Questo topic potrebbe essere ridondante, se lo è mi scuso e i mod facciano il loro dovere.
Ma a poche ore da Juve Lazio, e alla luce delle discussioni che leggo in giro per il forum, ho un desiderio irrefrenabile di ringraziare dal profondo del mio cuore tutta la rosa biancoceleste.
Io sono uno di quelli che odiano la retorica dei milionari mercenari. Sono convinto che siano fatti di muscoli ossa e sangue, e soprattutto emozioni, come noi.
Stanno vivendo un momento atroce della loro carriera, reso ancor più duro dalla prossimità con uno dei momenti potenzialmente più belli della loro vita sportiva.
Lulic ha giocato con una caviglia frantumata fino a che hanno dovuto fermarlo, per poi rovinarlo con un intervento mal riuscito. Spero gli tolga le mutande in tribunale, se ci andrà.
Leiva è tornato, si è allenato, si è messo a disposizione ma non era guarito malgrado fosse passato il doppio del tempo necessario e chissà che anche la sua di carriera non sia a rischio.
Cataldi si è storto una caviglia e entra in campo ogni volta col piglio di uno che vuole spaccare tutto, e ne peggiora la situazione a suo unico rischio.
Luis Felipe è rientrato dall'infortunio, ha giocato mezza partita, poi ha saltato quella dopo perché si era capito che stava ancora male.
Correa si è piegato in due stremato, rientrato ancora dolorante si è storto un ginocchio che non doveva ancora stare lì a correre, ora sta cercando in tutti i modi di rientrare prima della fine di questo incubo.
Radu ha giocato con un muscolo dolorante, Sergey pure.
Acerbi sembra un soldato in trincea, ha preso una botta tremenda a un ginocchio e nel dolore ha ricominciato a correre.
Lazzari si getta ogni partita come un folle perché sa di essere l'unico che può fare uno sprint senza massacrarsi.
Caicedo non si muove più. Caicedo, un armadio a tre ante, sembra un gattino impaurito.
Parolo rincorre gli avversari come un cavallo che schiuma dalla fatica, stremato ma non si arrende.
Di Ciro non voglio neanche parlare, l'angoscia lo attanaglia quando stava per toccare l'apice di tutti i suoi sogni. Dopo l'arrivo di Mattia poteva vincere una scarpa d'oro, battere il record di Higuain e mettersi sul petto lo scudetto. Ora è lì che non sa fare uno stop.
E tutti gli altri, costretti a lavorare in condizioni psicologiche allucinanti, all'interno di un incubo da cui non sanno come uscire e nessuno li aiuta.
Volevo solo dirvi che siete i miei eroi, vada come vada stasera.
Avete messo la vostra salute, per alcuni la vostra carriera, a repentaglio per provare a regalarvi e a regalarci questo sogno.
Per me questo vale quanto averlo realizzato.
Vi porterò sempre nel cuore con me, comunque vada.
E spero che chi vi ha messo in questa situazione passi il resto dei suoi giorni a guardare cantieri.
Grazie.