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Reja allenatore della S.S. Lazio 2014/2015 ?

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Il dopo Reja

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Offline pantarei

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7310
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2020 il: 30 Mag 2014, 09:22 »
Io invece sono convinto che sia tutto vero e che ormai siano saltati tutti gli argini. Molto semplicemente, Lotito ha capito che ricucire il rapporto con la tifoseria laziale è tecnicamente impossibile. Perchè i tifosi, dopo la stagione da vomito e il brand della mediocrità cucito addosso, chiedevano per ripartire tutto quello che questa dirigenza non è assolutamente in grado di garantire: un allenatore di spessore, 5 titolari veri, una figura di riferimento e di comprovata lazialità che potesse ricompattare l'ambiente e seppellire la depressione. Una società composta da sole due persone, saccenti e incompetenti ( mix esiziale), non può centrare neppure uno di questi obiettivi. Da qui la presa di coscienza del presidente: dal momento che " no solution for that", faccio di testa mia e rilancio. Spending review selvaggia, tecnico a costo zero o quasi, nessuna pretesa sul mercato e acquisti in perfetto Novaretti Style. Immaginatevi se un Simone Inzaghi, dopo due esperienze in formazioni Allievi e 5 mesi di Primavera, si mette a battere i pugni sul tavolo perchè vuole Pastore e Bonaventura ( per dire). E' il profilo perfetto. A Lotito non frega un emerito caxxo dello stadio vuoto, dei 1000 abbonamenti ( forse meno) che arriveranno, di un Instant team in grado di riscattarsi subito, di sognare un futuro meno deprimente. Per lui la Lazio è una nave scuola, un laboratorio di esperimenti. L'importante è che, in caso di flop, non si scenda troppo in basso. Il decimo posto, l'ultimo strapuntino della parte sinistra della classifica, è il suo optimum. Perchè si può centrare senza sporcarsi troppo, contenendo i costi e ripetendo il mantra della Lazio salvata dal coma, il debito col Fisco, i tre parametri, la moralità, i valori dello sport, Abebe Bikila, la rava e la fava. Questa è la realtà di fronte alla quale noi tifosi abbiamo due sole possibilità:1) adeguarsi, cancellare dal più recondito angolo della memoria il personaggio Lotito e tifare per una squadra di giovanotti che arriverà decima, sperando che almeno si concretizzi un certo processo di crescita. Oppure mollare tutto e aspettare un chimerico ( al momento) cambio di proprietà. Tertium non datur. Ieri, alla notizia di Pioli, mi sentivo scorato. Oggi, con la quasi certezza di Simone Inzaghi ( a cui peraltro voglio un mondo di bene), sono davvero depresso. La Lazio è questa, signori.
post lucidissimo.
per me sarebbe una dichiarazione di guerra, cmq.

Offline giò7

*****
6647
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2021 il: 30 Mag 2014, 09:24 »
Io invece sono convinto che sia tutto vero e che ormai siano saltati tutti gli argini. Molto semplicemente, Lotito ha capito che ricucire il rapporto con la tifoseria laziale è tecnicamente impossibile. Perchè i tifosi, dopo la stagione da vomito e il brand della mediocrità cucito addosso, chiedevano per ripartire tutto quello che questa dirigenza non è assolutamente in grado di garantire: un allenatore di spessore, 5 titolari veri, una figura di riferimento e di comprovata lazialità che potesse ricompattare l'ambiente e seppellire la depressione. Una società composta da sole due persone, saccenti e incompetenti ( mix esiziale), non può centrare neppure uno di questi obiettivi. Da qui la presa di coscienza del presidente: dal momento che " no solution for that", faccio di testa mia e rilancio. Spending review selvaggia, tecnico a costo zero o quasi, nessuna pretesa sul mercato e acquisti in perfetto Novaretti Style. Immaginatevi se un Simone Inzaghi, dopo due esperienze in formazioni Allievi e 5 mesi di Primavera, si mette a battere i pugni sul tavolo perchè vuole Pastore e Bonaventura ( per dire). E' il profilo perfetto. A Lotito non frega un emerito caxxo dello stadio vuoto, dei 1000 abbonamenti ( forse meno) che arriveranno, di un Instant team in grado di riscattarsi subito, di sognare un futuro meno deprimente. Per lui la Lazio è una nave scuola, un laboratorio di esperimenti. L'importante è che, in caso di flop, non si scenda troppo in basso. Il decimo posto, l'ultimo strapuntino della parte sinistra della classifica, è il suo optimum. Perchè si può centrare senza sporcarsi troppo, contenendo i costi e ripetendo il mantra della Lazio salvata dal coma, il debito col Fisco, i tre parametri, la moralità, i valori dello sport, Abebe Bikila, la rava e la fava. Questa è la realtà di fronte alla quale noi tifosi abbiamo due sole possibilità:1) adeguarsi, cancellare dal più recondito angolo della memoria il personaggio Lotito e tifare per una squadra di giovanotti che arriverà decima, sperando che almeno si concretizzi un certo processo di crescita. Oppure mollare tutto e aspettare un chimerico ( al momento) cambio di proprietà. Tertium non datur. Ieri, alla notizia di Pioli, mi sentivo scorato. Oggi, con la quasi certezza di Simone Inzaghi ( a cui peraltro voglio un mondo di bene), sono davvero depresso. La Lazio è questa, signori.

