spareggi a Napoli

ero in curva nord all' Olimpico in quel 21 giugno, un boato pazzesco...
Grazie Bomber
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Massimo 66 - 21 Giu 2021, 13:10
C'ero,curva nord,solito posto in basso ,cielo grigio.
Le lacrime di Giuliano, indimenticabile.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Massimo 66 - 21 Giu 2021, 13:14
Come otto anni fa, vale sempre e per sempre:

Sono del '67, ero un ragazzo.
Andai allo stadio da solo, al diavolo le liturgie, niente più scaramanzie, da solo senza la consueta compagnia dei miei 3 amici di sempre. Vissi quella giornata completamente da solo, dalla mattina fino al momento di entrare allo stadio, non ricordo quante ore prima. A casa rimasi tutto il tempo da solo, neanche una parola con mio padre, laziale di vecchissimo corso, solo sguardi di amore e paura, neanche una parola con mia madre, troppo preoccupata per la nostra salute. Le mie sorelle, più grandi di me, non capivano ma erano in silenzio anche loro. Feci il solito percorso da Via Ferrari allo stadio da solo, totalmente incurante di quello che poteva succedere intorno a me. Anche fuori dallo stadio, brulicante di potenziali infartuati, ero assolutamente da solo. Poi salii le scalette e... chi c'era non lo potrà mai dimenticare, chi non c'era non potrà mai capirlo... 80.000 persone in un'anima sola, un popolo che respirava con dignità ed orgoglio al ritmo di un unico battito, il cuore un metronomo che batteva tanto forte da fare male al petto... dopo un'attesa durata anni finalmente entrarono in campo, attraverso le lacrime vidi sfocate solo le maglie biancocelesti... la partita l'ho rimossa, la vissi in uno stato comatoso dal quale mi risvegliai soltanto a 6 minuti dalla morte sportiva... cross, rinvio sbilenco, apertura a sinistra, tiro disperato... 2, 3, 4 secondi durante i quali la palla sparì chissà dove, quell'unico immenso cuore si fermò, calò un silenzio improvviso ed assordante, il popolo rimase in apnea come se venisse strangolato... poi... la palla riapparì in fondo alla rete, gonfiò la rete e gonfiò quel povero vecchio cuore di un amore e di una felicità indelebili, gonfiò quell'unica immensa anima di un'emozione indescrivibile, gonfiò 160.000 occhi di lacrime di gioia che tornano calde a rigare i volti ogni volta che riaffiora il ricordo...lo stadio esplose come mai era esploso prima, come mai sarebbe esploso dopo, come mai potrà esplodere in futuro in qualsiasi posto del mondo... bandiere e sciarpe lo inghiottirono e lo mimetizzarono con i colori del cielo... mi ritrovai abbracciato ad una ragazza, bellissima, che mi stringeva come mai mi aveva stretto nessuno prima, che singhiozzava sul mio petto e sussurrava con un filo di voce "gooooooooooooooooool"... avrebbe voluto gridare, ma dovetti chinare la testa su di lei per sentire, sommesso, quel suono impercettibile: "gooooooooooooooooool"..., poi alzò la testa, mi sorrise tra le lacrime e con voce ancora più flebile sussurrò qualcosa... non l'ho più vista, non ho mai saputo quale fosse il suo nome, non ho mai saputo cosa avesse sussurrato... ripresi la strada di casa, dallo stadio a Via Ferrari completamente da solo, la gente impazzita intorno a me alzava al cielo bandiere e canti... mio padre, gli occhi umidi che tradivano le lacrime asciugate in fretta, mi accolse senza parole, con un abbraccio che non potrò mai più dimenticare... mia madre aveva il volto felice di chi è felice perchè sono felici le persone che ama... le mie sorelle non capirono ma sorrisero felici anche loro...
Solo la sera seppi che quando la palla sparì finì tra i piedi di Giuliano Fiorini e che fu lui a spingerla in fondo alla rete...

Sono passati 32 anni da quel giorno afoso, assurdo, meraviglioso e indimenticabile. A Giuliano devo tutta la mia vita di innamorato privilegiato, innamorato di un ideale sportivo irripetibile.
Bellissimo
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Warp - 21 Giu 2021, 13:34
Il nostro Italia-Germania 4-3.
La Partita. L'unico giorno nella mia lunga storia di spettatore in cui allo stadio vidi davvero la paura di tanta gente che aveva nel cuore e nella testa l'idea che quella poteva essere la nostra ultima partita.
Il brano "Un amore cosi grande", quel prepartita carico di ansia che sembrava presagire un funerale.
Quello stadio con qualche migliaio di persone oltre la capienza, neanche uno scalino libero nelle file basse livello campo.
Poi l'Urlo. Quell'urlo terribile, liberatorio, mai più risentito, quella tensione repressa, animale, scaricata in ogni modo, ricordo gente spingersi darsi pugni prendere a calci i seggiolini, piangere, urlare.
L'urlo di chi era caduto nell'inferno e ne è uscito vivo.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: lorenz82 - 21 Giu 2021, 14:26
Grazie per sempre Giuliano :band5:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: king - 21 Giu 2021, 14:28
Grazie Giuliano, un'emozione indimenticabile :since

Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Cirrus Minor - 21 Giu 2021, 14:32
Grazie Giuliano sarai sempre nel mio cuore!
 :band1:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: DaMilano - 21 Giu 2021, 14:33
Mamma mia quanta sofferenza quel giorno.
Ero giovane (sono del '72) e accanto a me dopo il goal ho visto un signore sulla 60ina scoppiare a piangere.
Sono cose che ti rimangono dentro.

pure accanto a me.....
lo ricordo come fosse oggi....
d'altra parte credo che in pochi non scoppiarono a piangere in quel momento.
Che momento.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: above us only sky - 21 Giu 2021, 17:53
Bellissimo
Il tuo anno e il tuo avatar... sai che non ho inventato nulla, ma soprattutto quanto è meraviglioso appartenere a questo popolo unico e invincibile
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: biancocelestedentro - 21 Giu 2021, 17:57
Al gol di Fiorini vidi gente trasfigurata in volto.
Grazie, grandissimo bomber.

