Bilancio alla pausa di novembre.

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Offline Aregai

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Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #120 il: 09 Nov 2015, 09:31 »
4...ma solo perchè hanno evitato di fare figure pessime in el (pur provandoci, vedi st. etienne in casa 11vs9).

i "movimenti" in attacco sono scomparsi
la fase difensiva "improbabile" (si prende gol SEMPRE al primo refolo di vento avversario...)
il pressing? sembriamo una squadra del 1986 (pre sacchi)

la cosa più fastidiosa è che stanno avendo il potere di togliermi la voglia di vedere le partite fino alla fine...guardate le sconfitte: arrivati al 60' (ma anche ben prima) sai già come finisce...nn c'è MAI reazione...e questo purtroppo mi pare un sintomo gravissimo.

Offline Thunder

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Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #121 il: 09 Nov 2015, 14:27 »
Le prime 12 giornate ci dicono che gli equilibri di potenza del campionato siano cambiati e che rispetto all'anno scorso il mercato estivo ci abbia portato a doverci contendere i posti in Europa con più avversari e molto più competitivi sul piano tecnico e tattico(Fiorentina e Inter su tutte). La Lazio d'altronde sta facendo "il suo", un solo punto in meno rispetto alla passata stagione, ma sono gli avversari che stanno facendo di più, molto di più. Certo, a differenza della passata stagione, la sensazione è che la prospettiva non sia delle migliori.

Mi sembra pacifico ammettere dopo 1/3 di campionato giocato che non sia assolutamente veritiera il proclama di Lotito, ribadita poi più volte in modo non professionale anche dall'allenatore, secondo cui "la Lazio se la gioca alla pari con tutte". Il campo ci sta dicendo che la Lazio non regge il confronto con tutte, anzi appena il livello di difficoltà si alza la squadra soccombe con una facilità irrisoria.

Credo che la situazione venutasi a creare abbia scoraggiato e gettato in depressione i giocatori, che dopo lo scorso campionato si credevano una Big e invece si riscoprono più deboli rispetto alle concorrenti. All'ambiente e al gruppo stesso è stato detto che fossero competitivi per vincere la Supercoppa, passare il preliminare di Champions e riconfermarsi in campionato. Tutti questi obiettivi sono stati falliti. Adesso la squadra scende in campo con un peso non indifferente sulle spalle, ha quasi l'obbligo di vincere e appena prende uno schiaffo dall'avversario si scioglie completamente. Questa è una pressione che può sopportare solo un gruppo composto da giocatori di grandissimo spessore(i cosiddetti campioni), gli altri lo soffrono terribilmente e infatti la maggior parte dei nostri giocatori sono irriconoscibili.  ESATTAMENTE come i giocatori della roma, quando un'anno fa Garcia se n'è uscito con la famosa frase "siamo più forti della Juventus, vinceremo lo scudetto". Da li a pochi giorni è arrivata la batosta del Bayern e poi si è innescato quel meccanismo di cui parlavo e sono spariti dal campo. Lo stesso è avvenuto con il Milan negli ultimi due anni, a un gruppo di buoni giocatori è stato accollato un peso che non poteva essere sopportato e tutti hanno reso di meno rispetto all'effettivo valore.

In questo momento, oltre al problema tecnico(i centrali difensivi non all'altezza), c'è un grosso problema mentale CHE VA RISOLTO. Questi sono giocatori che rendono se giocano liberi mentalmente e se su di loro non ci sono grandi aspettative.
A questo punto però, non so se Pioli agli occhi del gruppo abbia lo spessore necessario per fare un tale dietrofront e togliere questo peso ai giocatori, perché lui stesso gli ha accollato una responsabilità di risultati da raggiungere e adesso è difficile che vada a convincerli dell'esatto opposto. Non credo che i giocatori lo possano recepire e metabolizzare con disinvoltura un tale comportamento, perderebbe sicuramente la fiducia del gruppo.
Chiaramente questo lo dovrebbe sapere meglio chi si trova all'interno della società e intervenire in un modo adeguato, non solo con i centrali di difesa. Il problema palesato mi sembra molto più importante.