Sad but true.

Offline white-blu

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Re:Il dopo Reja
« Risposta #2022 il: 30 Mag 2014, 09:28 »
Io invece sono convinto che sia tutto vero e che ormai siano saltati tutti gli argini. Molto semplicemente, Lotito ha capito che ricucire il rapporto con la tifoseria laziale è tecnicamente impossibile. Perchè i tifosi, dopo la stagione da vomito e il brand della mediocrità cucito addosso, chiedevano per ripartire tutto quello che questa dirigenza non è assolutamente in grado di garantire: un allenatore di spessore, 5 titolari veri, una figura di riferimento e di comprovata lazialità che potesse ricompattare l'ambiente e seppellire la depressione. Una società composta da sole due persone, saccenti e incompetenti ( mix esiziale), non può centrare neppure uno di questi obiettivi. Da qui la presa di coscienza del presidente: dal momento che " no solution for that", faccio di testa mia e rilancio. Spending review selvaggia, tecnico a costo zero o quasi, nessuna pretesa sul mercato e acquisti in perfetto Novaretti Style. Immaginatevi se un Simone Inzaghi, dopo due esperienze in formazioni Allievi e 5 mesi di Primavera, si mette a battere i pugni sul tavolo perchè vuole Pastore e Bonaventura ( per dire). E' il profilo perfetto. A Lotito non frega un emerito caxxo dello stadio vuoto, dei 1000 abbonamenti ( forse meno) che arriveranno, di un Instant team in grado di riscattarsi subito, di sognare un futuro meno deprimente. Per lui la Lazio è una nave scuola, un laboratorio di esperimenti. L'importante è che, in caso di flop, non si scenda troppo in basso. Il decimo posto, l'ultimo strapuntino della parte sinistra della classifica, è il suo optimum. Perchè si può centrare senza sporcarsi troppo, contenendo i costi e ripetendo il mantra della Lazio salvata dal coma, il debito col Fisco, i tre parametri, la moralità, i valori dello sport, Abebe Bikila, la rava e la fava. Questa è la realtà di fronte alla quale noi tifosi abbiamo due sole possibilità:1) adeguarsi, cancellare dal più recondito angolo della memoria il personaggio Lotito e tifare per una squadra di giovanotti che arriverà decima, sperando che almeno si concretizzi un certo processo di crescita. Oppure mollare tutto e aspettare un chimerico ( al momento) cambio di proprietà. Tertium non datur. Ieri, alla notizia di Pioli, mi sentivo scorato. Oggi, con la quasi certezza di Simone Inzaghi ( a cui peraltro voglio un mondo di bene), sono davvero depresso. La Lazio è questa, signori.
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2023 il: 30 Mag 2014, 09:29 »
Alla mia inquietudine verranno gli incubi,di sto passo.  :(