:band1:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: dario - 21 Giu 2021, 22:49
Nel cuore per sempre, nei secoli dei secoli.

 :band5: :band5: :band5: :band5: :band5: :band5: :band5: :band5: :band5: :band5: :band5: :band5:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Laziolubov - 21 Giu 2021, 22:59
Ostuni, combriccola di giornalisti/calciatori tra cene bagni e partite di calcetto, , io ragazzo, aggregato per parentela, tra i calciatori Giuliano Fiorini, neo acquisto Lazio, simpatico, semplice, lusingato e un po' spaventato e sorpreso che la Lazio avesse scelto proprio lui  per questa nuova avventura...
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Franzoni - 21 Giu 2021, 23:38
Solo una parola colma di amore....

GRAZIE GIULIANO....nel mio cuore per sempre....

 :since :since
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: RubinCarter - 21 Giu 2021, 23:40
Aquilotto abbonato in teveere ma non mi ricordo un cazzo.
Dello spareggio col Campobasso invece si mi ricordo parecchie cose.
Come il San Paolo che si muoveva sotto i miei piedi.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Aregai - 22 Giu 2021, 11:21
La figlia di Giuliano Fiorini, Francesca, è una persona dolcissima e simpaticissima...
Se le chiedete l'amicizia su Facebook lei ve la concede subito, a patto che le dichiarate che siete della Lazio! :D
chiesta ieri in coincidenza con l'anniversario del gol...tra l'altro qui a bologna abbiamo un paio di amicizie in comune.

e cmq niente, ogni volta che si riparla di quella giornata, che si rivedono quei filmati si fa fatica a fermare il lacrimone....
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: paolo71 - 22 Giu 2021, 13:18
chiesta ieri in coincidenza con l'anniversario del gol...tra l'altro qui a bologna abbiamo un paio di amicizie in comune.

e cmq niente, ogni volta che si riparla di quella giornata, che si rivedono quei filmati si fa fatica a fermare il lacrimone....

a me sono scesi i lacrimoni pure ieri leggendo il post di above us only sky
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: AquiladiMare - 22 Giu 2021, 18:37
Il Tuo è stato il goal più emozianante che ho vissuto.

 :ssl

È stato il GOAL..
 
Credo che per ogni Laziale over 40 quel goal, in quel momento, con tutto quello che significava sia qualcosa di unico... Forse nemmeno la CL ci potrebbe dare un emozione così intensa
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: DaMilano - 01 Lug 2021, 11:47
Ieri sera ho rivisto qualche video su quella partita, sugli spareggi di Napoli, su quella annata.
Quella non è stata una squadra, quella è stata LA SQUADRA.
Rivedere i ragazzi piangere dopo la partita all'Olimpico e ancor di più dopo quella col Campobasso è qualcosa di immenso. Vedere Regalia in lacrime, il Mister senza parole, gli occhi rossi, la bestemmia di Acerbis (questa mi era sfuggita) quando i vari Bezzi e Plastino li inseguono per strappare loro due parole è qualcosa che ti fa capire cosa era quella squadra.  Cosa è stata per la nostra Storia. Grazie Giuliano e grazie a TUTTI: fantastica Banda del meno nove.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: radar - 05 Ago 2021, 10:21
Un bacio ed una Marlboro per te <3
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: paolo71 - 05 Ago 2021, 11:34
Un bacio ed una Marlboro per te <3
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: bizio67 - 05 Ago 2021, 17:59
Un eroe non muore mai, grazie Giuliano  :since
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: BomberFiorini - 05 Ago 2021, 19:26
Giuliano sempre nel nostro cuore!!!
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Franzoni - 05 Ago 2021, 19:31
Un solo immenso grazie nel nostro cuore, per sempre....

Immenso Giuliano....

 :since :since
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: ssl1900 - 05 Ago 2021, 19:40
per chi non ha vissuto quegli anni...:

Non era un fuoriclasse e forse nemmeno un campione, Giuliano Fiorini. Però era un giocatore dotato di potenza fisica e di un repertorio fatto anche di colpi pregevoli. Ma al di là di tutto un attaccante come lui ha sempre un posto fisso nel cuore. E nel cuore non esistono riserve, solo titolari. La sua è una storia che inizia dalla fine. Agosto 2005, prima giornata di campionato. All’Olimpico di Roma scendono in campo Lazio e Messina. C’è un’aria strana quel pomeriggio. Dovrebbe esserci entusiasmo e invece si respira una certa mestizia generale. Paolo Di Canio, scuro in volto, tiene in mano una maglietta di altri tempi, la maglia con la grande aquila di una Lazio che in termini temporali ancora non gli appartiene. La mostra con orgoglio alla Curva Nord. Quella è la maglietta di Giuliano Fiorini. L’attaccante della “Lazio dei -9” è morto da pochi giorni. Applaudono e piangono, i tifosi. Piangono le stesse diversissime lacrime che Fiorini aveva fatto versare loro in una lontana domenica di giugno del 1987. Tornano alla mente proprio gli occhi gonfi di Giuliano Fiorini e la commozione liberatoria di un intero stadio. 70.000 persone esauste e impazzite di gioia. Il pianto di un giocatore per il gol più importante della sua carriera. Una di quelle realizzazioni in grado di consegnare alla leggenda il suo marcatore. Partire da -9 punti a seguito della condanna per una presunta combine di risultati è un handicap che tutti giudicano impossibile da colmare al termine del campionato 1986/87. Serve una vera impresa sportiva e all’ultima giornata ancora tutto è da decidere. Anche con un pareggio la Lazio scivolerebbe in serie C, con una vittoria accederebbe perlomeno agli spareggi salvezza. La Lazio che a sette minuti dalla morte, non muore. Non muore più.
Classe ’58, modenese doc, il futuro attaccante laziale esordisce in serie A all’età di 17 anni con la maglia del Bologna. Fiorini è duro, brontolone, ruvido sul piano agonistico ma sempre corretto. Punta soprattutto sui mezzi fisici ma ai suoi fondamentali tecnici non si può rimproverare nulla. È uno che si fa volere bene perché in campo non si risparmia e perché è una persona autentica. Il che non significa essere necessariamente comodi o simpatici, anzi. Giuliano Fiorini quel che deve dire, dice con schiettezza. Ai compagni, agli avversari. Agli arbitri, che spesso fanno finta di non sentirlo per non dovere intervenire. È un anarchico di buon cuore. Uno di quelli che se gli dici “devi farlo”, non lo farà mai. Perché è anche testardo e non accetta imposizioni. Ma se solo cambi frase e gli sussurri “fallo per noi, è importante” lui poi in partita darà l’anima. Dunque, bisogna innanzitutto accettarlo com’è.
Fiorini non condurrà mai una vita da atleta, gli piace troppo la buona cucina, fuma e non è astemio. Dopo la trafila in serie C il Bologna lo riporta alla casa madre per affiancarlo a un giocatore d’attacco più giovane e più talentuoso, Roberto Mancini. Dopo due stagioni arriva il trasferimento a Genova, dove diventa idolo della curva rossoblu. Al punto che la piazza si ribella quando la società lo cede alla Lazio. Giorgio Chinaglia, che lo vuole in biancoceleste a tutti i costi, rivede in Fiorini qualcosa del Long John calciatore. L’avvio è promettente: gol-vittoria all’esordio con il Palermo e ottima intesa in avanti con Oliviero Garlini. Ma un problema al tallone  costringe la punta a rallentare gli allenamenti e poi a operarsi. Chiude con 3 gol in 18 apparizioni.

Nella seconda stagione, però, è il leader indiscusso della squadra assieme a Mimmo Caso. Il 26 luglio del 1986, quando nel ritiro di Gubbio arriva la notizia che la Lazio è stata condannata dalla giustizia sportiva, dopo il celebre discorso dell’allenatore Eugenio Fascetti alla squadra (“Chi vuole andare, vada. Ma chi decide di restare, dia il massimo e non ne parli più”) Giuliano Fiorini si alza e per primo dice: “Io resto, qualunque cosa succeda”. Con quelle poche parole, secche, precise, rassicuranti, si porta dietro tutti. Anche in campionato, nei momenti di difficoltà scuote i compagni, carica l’ambiente con i suoi numeri e con la sua gestualità. 6 gol segnati non rappresentano per lui un campionato particolarmente prolifico, ma grazie al settimo sigillo entra per sempre nella leggenda. Ultima giornata. All’Olimpico viene il Vicenza. In settimana si viene a sapere il portiere titolare biancorosso, Mattiazzo, è indisponibile. Prenderà il suo posto fra i pali il secondo, Dal Bianco. Si tratta di un perfetto sconosciuto, la cui carriera si svolgerà quasi per intero in Veneto, saltando di categoria in categoria. In realtà, quella che dovrebbe essere una buona notizia si trasforma in un incubo con un nome e un cognome. Quel pomeriggio Ennio Dal Bianco sembra la sintesi ideale fra Zoff, Yashin e Zamora. Per più di 80 minuti, sostenuta e sospinta da oltre 70.000 tifosi, la Lazio si getta all’assalto della porta del Vicenza per segnare quel gol che significherebbe non soltanto salvezza ma anche sopravvivenza. Tuttavia Dal Bianco sembra insuperabile e alle conclusioni degli attaccanti avversari sa contrapporre autentici miracoli. Ci prova Acerbis, ci prova Caso, ci prova Fiorini più volte. È un tiro a segno ma Dal Bianco provvede sempre. Con il passare dei minuti, sugli spalti la speranza lascia il posto alla disperazione, alla consapevolezza di essere davvero a un passo dalla serie C e forse addirittura alla fine di una storia lunga 87 anni. Ma il destino è in agguato e qualcuno quel destino lo chiama giustizia.