Ci troviamo in una situazione di impasse che, oltre a penalizzarci in classifica, potrebbe svalutare e in modo significativo anche il valore di mercato dei nostri giocatori, che sono fondamentali in una politica societaria volta all'autofinanziamento.

Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #122 il: 09 Nov 2015, 14:30 »
Negativo, negativissimo ma me l aspettavo un campionato stile secondo anno di pektovic
Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #123 il: 09 Nov 2015, 14:55 »
Le prime 12 giornate ci dicono che gli equilibri di potenza del campionato siano cambiati e che rispetto all'anno scorso il mercato estivo ci abbia portato a doverci contendere i posti in Europa con più avversari e molto più competitivi sul piano tecnico e tattico(Fiorentina e Inter su tutte). La Lazio d'altronde sta facendo "il suo", un solo punto in meno rispetto alla passata stagione, ma sono gli avversari che stanno facendo di più, molto di più. Certo, a differenza della passata stagione, la sensazione è che la prospettiva non sia delle migliori.

Mi sembra pacifico ammettere dopo 1/3 di campionato giocato che non sia assolutamente veritiera il proclama di Lotito, ribadita poi più volte in modo non professionale anche dall'allenatore, secondo cui "la Lazio se la gioca alla pari con tutte". Il campo ci sta dicendo che la Lazio non regge il confronto con tutte, anzi appena il livello di difficoltà si alza la squadra soccombe con una facilità irrisoria.

Credo che la situazione venutasi a creare abbia scoraggiato e gettato in depressione i giocatori, che dopo lo scorso campionato si credevano una Big e invece si riscoprono più deboli rispetto alle concorrenti. All'ambiente e al gruppo stesso è stato detto che fossero competitivi per vincere la Supercoppa, passare il preliminare di Champions e riconfermarsi in campionato. Tutti questi obiettivi sono stati falliti. Adesso la squadra scende in campo con un peso non indifferente sulle spalle, ha quasi l'obbligo di vincere e appena prende uno schiaffo dall'avversario si scioglie completamente. Questa è una pressione che può sopportare solo un gruppo composto da giocatori di grandissimo spessore(i cosiddetti campioni), gli altri lo soffrono terribilmente e infatti la maggior parte dei nostri giocatori sono irriconoscibili.  ESATTAMENTE come i giocatori della roma, quando un'anno fa Garcia se n'è uscito con la famosa frase "siamo più forti della Juventus, vinceremo lo scudetto". Da li a pochi giorni è arrivata la batosta del Bayern e poi si è innescato quel meccanismo di cui parlavo e sono spariti dal campo. Lo stesso è avvenuto con il Milan negli ultimi due anni, a un gruppo di buoni giocatori è stato accollato un peso che non poteva essere sopportato e tutti hanno reso di meno rispetto all'effettivo valore.

In questo momento, oltre al problema tecnico(i centrali difensivi non all'altezza), c'è un grosso problema mentale CHE VA RISOLTO. Questi sono giocatori che rendono se giocano liberi mentalmente e se su di loro non ci sono grandi aspettative.
A questo punto però, non so se Pioli agli occhi del gruppo abbia lo spessore necessario per fare un tale dietrofront e togliere questo peso ai giocatori, perché lui stesso gli ha accollato una responsabilità di risultati da raggiungere e adesso è difficile che vada a convincerli dell'esatto opposto. Non credo che i giocatori lo possano recepire e metabolizzare con disinvoltura un tale comportamento, perderebbe sicuramente la fiducia del gruppo.
Chiaramente questo lo dovrebbe sapere meglio chi si trova all'interno della società e intervenire in un modo adeguato, non solo con i centrali di difesa. Il problema palesato mi sembra molto più importante.

Ci troviamo in una situazione di impasse che, oltre a penalizzarci in classifica, potrebbe svalutare e in modo significativo anche il valore di mercato dei nostri giocatori, che sono fondamentali in una politica societaria volta all'autofinanziamento.
bravo Thunder  ,  100%  .