Offline Achab77

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13825
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2024 il: 30 Mag 2014, 09:30 »
Io invece sono convinto che sia tutto vero e che ormai siano saltati tutti gli argini. Molto semplicemente, Lotito ha capito che ricucire il rapporto con la tifoseria laziale è tecnicamente impossibile. Perchè i tifosi, dopo la stagione da vomito e il brand della mediocrità cucito addosso, chiedevano per ripartire tutto quello che questa dirigenza non è assolutamente in grado di garantire: un allenatore di spessore, 5 titolari veri, una figura di riferimento e di comprovata lazialità che potesse ricompattare l'ambiente e seppellire la depressione. Una società composta da sole due persone, saccenti e incompetenti ( mix esiziale), non può centrare neppure uno di questi obiettivi. Da qui la presa di coscienza del presidente: dal momento che " no solution for that", faccio di testa mia e rilancio. Spending review selvaggia, tecnico a costo zero o quasi, nessuna pretesa sul mercato e acquisti in perfetto Novaretti Style. Immaginatevi se un Simone Inzaghi, dopo due esperienze in formazioni Allievi e 5 mesi di Primavera, si mette a battere i pugni sul tavolo perchè vuole Pastore e Bonaventura ( per dire). E' il profilo perfetto. A Lotito non frega un emerito caxxo dello stadio vuoto, dei 1000 abbonamenti ( forse meno) che arriveranno, di un Instant team in grado di riscattarsi subito, di sognare un futuro meno deprimente. Per lui la Lazio è una nave scuola, un laboratorio di esperimenti. L'importante è che, in caso di flop, non si scenda troppo in basso. Il decimo posto, l'ultimo strapuntino della parte sinistra della classifica, è il suo optimum. Perchè si può centrare senza sporcarsi troppo, contenendo i costi e ripetendo il mantra della Lazio salvata dal coma, il debito col Fisco, i tre parametri, la moralità, i valori dello sport, Abebe Bikila, la rava e la fava. Questa è la realtà di fronte alla quale noi tifosi abbiamo due sole possibilità:1) adeguarsi, cancellare dal più recondito angolo della memoria il personaggio Lotito e tifare per una squadra di giovanotti che arriverà decima, sperando che almeno si concretizzi un certo processo di crescita. Oppure mollare tutto e aspettare un chimerico ( al momento) cambio di proprietà. Tertium non datur. Ieri, alla notizia di Pioli, mi sentivo scorato. Oggi, con la quasi certezza di Simone Inzaghi ( a cui peraltro voglio un mondo di bene), sono davvero depresso. La Lazio è questa, signori.

Perfetto.
Anche se, come altri, alla fine penso che rimarrà Reja e che almeno un paio di giocatori arriveranno.
Ma non cambia di una virgola il tuo ragionamento.

Offline Mr.Class

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11773
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2025 il: 30 Mag 2014, 09:35 »
Io invece sono convinto che sia tutto vero e che ormai siano saltati tutti gli argini. Molto semplicemente, Lotito ha capito che ricucire il rapporto con la tifoseria laziale è tecnicamente impossibile. Perchè i tifosi, dopo la stagione da vomito e il brand della mediocrità cucito addosso, chiedevano per ripartire tutto quello che questa dirigenza non è assolutamente in grado di garantire: un allenatore di spessore, 5 titolari veri, una figura di riferimento e di comprovata lazialità che potesse ricompattare l'ambiente e seppellire la depressione. Una società composta da sole due persone, saccenti e incompetenti ( mix esiziale), non può centrare neppure uno di questi obiettivi. Da qui la presa di coscienza del presidente: dal momento che " no solution for that", faccio di testa mia e rilancio. Spending review selvaggia, tecnico a costo zero o quasi, nessuna pretesa sul mercato e acquisti in perfetto Novaretti Style. Immaginatevi se un Simone Inzaghi, dopo due esperienze in formazioni Allievi e 5 mesi di Primavera, si mette a battere i pugni sul tavolo perchè vuole Pastore e Bonaventura ( per dire). E' il profilo perfetto. A Lotito non frega un emerito caxxo dello stadio vuoto, dei 1000 abbonamenti ( forse meno) che arriveranno, di un Instant team in grado di riscattarsi subito, di sognare un futuro meno deprimente. Per lui la Lazio è una nave scuola, un laboratorio di esperimenti. L'importante è che, in caso di flop, non si scenda troppo in basso. Il decimo posto, l'ultimo strapuntino della parte sinistra della classifica, è il suo optimum. Perchè si può centrare senza sporcarsi troppo, contenendo i costi e ripetendo il mantra della Lazio salvata dal coma, il debito col Fisco, i tre parametri, la moralità, i valori dello sport, Abebe Bikila, la rava e la fava. Questa è la realtà di fronte alla quale noi tifosi abbiamo due sole possibilità:1) adeguarsi, cancellare dal più recondito angolo della memoria il personaggio Lotito e tifare per una squadra di giovanotti che arriverà decima, sperando che almeno si concretizzi un certo processo di crescita. Oppure mollare tutto e aspettare un chimerico ( al momento) cambio di proprietà. Tertium non datur. Ieri, alla notizia di Pioli, mi sentivo scorato. Oggi, con la quasi certezza di Simone Inzaghi ( a cui peraltro voglio un mondo di bene), sono davvero depresso. La Lazio è questa, signori.

non è possibile aggiungere altro.
perfetto.