È il minuto 83. Cross dalla trequarti di Acerbis, la difesa del Vicenza respinge ma non riesce a liberare. In posizione centrale recupera palla Esposito che cede a Podavini. Il terzino biancoceleste fa due passi e dalla distanza dei 20 metri tenta la conclusione. Ne viene fuori un tiro sbagliatissimo che però si trasforma in un assist in piena area per Fiorini. Il centravanti arriva per primo, arpiona il pallone ed elude l’intervento del diretto marcatore. Dal Bianco accenna all’uscita ma sul tocco in allungo di Fiorini non può nulla. È un vento di follia e di disperazione collettiva a spingere quel pallone in fondo alla rete. “Con me hanno segnato in 70mila” dirà un giorno l’autore del gol. In quell’esultanza, ben più di 70.000 persone sfogano in un istante mesi di paure, di frustrazioni e di speranze che a 7 minuti dalla fine del campionato sembrano perse. Gesti di isteria unanime, uomini di una certa età che piangono come fossero bambini. Bambini che vedono i loro genitori impazzire e rimangono quasi increduli. La corsa di Fiorini sotto la Curva Nord travolto dall’abbraccio dei compagni. Immagini indimenticabili, come indimenticabile resterà il gol di Fabio Poli nello spareggio vinto a Napoli contro il Campobasso. La rete che mette la parola fine a un incubo durato quasi 12 mesi. Il 5 agosto del 2005 a soli 47 anni, Giuliano Fiorini è vittima dell’unico difensore che non lo abbia lasciato passare. A distanza di tanti anni, di lui rimane un ricordo umano e professionale indelebile, un sorriso stralunato e una grinta che sapevano rincuorare tutti, anche nei momenti peggiori. E soprattutto un gol che non cambia la storia di una società. La riscrive del tutto.


 :band5:

Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Buckley - 05 Ago 2021, 20:01
ogni volta che leggo qualcosa sulla Lazio del -9, chiudo con la lacrima che cerca di farsi strada. Chissa' perche'.
Ti abbraccio forte Giuliano, ovunque tu sia.


 :band5:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Cirrus Minor - 05 Ago 2021, 20:46
per chi non ha vissuto quegli anni...:

Non era un fuoriclasse e forse nemmeno un campione, Giuliano Fiorini. Però era un giocatore dotato di potenza fisica e di un repertorio fatto anche di colpi pregevoli. Ma al di là di tutto un attaccante come lui ha sempre un posto fisso nel cuore. E nel cuore non esistono riserve, solo titolari. La sua è una storia che inizia dalla fine. Agosto 2005, prima giornata di campionato. All’Olimpico di Roma scendono in campo Lazio e Messina. C’è un’aria strana quel pomeriggio. Dovrebbe esserci entusiasmo e invece si respira una certa mestizia generale. Paolo Di Canio, scuro in volto, tiene in mano una maglietta di altri tempi, la maglia con la grande aquila di una Lazio che in termini temporali ancora non gli appartiene. La mostra con orgoglio alla Curva Nord. Quella è la maglietta di Giuliano Fiorini. L’attaccante della “Lazio dei -9” è morto da pochi giorni. Applaudono e piangono, i tifosi. Piangono le stesse diversissime lacrime che Fiorini aveva fatto versare loro in una lontana domenica di giugno del 1987. Tornano alla mente proprio gli occhi gonfi di Giuliano Fiorini e la commozione liberatoria di un intero stadio. 70.000 persone esauste e impazzite di gioia. Il pianto di un giocatore per il gol più importante della sua carriera. Una di quelle realizzazioni in grado di consegnare alla leggenda il suo marcatore. Partire da -9 punti a seguito della condanna per una presunta combine di risultati è un handicap che tutti giudicano impossibile da colmare al termine del campionato 1986/87. Serve una vera impresa sportiva e all’ultima giornata ancora tutto è da decidere. Anche con un pareggio la Lazio scivolerebbe in serie C, con una vittoria accederebbe perlomeno agli spareggi salvezza. La Lazio che a sette minuti dalla morte, non muore. Non muore più.
Classe ’58, modenese doc, il futuro attaccante laziale esordisce in serie A all’età di 17 anni con la maglia del Bologna. Fiorini è duro, brontolone, ruvido sul piano agonistico ma sempre corretto. Punta soprattutto sui mezzi fisici ma ai suoi fondamentali tecnici non si può rimproverare nulla. È uno che si fa volere bene perché in campo non si risparmia e perché è una persona autentica. Il che non significa essere necessariamente comodi o simpatici, anzi. Giuliano Fiorini quel che deve dire, dice con schiettezza. Ai compagni, agli avversari. Agli arbitri, che spesso fanno finta di non sentirlo per non dovere intervenire. È un anarchico di buon cuore. Uno di quelli che se gli dici “devi farlo”, non lo farà mai. Perché è anche testardo e non accetta imposizioni. Ma se solo cambi frase e gli sussurri “fallo per noi, è importante” lui poi in partita darà l’anima. Dunque, bisogna innanzitutto accettarlo com’è.
Fiorini non condurrà mai una vita da atleta, gli piace troppo la buona cucina, fuma e non è astemio. Dopo la trafila in serie C il Bologna lo riporta alla casa madre per affiancarlo a un giocatore d’attacco più giovane e più talentuoso, Roberto Mancini. Dopo due stagioni arriva il trasferimento a Genova, dove diventa idolo della curva rossoblu. Al punto che la piazza si ribella quando la società lo cede alla Lazio. Giorgio Chinaglia, che lo vuole in biancoceleste a tutti i costi, rivede in Fiorini qualcosa del Long John calciatore. L’avvio è promettente: gol-vittoria all’esordio con il Palermo e ottima intesa in avanti con Oliviero Garlini. Ma un problema al tallone  costringe la punta a rallentare gli allenamenti e poi a operarsi. Chiude con 3 gol in 18 apparizioni.

