Non ero allo stadio quel giorno, avrei compiuto 16 anni qualche mese più tardi, insieme a mio nonno e mio padre eravamo davanti alla televisione (tre generazioni di lazialità), credo Teleroma56, ascoltando la radiocronaca di quell'interminabile partita, nella quale Dal Bianco, portiere di riserva, parò tutto, rivedere quelle immagini oggi, a distanza di così tanto tempo mi emoziona per due motivi: lo stadio stracolmo che emise un boato che riecheggia ancora per Roma e la passione di quei ragazzi, veramente fusi con i tifosi, non è per essere malinconico, ma credo che quella Lazio sia stata insieme a quella del '74 la squadra che ha sentito la Lazialità nell'anima, lo testimoniano le presenze che spesso per radio si ascoltano di quei giocatori.
Giuliano non c'è più ma noi gli dobbiamo la nostra esistenza e lui da lassù veglia su di noi.