Offline Ro

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12906
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2026 il: 30 Mag 2014, 09:36 »
Io invece sono convinto che sia tutto vero e che ormai siano saltati tutti gli argini. Molto semplicemente, Lotito ha capito che ricucire il rapporto con la tifoseria laziale è tecnicamente impossibile. Perchè i tifosi, dopo la stagione da vomito e il brand della mediocrità cucito addosso, chiedevano per ripartire tutto quello che questa dirigenza non è assolutamente in grado di garantire: un allenatore di spessore, 5 titolari veri, una figura di riferimento e di comprovata lazialità che potesse ricompattare l'ambiente e seppellire la depressione. Una società composta da sole due persone, saccenti e incompetenti ( mix esiziale), non può centrare neppure uno di questi obiettivi. Da qui la presa di coscienza del presidente: dal momento che " no solution for that", faccio di testa mia e rilancio. Spending review selvaggia, tecnico a costo zero o quasi, nessuna pretesa sul mercato e acquisti in perfetto Novaretti Style. Immaginatevi se un Simone Inzaghi, dopo due esperienze in formazioni Allievi e 5 mesi di Primavera, si mette a battere i pugni sul tavolo perchè vuole Pastore e Bonaventura ( per dire). E' il profilo perfetto. A Lotito non frega un emerito caxxo dello stadio vuoto, dei 1000 abbonamenti ( forse meno) che arriveranno, di un Instant team in grado di riscattarsi subito, di sognare un futuro meno deprimente. Per lui la Lazio è una nave scuola, un laboratorio di esperimenti. L'importante è che, in caso di flop, non si scenda troppo in basso. Il decimo posto, l'ultimo strapuntino della parte sinistra della classifica, è il suo optimum. Perchè si può centrare senza sporcarsi troppo, contenendo i costi e ripetendo il mantra della Lazio salvata dal coma, il debito col Fisco, i tre parametri, la moralità, i valori dello sport, Abebe Bikila, la rava e la fava. Questa è la realtà di fronte alla quale noi tifosi abbiamo due sole possibilità:1) adeguarsi, cancellare dal più recondito angolo della memoria il personaggio Lotito e tifare per una squadra di giovanotti che arriverà decima, sperando che almeno si concretizzi un certo processo di crescita. Oppure mollare tutto e aspettare un chimerico ( al momento) cambio di proprietà. Tertium non datur. Ieri, alla notizia di Pioli, mi sentivo scorato. Oggi, con la quasi certezza di Simone Inzaghi ( a cui peraltro voglio un mondo di bene), sono davvero depresso. La Lazio è questa, signori.

Offline uforobot

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2247
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2027 il: 30 Mag 2014, 09:39 »
post lucidissimo.
per me sarebbe una dichiarazione di guerra, cmq.
Purtroppo la guerra è un bel po' che è cominciata.