Nella seconda stagione, però, è il leader indiscusso della squadra assieme a Mimmo Caso. Il 26 luglio del 1986, quando nel ritiro di Gubbio arriva la notizia che la Lazio è stata condannata dalla giustizia sportiva, dopo il celebre discorso dell’allenatore Eugenio Fascetti alla squadra (“Chi vuole andare, vada. Ma chi decide di restare, dia il massimo e non ne parli più”) Giuliano Fiorini si alza e per primo dice: “Io resto, qualunque cosa succeda”. Con quelle poche parole, secche, precise, rassicuranti, si porta dietro tutti. Anche in campionato, nei momenti di difficoltà scuote i compagni, carica l’ambiente con i suoi numeri e con la sua gestualità. 6 gol segnati non rappresentano per lui un campionato particolarmente prolifico, ma grazie al settimo sigillo entra per sempre nella leggenda. Ultima giornata. All’Olimpico viene il Vicenza. In settimana si viene a sapere il portiere titolare biancorosso, Mattiazzo, è indisponibile. Prenderà il suo posto fra i pali il secondo, Dal Bianco. Si tratta di un perfetto sconosciuto, la cui carriera si svolgerà quasi per intero in Veneto, saltando di categoria in categoria. In realtà, quella che dovrebbe essere una buona notizia si trasforma in un incubo con un nome e un cognome. Quel pomeriggio Ennio Dal Bianco sembra la sintesi ideale fra Zoff, Yashin e Zamora. Per più di 80 minuti, sostenuta e sospinta da oltre 70.000 tifosi, la Lazio si getta all’assalto della porta del Vicenza per segnare quel gol che significherebbe non soltanto salvezza ma anche sopravvivenza. Tuttavia Dal Bianco sembra insuperabile e alle conclusioni degli attaccanti avversari sa contrapporre autentici miracoli. Ci prova Acerbis, ci prova Caso, ci prova Fiorini più volte. È un tiro a segno ma Dal Bianco provvede sempre. Con il passare dei minuti, sugli spalti la speranza lascia il posto alla disperazione, alla consapevolezza di essere davvero a un passo dalla serie C e forse addirittura alla fine di una storia lunga 87 anni. Ma il destino è in agguato e qualcuno quel destino lo chiama giustizia.

È il minuto 83. Cross dalla trequarti di Acerbis, la difesa del Vicenza respinge ma non riesce a liberare. In posizione centrale recupera palla Esposito che cede a Podavini. Il terzino biancoceleste fa due passi e dalla distanza dei 20 metri tenta la conclusione. Ne viene fuori un tiro sbagliatissimo che però si trasforma in un assist in piena area per Fiorini. Il centravanti arriva per primo, arpiona il pallone ed elude l’intervento del diretto marcatore. Dal Bianco accenna all’uscita ma sul tocco in allungo di Fiorini non può nulla. È un vento di follia e di disperazione collettiva a spingere quel pallone in fondo alla rete. “Con me hanno segnato in 70mila” dirà un giorno l’autore del gol. In quell’esultanza, ben più di 70.000 persone sfogano in un istante mesi di paure, di frustrazioni e di speranze che a 7 minuti dalla fine del campionato sembrano perse. Gesti di isteria unanime, uomini di una certa età che piangono come fossero bambini. Bambini che vedono i loro genitori impazzire e rimangono quasi increduli. La corsa di Fiorini sotto la Curva Nord travolto dall’abbraccio dei compagni. Immagini indimenticabili, come indimenticabile resterà il gol di Fabio Poli nello spareggio vinto a Napoli contro il Campobasso. La rete che mette la parola fine a un incubo durato quasi 12 mesi. Il 5 agosto del 2005 a soli 47 anni, Giuliano Fiorini è vittima dell’unico difensore che non lo abbia lasciato passare. A distanza di tanti anni, di lui rimane un ricordo umano e professionale indelebile, un sorriso stralunato e una grinta che sapevano rincuorare tutti, anche nei momenti peggiori. E soprattutto un gol che non cambia la storia di una società. La riscrive del tutto.


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Mi hai fatto piangere. La partita la sentivo in radio e neanche tanto bene come ricezione. Grazie di tutto Giuliano Fiorini,laziale vero!
 :ssl
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: tyche844 - 05 Ago 2021, 20:47
per chi non ha vissuto quegli anni...:

Non era un fuoriclasse e forse nemmeno un campione, Giuliano Fiorini. Però era un giocatore dotato di potenza fisica e di un repertorio fatto anche di colpi pregevoli. Ma al di là di tutto un attaccante come lui ha sempre un posto fisso nel cuore. E nel cuore non esistono riserve, solo titolari. La sua è una storia che inizia dalla fine. Agosto 2005, prima giornata di campionato. All’Olimpico di Roma scendono in campo Lazio e Messina. C’è un’aria strana quel pomeriggio. Dovrebbe esserci entusiasmo e invece si respira una certa mestizia generale. Paolo Di Canio, scuro in volto, tiene in mano una maglietta di altri tempi, la maglia con la grande aquila di una Lazio che in termini temporali ancora non gli appartiene. La mostra con orgoglio alla Curva Nord. Quella è la maglietta di Giuliano Fiorini. L’attaccante della “Lazio dei -9” è morto da pochi giorni. Applaudono e piangono, i tifosi. Piangono le stesse diversissime lacrime che Fiorini aveva fatto versare loro in una lontana domenica di giugno del 1987. Tornano alla mente proprio gli occhi gonfi di Giuliano Fiorini e la commozione liberatoria di un intero stadio. 70.000 persone esauste e impazzite di gioia. Il pianto di un giocatore per il gol più importante della sua carriera. Una di quelle realizzazioni in grado di consegnare alla leggenda il suo marcatore. Partire da -9 punti a seguito della condanna per una presunta combine di risultati è un handicap che tutti giudicano impossibile da colmare al termine del campionato 1986/87. Serve una vera impresa sportiva e all’ultima giornata ancora tutto è da decidere. Anche con un pareggio la Lazio scivolerebbe in serie C, con una vittoria accederebbe perlomeno agli spareggi salvezza. La Lazio che a sette minuti dalla morte, non muore. Non muore più.
Classe ’58, modenese doc, il futuro attaccante laziale esordisce in serie A all’età di 17 anni con la maglia del Bologna. Fiorini è duro, brontolone, ruvido sul piano agonistico ma sempre corretto. Punta soprattutto sui mezzi fisici ma ai suoi fondamentali tecnici non si può rimproverare nulla. È uno che si fa volere bene perché in campo non si risparmia e perché è una persona autentica. Il che non significa essere necessariamente comodi o simpatici, anzi. Giuliano Fiorini quel che deve dire, dice con schiettezza. Ai compagni, agli avversari. Agli arbitri, che spesso fanno finta di non sentirlo per non dovere intervenire. È un anarchico di buon cuore. Uno di quelli che se gli dici “devi farlo”, non lo farà mai. Perché è anche testardo e non accetta imposizioni. Ma se solo cambi frase e gli sussurri “fallo per noi, è importante” lui poi in partita darà l’anima. Dunque, bisogna innanzitutto accettarlo com’è.
Fiorini non condurrà mai una vita da atleta, gli piace troppo la buona cucina, fuma e non è astemio. Dopo la trafila in serie C il Bologna lo riporta alla casa madre per affiancarlo a un giocatore d’attacco più giovane e più talentuoso, Roberto Mancini. Dopo due stagioni arriva il trasferimento a Genova, dove diventa idolo della curva rossoblu. Al punto che la piazza si ribella quando la società lo cede alla Lazio. Giorgio Chinaglia, che lo vuole in biancoceleste a tutti i costi, rivede in Fiorini qualcosa del Long John calciatore. L’avvio è promettente: gol-vittoria all’esordio con il Palermo e ottima intesa in avanti con Oliviero Garlini. Ma un problema al tallone  costringe la punta a rallentare gli allenamenti e poi a operarsi. Chiude con 3 gol in 18 apparizioni.

Nella seconda stagione, però, è il leader indiscusso della squadra assieme a Mimmo Caso. Il 26 luglio del 1986, quando nel ritiro di Gubbio arriva la notizia che la Lazio è stata condannata dalla giustizia sportiva, dopo il celebre discorso dell’allenatore Eugenio Fascetti alla squadra (“Chi vuole andare, vada. Ma chi decide di restare, dia il massimo e non ne parli più”) Giuliano Fiorini si alza e per primo dice: “Io resto, qualunque cosa succeda”. Con quelle poche parole, secche, precise, rassicuranti, si porta dietro tutti. Anche in campionato, nei momenti di difficoltà scuote i compagni, carica l’ambiente con i suoi numeri e con la sua gestualità. 6 gol segnati non rappresentano per lui un campionato particolarmente prolifico, ma grazie al settimo sigillo entra per sempre nella leggenda. Ultima giornata. All’Olimpico viene il Vicenza. In settimana si viene a sapere il portiere titolare biancorosso, Mattiazzo, è indisponibile. Prenderà il suo posto fra i pali il secondo, Dal Bianco. Si tratta di un perfetto sconosciuto, la cui carriera si svolgerà quasi per intero in Veneto, saltando di categoria in categoria. In realtà, quella che dovrebbe essere una buona notizia si trasforma in un incubo con un nome e un cognome. Quel pomeriggio Ennio Dal Bianco sembra la sintesi ideale fra Zoff, Yashin e Zamora. Per più di 80 minuti, sostenuta e sospinta da oltre 70.000 tifosi, la Lazio si getta all’assalto della porta del Vicenza per segnare quel gol che significherebbe non soltanto salvezza ma anche sopravvivenza. Tuttavia Dal Bianco sembra insuperabile e alle conclusioni degli attaccanti avversari sa contrapporre autentici miracoli. Ci prova Acerbis, ci prova Caso, ci prova Fiorini più volte. È un tiro a segno ma Dal Bianco provvede sempre. Con il passare dei minuti, sugli spalti la speranza lascia il posto alla disperazione, alla consapevolezza di essere davvero a un passo dalla serie C e forse addirittura alla fine di una storia lunga 87 anni. Ma il destino è in agguato e qualcuno quel destino lo chiama giustizia.

