Se c'è una cosa che mi dà da sempre davvero fastidio sono i buuu razzisti ai giocatori di colore. Più fastidio che le mani a paletta o qualche coro idiota sui portieri avversari o infelici rime su quelli che vengono da Napoli e dintorni (e sì che sono setternetrionale.....).
Trovo vergognoso che si possa ululare nei confronti di chi ha la pelle diversa dalla tua e ipotizzare una sua dimensione inferiore, animalesca. Qualche anno fa mi capitava spesso di essere imbufalito per i buu che spesso erano intonati in curva. Ma devo ammettere che da un paio di stagioni, quei cori non li avevo più sentiti se si vuole escludere qualche deficiente isolato.
Poi.... ieri sera. Ero su Sky e si faceva sapere dei buu a Seedorf. Strano, mi dicevo. Anche perchè l'olandese è poi un personaggio di spessore, bravo in campo, intelligente. Possibile? E subito dopo la conferma: buuu razzisti ogni volta che Seedorf tocca il pallone. E io: ma che so' cretini questi? Davvero vogliono la sospensione della gara? E rimuginavo tra me se qualche orfano degli Irr preferiva magari far vincere il Milan a tavolino purchè i canidi non fossero i soli inseguitori e varie altre balle. Insomma non mi spiegavo il perchè di tanto stupido accanimento.
Poi oggi leggo: I supporters capitolini avevano iniziato a beccare ripetutamente Clarence Seedorf, reo di non aver indossato la fascia nera l'11 novembre 2007, il giorno della tragica morte di Gabriele Sandri. I tifosi laziali sono generosi, passionali, ma certe cose non possono dimenticarle. Quel giorno, alle 15:10 i giocatori di Atalanta e Milan si stringevano la mano a centrocampo; era tutto pronto per la partita tra i nerazzurri di Del Neri e la squadra di Ancelotti. Tutti i giocatori col lutto al braccio, tutti tranne uno. Clarence Seedorf.
I più attenti notarono che l’olandese non indossava la fascia nera. Dopo la sospensione della partita, i giornalisti non riuscirono ad esimersi dal chiedergli quale fosse il motivo per cui lui non indossava il lutto come i suoi compagni. “Non sapevo di chi si trattasse. Ho deciso di non associarmi a un fantasma. Anche pensando a situazioni precedenti, come per il fratello di Kaladze, quando Federazione e Lega non hanno fatto niente. Non conoscevo la persona e i fatti. Era giusto spostare le partite di 10 minuti ma finché non c’era chiarezza sulla persona e sugli avvenimenti…“.
Naturalmente questo non assolve del tutto i fischiatori e soprattutto i buuisti. Ma la cosa che mi ha colpito è che questa storia l'ha raccontatata anche Reja nello spogliatoio (vedi Repubblica ma che i giornali che ho visto hanno tutti sparato : torna il razzismo negli stadi, Zebina colpito, ululati razzisti dei laziali. Compresa proprio anche Repubblica che in prima titola: milan solo pari, torna il razzismo.
Ora va bene che star lì a cogliere la sottigliezza è difficile. Ma possibile che i giornalisti (pfui!) sportivi o meno di tante testate non si siano informati? Possibile che la spiegazione di Reja non si sia filata per nulla? Non faccio il giustificazionista, ma chiedere una informazione corretta è un delitto?