Offline Achab77

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Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #124 il: 09 Nov 2015, 17:07 »
Cedere Lulic e Marchetti a gennaio e prendere un difensore e un vice biglia. Per me è l'unico compromesso accettabile prima di cacciare Pioli e affidarsi ai de Canio di turno. Ma credo che non succederà nulla, a parte l'innesto di un altro Mauricio e (forse) la cessione di un big tra candreva e biglia.

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Offline bizio67

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Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #125 il: 09 Nov 2015, 18:26 »
Negativo, ma non del tutto inaspettato

Offline laziAle82

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Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #126 il: 09 Nov 2015, 18:28 »

Le prime 12 giornate ci dicono che gli equilibri di potenza del campionato siano cambiati e che rispetto all'anno scorso il mercato estivo ci abbia portato a doverci contendere i posti in Europa con più avversari e molto più competitivi sul piano tecnico e tattico(Fiorentina e Inter su tutte). La Lazio d'altronde sta facendo "il suo", un solo punto in meno rispetto alla passata stagione, ma sono gli avversari che stanno facendo di più, molto di più. Certo, a differenza della passata stagione, la sensazione è che la prospettiva non sia delle migliori.

Mi sembra pacifico ammettere dopo 1/3 di campionato giocato che non sia assolutamente veritiera il proclama di Lotito, ribadita poi più volte in modo non professionale anche dall'allenatore, secondo cui "la Lazio se la gioca alla pari con tutte". Il campo ci sta dicendo che la Lazio non regge il confronto con tutte, anzi appena il livello di difficoltà si alza la squadra soccombe con una facilità irrisoria.

Credo che la situazione venutasi a creare abbia scoraggiato e gettato in depressione i giocatori, che dopo lo scorso campionato si credevano una Big e invece si riscoprono più deboli rispetto alle concorrenti. All'ambiente e al gruppo stesso è stato detto che fossero competitivi per vincere la Supercoppa, passare il preliminare di Champions e riconfermarsi in campionato. Tutti questi obiettivi sono stati falliti. Adesso la squadra scende in campo con un peso non indifferente sulle spalle, ha quasi l'obbligo di vincere e appena prende uno schiaffo dall'avversario si scioglie completamente. Questa è una pressione che può sopportare solo un gruppo composto da giocatori di grandissimo spessore(i cosiddetti campioni), gli altri lo soffrono terribilmente e infatti la maggior parte dei nostri giocatori sono irriconoscibili.  ESATTAMENTE come i giocatori della roma, quando un'anno fa Garcia se n'è uscito con la famosa frase "siamo più forti della Juventus, vinceremo lo scudetto". Da li a pochi giorni è arrivata la batosta del Bayern e poi si è innescato quel meccanismo di cui parlavo e sono spariti dal campo. Lo stesso è avvenuto con il Milan negli ultimi due anni, a un gruppo di buoni giocatori è stato accollato un peso che non poteva essere sopportato e tutti hanno reso di meno rispetto all'effettivo valore.

In questo momento, oltre al problema tecnico(i centrali difensivi non all'altezza), c'è un grosso problema mentale CHE VA RISOLTO. Questi sono giocatori che rendono se giocano liberi mentalmente e se su di loro non ci sono grandi aspettative.
A questo punto però, non so se Pioli agli occhi del gruppo abbia lo spessore necessario per fare un tale dietrofront e togliere questo peso ai giocatori, perché lui stesso gli ha accollato una responsabilità di risultati da raggiungere e adesso è difficile che vada a convincerli dell'esatto opposto. Non credo che i giocatori lo possano recepire e metabolizzare con disinvoltura un tale comportamento, perderebbe sicuramente la fiducia del gruppo.
Chiaramente questo lo dovrebbe sapere meglio chi si trova all'interno della società e intervenire in un modo adeguato, non solo con i centrali di difesa. Il problema palesato mi sembra molto più importante.

Ci troviamo in una situazione di impasse che, oltre a penalizzarci in classifica, potrebbe svalutare e in modo significativo anche il valore di mercato dei nostri giocatori, che sono fondamentali in una politica societaria volta all'autofinanziamento.

Perfetto..