È il minuto 83. Cross dalla trequarti di Acerbis, la difesa del Vicenza respinge ma non riesce a liberare. In posizione centrale recupera palla Esposito che cede a Podavini. Il terzino biancoceleste fa due passi e dalla distanza dei 20 metri tenta la conclusione. Ne viene fuori un tiro sbagliatissimo che però si trasforma in un assist in piena area per Fiorini. Il centravanti arriva per primo, arpiona il pallone ed elude l’intervento del diretto marcatore. Dal Bianco accenna all’uscita ma sul tocco in allungo di Fiorini non può nulla. È un vento di follia e di disperazione collettiva a spingere quel pallone in fondo alla rete. “Con me hanno segnato in 70mila” dirà un giorno l’autore del gol. In quell’esultanza, ben più di 70.000 persone sfogano in un istante mesi di paure, di frustrazioni e di speranze che a 7 minuti dalla fine del campionato sembrano perse. Gesti di isteria unanime, uomini di una certa età che piangono come fossero bambini. Bambini che vedono i loro genitori impazzire e rimangono quasi increduli. La corsa di Fiorini sotto la Curva Nord travolto dall’abbraccio dei compagni. Immagini indimenticabili, come indimenticabile resterà il gol di Fabio Poli nello spareggio vinto a Napoli contro il Campobasso. La rete che mette la parola fine a un incubo durato quasi 12 mesi. Il 5 agosto del 2005 a soli 47 anni, Giuliano Fiorini è vittima dell’unico difensore che non lo abbia lasciato passare. A distanza di tanti anni, di lui rimane un ricordo umano e professionale indelebile, un sorriso stralunato e una grinta che sapevano rincuorare tutti, anche nei momenti peggiori. E soprattutto un gol che non cambia la storia di una società. La riscrive del tutto.


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Grazie, davvero un bel post.  :since
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: biancocelestedentro - 05 Ago 2021, 23:01
Grazie Giuliano.
Un bacio al cielo.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: cartesio - 05 Ago 2021, 23:13
 :band5: :band5: :band5: :band5: :band5:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: GoodbyeStranger - 05 Ago 2021, 23:14
Grazie Giuliano
Sempre nei nostri cuori
 :band8:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: biko - 05 Ago 2021, 23:28
Piccola città basta rdo posto
Appena nato ti compresi o fu il fato che in tre mesi
Mi spinse via


💙
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: lazionaltrastoria - 06 Ago 2021, 01:04
In quel gol, tutto, l‘attimo e la storia, la paura e la felicità, il passato e il futuro, l‘abisso e la salvezza. Fiorini, la Lazio, i simboli che piacciono a noi. Grazie ancora, campione, lassù
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: italicbold - 21 Giu 2022, 10:56
35 anni dopo. Ancora grazie Giuliano, ovunque tu sia.
Un urlo cosi non l'ho mai più sentito. Che urlo. Che urlo.
Ancora c'ho i brividi.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: MasterMind - 21 Giu 2022, 11:06
35 anni dopo. Ancora grazie Giuliano, ovunque tu sia.
Un urlo cosi non l'ho mai più sentito. Che urlo. Che urlo.
Ancora c'ho i brividi.

Non fu un urlo, ma un vagito di rinascita. La nostra.
Grazie in eterno Giuliano
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Mocambo - 21 Giu 2022, 11:25
35 anni fa il gol più importante della nostra storia. Rivivo quel momento e sembra ieri. Grazie per sempre, bomber Fiorini.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: NandoViola - 21 Giu 2022, 11:28
35 anni dopo. Ancora grazie Giuliano, ovunque tu sia.
Un urlo cosi non l'ho mai più sentito. Che urlo. Che urlo.
Ancora c'ho i brividi.
Presente, con un amico juventino, piangeva più lui di me...
Indimenticabile giornata, Giuliano nostro Eroe per sempre.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: momi - 21 Giu 2022, 11:31

Che giornata storica.
Il boato che ho sentito dopo il goal di Fiorini non credo sia possibile descriverlo. Accanto a me c'era un signore sulla sessantina che è scoppiato in un pianto liberatorio.
Un pezzo della nostra storia.
Grazie Giuliano per le emozioni che ci hai regalato e per quel pianto vero e carico di significati.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Quintino - 21 Giu 2022, 11:33
Grazie, Giuliano. Nelle notti silenziose, se passate vicino l'Olimpico, la coda di quell'urlo la sentite ancora.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Quintino - 21 Giu 2022, 11:35
Grazie, Giuliano. Nelle notti silenziose, se passate vicino l'Olimpico, la coda di quell'urlo la sentite ancora.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: baroncino - 21 Giu 2022, 11:52
Presente, con un amico juventino, piangeva più lui di me...
Indimenticabile giornata, Giuliano nostro Eroe per sempre.

io ero militare a Bracciano, 127esimo corso AUC, radiolina in mano....e come allora ancora una lacrima mi bagna il viso...grazie Giuliano
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Adler Nest - 21 Giu 2022, 11:56
Grazie Giuliano,
ti avrei visto bene chiacchierare con Mister Sarri tra una nuvola di fumo ed un’altra.
Salutaci tanto il maestro, long John, il capitano, l’angelo biondo.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: king - 21 Giu 2022, 11:57
Impossibile dimenticare dove eravamo in quel momento: Giuliano ha scritto un capitolo indelebile della nostra storia.
Grazie e riposa in pace, ovunque tu sia.

