Mai come quest'anno la sua strategia è chiara e manifesta:
a) tentare di trattenere il gruppo della scorsa stagione, anche alla luce della piena fiducia che la Società dimostra nei confronti di Mister Pioli, ritenuto competitivo;
b) tagliare gli esuberi;
c) inserire giovani di prospettiva, provenienti da realtà di rango europeo( AZ, AJAX, GENK, WESTHAM);
In realtà è il miglioramento di quanto tentò di fare nel 2013/2014, ma all'epoca il gruppo di riferimento era oramai in disfacimento, il mister aveva perso il polso della situazione e sul mercato un paio di intuizioni rivelatesi straordinarie( Biglia, FA) furono frustrate dal marasma generale e dalle troppe scommesse esotiche "toppate" (Perea, Novaretti e Vinicius su tutte), oltre alla gestione sbagliata delle tempistiche della cessione di Hernanes.
In quella occasione, però, anche la strategia comunicativa fu ciccata su tutta la linea.
Da questo punto di vista i progressi sono innegabili, gli va dato atto che ha saputo aggiungere alla sua indubbia capacità di talent scout anche un atteggiamento migliore nei confronti della comunicazione e nel rapporto con la tifoseria( IMHO "libera la Lazio" ha dato una bella spinta in questo senso).
Questo progetto è ambizioso e secondo me darà i suoi frutti, ma come insegna la storia di Hernanes, IMHO è importante che Tare faccia un ultimo salto di qualità imparando a selezionare una cessione eccellente che garantisca ogni anno un budget maggiore per rinforzare la rosa dove si presenta la necessità.
Io ho fiducia in questa strategia, mi preoccupa solo il fatto che un eventuale malaugurato evento luttuoso targato "quellidelllà" possa avvelenare talmente tanto i pozzi nel mondo Lazio dal far saltare tutto quanto.
La pazienza nel nostro ambiente è poca, la pressione di dover rispondere ad un eventuale vittoria delle m.rde, sapendo quanto poco la nostra Proprietà è incline ad ascoltare l'umore dei tifosi, potrebbe essere più che deleteria.