Offline mdfn

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Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #127 il: 09 Nov 2015, 19:26 »
Il bilancio è ovviamente e palesemente negativo. 6 sconfitte, 6 vittorie. Seconda peggior difesa del campionato. 4 punti meno del Sassuolo. Nono posto in classifica. Derby perso (ci sarebbe da commentare ma non è la sede). Imbarcate con Napoli, Chievo e Milan. Fuori dal preliminare, Supercoppa persa senza in pratica essere giocata.
Un gioco che non è nemmeno lontano parente di quello dello scorso anno. Troppo divario fra riserve e titolari ed è un problema perché molti titolari non sono e credo non potessero essere all'altezza dell'anno scorso.Non voglio e non devo convincere nessuno del fatto che la squadra è stata devastata dalla campagna acquisti inesistente. Non ho scritto per due mesi, non me va più di tornare sugli errori evidenti compiuti.
A questo si aggiunge l'incaponimento di Pioli, l'incapacità di saper leggere le partite, la sfiducia che sembra aver contagiato la squadra (solitamente succede alle squadre di Zeman...).

Ogni bilancio che si rispetti deve anche proporre e non solo certificare.
Il bilancio è negativo per la subalternità che anche noi tifosi abbiamo ormai assimilato. Come se fossimo condannati a quello che stiamo vivendo. Non sto dicendo che è colpa dei tifosi, sto dicendo che ci siamo rassegnati, non c'è più niente che ci smuove.
Guardiamo ste carte in mano e abbiamo sta maledetta doppia coppia e non chiediamo nemmeno una carta per tentare il full. Gli altri al tavolo, rischiano, chiedono carte, bluffano, fanno parola, tentano la scala a incastro.
Noi piatti. Piatti.
Chiedere la carta costa troppo. Aspettiamo che gli altri passino per vincere una mano.
E ci considerano anche quelli che barano. Lotito nella stanza dei bottoni ma gli altri vincono le partite con favori arbitrali. La Lazio è all'ultimo posto per favori ricevuti. Quindi, cornuti e mazziati. Una situazione grottesca. E non riusciamo nemmeno a far passare un messaggio diverso. Il nostro addetto alla comunicazione si fa le s.eghe con ginfizz nell'epoca in cui esiste il porno su internet.
Siamo nella stessa città in cui da ogni punto di vista ci stanno surclassando. E qualche laziale che sta lì con la calcolatrice ad augurarsi magari - perché no - che una vittoria dello scudetto possa rappresentare per loro il contraccolpo economico che li spinga nel dirupo.
Capite come siamo messi?
Serve un cambio totale, un rischio che almeno ci risvegli dal torpore.
La Lazio è la prima squadra di Roma e Roma è la capitale d'Italia. Noi dobbiamo giocare per lo scudetto ogni anno.
Con scelte coraggiose, dispendiose, serie.
Se non si è in grado di fare questo - e non me ne importa nulla della media dei nostri posto in 115 anno di storia - evidentemente il bilancio è negativo non per questa stagione ma per tutte le ultime stagioni.
Un club solido è un club che rimane per anni nelle prime posizioni non gioca a fare l'altalena come i bambini al parco.
Se non c'è la possibilità che si cerchino altre soluzioni che si passi la mano.
Fare la corsa sulla riomma non vuol dire essere campanilisti, vuol dire invece cercare di superare il tuo avversario storico, quello che ti ha rubato la Cl per un punto, vuol dire avere rispetto per l'amore dei tuoi tifosi.
Quindi bilancio negativissimo e necessità di una svolta totale. Se i soldi non ci sono, te ne vai.
Se i soldi ce li hai, domani mattina vai a prendere Simeone, a gennaio prendi tre top player e cominci a fare sul serio.
Rimischi le carte, tiri fuori il portafoglio e aggredisci il tavolo.
Su alcune cose sono d'accordo, su altre no. Comunque è un piacere (ri-)leggerti.

Offline Lativm88

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Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #128 il: 09 Nov 2015, 20:54 »
Boh. Capisco tutta la delusione del mondo, anche perché lo sono anche io e il mio voto è basso.

Però, casxo, può mai essere che a novembre ci dobbiamo dire che il campionato è finito, 5 posto irraggiungibile etc etc.?