 :ssl :ssl :since :since
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Massimo 66 - 21 Giu 2022, 12:11
Grazie, Giuliano. Nelle notti silenziose, se passate vicino l'Olimpico, la coda di quell'urlo la sentite ancora.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Massimo 66 - 21 Giu 2022, 12:15
Biglietto comprato dai bagarini,giornata stranamente grigia, mi ricordo solo del gol proprio davanti a me.
Giuliano bomber indimenticabile
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: biancocelestedentro - 21 Giu 2022, 12:43
Non dimenticherò mai la rete scossa da quel pallone e il delirio che ne è seguito. Un'emozione seconda solo alla nascita di miia figlia.
Grazie Giuliano.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: tosh - 21 Giu 2022, 12:59
Grazie Bomber Fiorini, la gioia che ci hai regalato vale più di uno scudetto,sei l'emblema della nostra Storia, ricordo quel giorno  li a soffrire come tutti noi, con un'occhio seguivo le azioni e con l'altro lo scorrere inesorabile del tempo, e poi sei arrivato tu, con la tua girata, quel pallone che non entrava mai, millesimi di secondo e poi
Gooooooool

Grazie Giuliano sempre con noi
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Father and son - 21 Giu 2022, 14:50
Un urlo immane, gioia e dolore insieme, mai più sentita una lacerazione così profonda. Forse lo scudetto del '74 ma era diverso. Grazie Giuliano e riposa in pace tanto prima o poi ci si rivede.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Laziale-forever - 21 Giu 2022, 14:54
Ero in sud in quel giorno, una data che vale l'eternità per Giuliano e la Lazio.

P.S. Claudio era presente???
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Aquila Romana - 21 Giu 2022, 15:30
Un bacio al cielo

Eternamente grazie bomber
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: alasinistra - 21 Giu 2022, 19:41
Grazie Giuliano, mai vissuta (in termini calcistici) una cosa del genere! :since
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: tosh - 21 Giu 2022, 22:07
Ero in sud in quel giorno, una data che vale l'eternità per Giuliano e la Lazio.

P.S. Claudio era presente???
No su questo topic no, non te lo permetto, mo che cazzo c'entra Lotito
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: klacco - 22 Giu 2022, 00:03
Partita indimenticabile.
E quel pallone saltellante che veniva verso di me, in curva, esattamente dietro al palo. Dal lato giusto.
Emozione indescrivibile.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: bizio67 - 05 Ago 2022, 11:11
Un pensiero per Giuliano e grazie ancora per quel gol  :ssl
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: cartesio - 05 Ago 2022, 12:01
Che urlo mostruoso. Chissà fin dove l’hanno sentito.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Cirrus Minor - 05 Ago 2022, 13:50
Grazie Giuliano la gloria per te è per sempre!!
 :since :since
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: king - 05 Ago 2022, 14:18
Grazie ancora Giuliano.
Tutti noi ricordiamo dove eravamo in quel momento, e mai lo dimenticheremo.
Riposa in pace.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Severino.Cicerchia - 05 Ago 2022, 14:24
Indimenticabile.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: biancocelestedentro - 05 Ago 2022, 19:28
Un bacio al cielo.
:band1:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Quintino - 05 Ago 2022, 19:38
Ciao Giuliano. Il nostro dadaista.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: GoodbyeStranger - 06 Ago 2022, 00:09
Grazie per sempre   

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Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Franzoni - 06 Ago 2022, 08:45
Per sempre nei cuori di tutti noi

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Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Massimo 66 - 21 Giu 2023, 10:52
Ovunque tu sia,un pensiero per te
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: biko - 21 Giu 2023, 11:11
💙
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: shaolin - 21 Giu 2023, 15:37
Eternamente grato!
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: tommasino - 21 Giu 2023, 15:48
Solo una parola  (ed un punto esclamativo): GRAZIE!
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: zorba - 21 Giu 2023, 16:01
Solo una parola  (ed un punto esclamativo): GRAZIE!
!
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Aquila Romana - 21 Giu 2023, 18:08
Ciao Bomber

 :band5:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Aquila Romana - 21 Giu 2023, 20:12
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Conte_Oliver - 21 Giu 2023, 20:16
l'urlo a quel gol non sarà mai eguagliato. . . rip bomber
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: biancocelestedentro - 22 Giu 2023, 00:40
Grazie
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: biancocelestedentro - 05 Ago 2023, 12:08
Grazie

E grazie ancora ovunque tu sia.

Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: paolo71 - 05 Ago 2023, 19:43
Ciao Bomber, per sempre nel cuore!
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: GoodbyeStranger - 05 Ago 2023, 20:21
Non ti ringrazieremo mai abbastanza.

  :bandes:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: GiPoda - 05 Ago 2023, 21:15
Mai dimenticato.
 
 :band5:
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Millenovecento74 - 05 Ago 2023, 23:43
Ciao Giulia', io c'ero quel pomeriggio.

Grazie.
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: Charlot - 05 Ago 2023, 23:46
Sempre nel cuore!

 :since
Titolo: Re:Giuliano Fiorini
Inserito da: lazios - 06 Ago 2023, 02:22
Gl'ho voluto bene, non solo per quello che ha fatto, grazie Giuliano.