Dunque fioccano le ricostruzioni, i retroscena, le interviste che spiegano da ogni angolazione chi, come e perché ha fatto fallire una trattativa che, nata il 15 agosto, è naufragata il 2 settembre.
A questo punto, però ci si domanda perché una società individua una necessità, interviene per risolvere questa necessità predisponendo le risorse necessarie e poi nel momento in cui fallisce la trattativa per quel giocatore abbandona il campo e si ritira, mentre la necessità, prima individuata, rimane lì irrisolta. Tutto questo è accaduto nell’agosto appena passato, così come a gennaio scorso e nello scorso gennaio ancora.
Polemicamente, molti hanno denunciato l’assenza del piano B ma a questo punto ci si chiede perché manca questo piano B: per assenza di alternative oppure perché, in realtà, non c’era neanche un serio piano A?