Online FatDanny

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37482
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2028 il: 30 Mag 2014, 09:43 »
Io invece sono convinto che sia tutto vero e che ormai siano saltati tutti gli argini. Molto semplicemente, Lotito ha capito che ricucire il rapporto con la tifoseria laziale è tecnicamente impossibile. Perchè i tifosi, dopo la stagione da vomito e il brand della mediocrità cucito addosso, chiedevano per ripartire tutto quello che questa dirigenza non è assolutamente in grado di garantire: un allenatore di spessore, 5 titolari veri, una figura di riferimento e di comprovata lazialità che potesse ricompattare l'ambiente e seppellire la depressione. Una società composta da sole due persone, saccenti e incompetenti ( mix esiziale), non può centrare neppure uno di questi obiettivi. Da qui la presa di coscienza del presidente: dal momento che " no solution for that", faccio di testa mia e rilancio. Spending review selvaggia, tecnico a costo zero o quasi, nessuna pretesa sul mercato e acquisti in perfetto Novaretti Style. Immaginatevi se un Simone Inzaghi, dopo due esperienze in formazioni Allievi e 5 mesi di Primavera, si mette a battere i pugni sul tavolo perchè vuole Pastore e Bonaventura ( per dire). E' il profilo perfetto. A Lotito non frega un emerito caxxo dello stadio vuoto, dei 1000 abbonamenti ( forse meno) che arriveranno, di un Instant team in grado di riscattarsi subito, di sognare un futuro meno deprimente. Per lui la Lazio è una nave scuola, un laboratorio di esperimenti. L'importante è che, in caso di flop, non si scenda troppo in basso. Il decimo posto, l'ultimo strapuntino della parte sinistra della classifica, è il suo optimum. Perchè si può centrare senza sporcarsi troppo, contenendo i costi e ripetendo il mantra della Lazio salvata dal coma, il debito col Fisco, i tre parametri, la moralità, i valori dello sport, Abebe Bikila, la rava e la fava. Questa è la realtà di fronte alla quale noi tifosi abbiamo due sole possibilità:1) adeguarsi, cancellare dal più recondito angolo della memoria il personaggio Lotito e tifare per una squadra di giovanotti che arriverà decima, sperando che almeno si concretizzi un certo processo di crescita. Oppure mollare tutto e aspettare un chimerico ( al momento) cambio di proprietà. Tertium non datur. Ieri, alla notizia di Pioli, mi sentivo scorato. Oggi, con la quasi certezza di Simone Inzaghi ( a cui peraltro voglio un mondo di bene), sono davvero depresso. La Lazio è questa, signori.

Io invece voto proprio un tertium:
tifare per una squadra di giovanotti e aspettare un cambio di proprietà, che si spera arrivi il prima possibile.

Sono sempre più convinto della suggestione lanciata da pentiux: andrebbe fatta una cosa tipo Manchester, con magliette ad hoc che segnalino (allo STADIO) durante tutta la stagione la nostra lontananza da questo personaggio che ci ritroviamo per presidente.

Offline DajeLazioMia

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60959
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2029 il: 30 Mag 2014, 09:44 »
Ripeto.
Siamo arrivati quarti, quinti, settimi con CI, a-2 dal sesto posto.
Questi gli ultimi 4 anni.
L'anno scorso, in un mercato sbagliato, ha comunque preso Biglia a 8 mio e Anderson a 7.5.
Ora, basta, stop, molla tutto, sbrago totale, Lazio da decimo posto?
È arrivato Djordjevic e sembra sia in dirittura De Vrij.
Il nome dell'allenatore non lo conosciamo ancora.
Basta, stop, sbrago totale, Lazio da ottavo-decimo posto?
Non staremo un po' affrettando le conclusioni.
Io aspetto almeno 3 settimane.

Offline TomYorke

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11494
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2030 il: 30 Mag 2014, 09:44 »
Inzaghi?
 :lol:
Ma non scherziamo..sai i fischi?
Io la vado a vedere la primavera, molti affermano giochi meglio di quella di Bollini, per me siamo là, nn vedo grosse differenze. Un conto è allenare e vincere contro squadre di pari età, avendo selezionato ottimi giocatori, altro è allenare in serie A, solo un folle sceglierebbe Inzaghi come allenatore della prima squadra.

Il problema è proprio questo.

Offline anderz

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8271
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2031 il: 30 Mag 2014, 09:45 »
Ripeto.
Siamo arrivati quarti, quinti, settimi con CI, a-2 dal sesto posto.
Questi gli ultimi 4 anni.
L'anno scorso, in un mercato sbagliato, ha comunque preso Biglia a 8 mio e Anderson a 7.5.
Ora, basta, stop, molla tutto, sbrago totale, Lazio da decimo posto?
È arrivato Djordjevic e sembra sia in dirittura De Vrij.
Il nome dell'allenatore non lo conosciamo ancora.
Basta, stop, sbrago totale, Lazio da ottavo-decimo posto?
Non staremo un po' affrettando le conclusioni.
Io aspetto almeno 3 settimane.

Offline pantarei

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7310
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2032 il: 30 Mag 2014, 09:50 »
Io invece voto proprio un tertium:
tifare per una squadra di giovanotti e aspettare un cambio di proprietà, che si spera arrivi il prima possibile.