Mi rifiuto.

Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #129 il: 09 Nov 2015, 21:05 »
Boh. Capisco tutta la delusione del mondo, anche perché lo sono anche io e il mio voto è basso.

Però, casxo, può mai essere che a novembre ci dobbiamo dire che il campionato è finito, 5 posto irraggiungibile etc etc.?

Mi rifiuto.
Allo stato attuale, vedendo l'atteggiamento che la squadra ha in campo direi proprio di si.

Offline Lativm88

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6533
Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #130 il: 09 Nov 2015, 22:13 »
Allo stato attuale, vedendo l'atteggiamento che la squadra ha in campo direi proprio di si.

Allo stato attuale, appunto. Non PER TUTTO IL CAMPIONATO.

Allo stato attuale il sassuolo può ambire alla Champions e l'atalanta all'el.

Offline Omar65

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Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #131 il: 09 Nov 2015, 22:27 »
Sapete qual'è il problema? Che a me, per esempio, del quinto posto comincia a non fregarmene più di tanto...
Può darsi che mi passi, ma adesso va così.
Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #132 il: 09 Nov 2015, 22:49 »
Stagione finita prima di iniziare. Già a fine Agosto s'era capito tutto.
Una rosa che si sentiva stocazzo e' stata portata prepotentemente coi piedi per terra dal mirabile Bayer L.
Il confronto con la realtà gli ha fatto male e ora ci troviamo con un allenatore in crisi d'identità e giocatori che non credono ne alle loro qualità ne a quelle dei compagni.
In queste condizioni non arriviamo nemmeno in zona EL.

C'è una roba però che non mi va giù, proprio.
Quando, l'anno scorso, abbiamo cominciato a ragionare sul possibile preliminare e sui possibili avversari, eravamo più o meno tutti d'accordo su:
Manchester pressochè impossibile,
Valencia e Bayer durissima, molto difficile, probabilmente troppo.
Ora, io non so se sta rosa si è davvero sentita stocazzo come dici, ma sei uscito col Bayer mica con lo Slovan Bratislava.
Essere inferiori al Bayer non ti può dare la scusa per crollare col Chievo e fare il campionato che stai facendo.

Offline Magnopèl

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Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #133 il: 09 Nov 2015, 22:53 »
Gregucci, che per me dice sempre le cose giuste, ha detto che fallire gli obiettivi ti toglie motivazioni.
Figuriamoci poi se in rosa abbamo Herbert ballerina e Bambi.
Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #134 il: 09 Nov 2015, 23:02 »
Gregucci, che per me dice sempre le cose giuste, ha detto che fallire gli obiettivi ti toglie motivazioni.
Figuriamoci poi se in rosa abbamo Herbert ballerina e Bambi.

Massimo rispetto per Gregucci, gli ho sempre voluto bene anche dopo la Lazio, fossero tutti così.
Però sono testone, io.
Fai uno sport.
Hai un obiettivo.
L'hai fallito.
Che fai, ah non è roba per me non ci provo più, tanto non ce la farò mai.
Oppure ti metti sotto a lavorare con ancora più impegno, che forse la colpa non è sempre solo degli altri.

Offline Kredskin

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Re:Bilancio alla pausa di novembre.
« Risposta #135 il: 09 Nov 2015, 23:06 »
Il campionato non è finito, la stagione non è finita. Può succedere di tutto, veramente, la scorsa stagione lo testimonia. A gennaio ero incazzato nero, sembrava tutto buttato al cesso, invece siamo arrivati terzi.

Certo, non mi aspetto di arrivare terzo di nuovo, non mi aspetto l'EL, non mi aspetto di fare un bel campionato, ma è tutto possibile ancora.

Detto ciò, questa stagione è probabilmente la peggiore dell'era lotito, viste le premesse con cui doveva partire.
A gennaio capiremo se la società vuole riaddrizzarla o meno, se pioli farà un altro miracolo (perché non verrà cacciato neanche se le perde tutte 4 a 0 da qui a gennaio, probabilmente).

Per ora chiaramente il bilancio è molto negativo.
 

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