Sono sempre più convinto della suggestione lanciata da pentiux: andrebbe fatta una cosa tipo Manchester, con magliette ad hoc che segnalino (allo STADIO) durante tutta la stagione la nostra lontananza da questo personaggio che ci ritroviamo per presidente.
nessun abbonamento.
stadio pieno coi biglietti, giornata per giornata, sempre sub judice. stadio pieno e contestante nel modo che dici tu, visivo , striscioni e magliette, coreografie.
boicottaggio totale di ogni prodotto che porta soldi a lotito e boicottaggio politico di chi lo sostiene e delle sue imprese, bombardamento radio .
disdetta totale sky e mediaset motivata, con modulo identico da inviare alle tv, indicando la causale con motivazione foto del presidente.
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2033 il: 30 Mag 2014, 09:55 »
io credo che inzaghi sia un nome non reale. Ma se lo fosse, ma come può venire in mente?

Allora mettiamoci Bollini , a sto punto.
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2034 il: 30 Mag 2014, 09:55 »
un allenatore di spessore, 5 titolari veri, una figura di riferimento e di comprovata lazialità che potesse ricompattare l'ambiente e seppellire la depressione.

Stai parlando di un incremento del solo monte ingaggi di almeno 25 milioni anno.
Senza considerare il costo dei cartellini.

L'ambiente lo ricompatti solo coi risultati.

Oggi un X in società , che potrebbe fare per calmare le acque ?


X = Pulici wilson oddi zoff o chittepare.



Re:Il dopo Reja
« Risposta #2035 il: 30 Mag 2014, 09:57 »
Ripeto.
Siamo arrivati quarti, quinti, settimi con CI, a-2 dal sesto posto.
Questi gli ultimi 4 anni.
L'anno scorso, in un mercato sbagliato, ha comunque preso Biglia a 8 mio e Anderson a 7.5.
Ora, basta, stop, molla tutto, sbrago totale, Lazio da decimo posto?
È arrivato Djordjevic e sembra sia in dirittura De Vrij.
Il nome dell'allenatore non lo conosciamo ancora.
Basta, stop, sbrago totale, Lazio da ottavo-decimo posto?
Non staremo un po' affrettando le conclusioni.
Io aspetto almeno 3 settimane.

DLM, seguo sempre i tuoi post anche perchè ogni tanto mi insufflano qualche grammo di ottimismo. Ma il trend che hai descritto è palesemente improntato ad un tragico ridimensionamento. I segnali sono chiari e forti.
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2036 il: 30 Mag 2014, 09:57 »
io credo che inzaghi sia un nome non reale. Ma se lo fosse, ma come può venire in mente?

Allora mettiamoci Bollini , a sto punto.

Fabrì, a sto punto nessuno dei due. :)

Offline MadBob79

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11638
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2037 il: 30 Mag 2014, 09:58 »
Minkia, allora spero che sia una politica atta a spaventarci per farci digerire Knorr come il male minore. Perché con gli altri nomi, a moi parere, si rischia la B.

Offline Mr.Class

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11773
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2038 il: 30 Mag 2014, 09:59 »
Ripeto.
Siamo arrivati quarti, quinti, settimi con CI, a-2 dal sesto posto.
Questi gli ultimi 4 anni.
L'anno scorso, in un mercato sbagliato, ha comunque preso Biglia a 8 mio e Anderson a 7.5.
Ora, basta, stop, molla tutto, sbrago totale, Lazio da decimo posto?
È arrivato Djordjevic e sembra sia in dirittura De Vrij.
Il nome dell'allenatore non lo conosciamo ancora.
Basta, stop, sbrago totale, Lazio da ottavo-decimo posto?
Non staremo un po' affrettando le conclusioni.
Io aspetto almeno 3 settimane.

si nel frattempo è andato via pure il giocatore più importante che c'era eh...
magari te sei perso sto passaggio.

Offline sweeper77

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14227
Re:Il dopo Reja
« Risposta #2039 il: 30 Mag 2014, 10:00 »
ma non c'hai un birmano che vuole diventare allenatore della lazio? vivrebbe a formello, riso birmano tutti i giorni, potrebbe infondere karma a questa squadra che di karma ha sempre bisogno.
 

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