Partiamo da delle semplici, ma amare, constatazioni:
- 11 partite 6 vittorie, 0 pareggi e 5 sconfitte.
- 3 sconfitte nelle ultime 4 partite (da dopo la sosta in poi)
Tirando un primo bilancio dopo l'ultima sosta per gli impegni delle nazionali, avevo detto che complessivamente l'andamento ero molto buono, ma che potenzialmente il dato era "drogato" dal fatto che avevamo incontrato tutte squadre che occupavano le ultime posizioni della classifica di allora. (Bologna, Genoa, Udinese, Frosinone e Verona).
Purtroppo sembra che il mio timore fosse fondato, e nelle ultime quattro partite abbiamo rimediato 3 sconfitte contro Sassuolo, Atalanta e Milan che sicuramente non sono le prime della classe.
A mio avviso i problemi sono molteplici, ma tutti riconducibili ad un problema tattico: Milinkovic ed il modulo. Infatti in assenza di Parolo (prima anche di Biglia) e per permettere l'utilizzo di Milinkovic, Pioli ha scelto di:
1 - cambiare il modulo tattico, abbandonando l'ipercollaudato 4-3-3 per il 4-2-3-1
2 - giocando col centrocampo a due, Pioli ha voluto riciclare Lulic a terzino sinistro spedendo in panca Radu.
3 - inserire un giocatore di rottura come Onazi, che tra l'altro non ha demeritato (ma è stato sostituito 2 volte che risultati che noi tutti sappiamo)
Questo ha portato ad una evidente regressione della qualità del gioco sviluppato, soprattutto quando troviamo squadre che si chiudono e non ci concedono spazi. Prima Reja e poi Mihaijlovic, hanno fatto un sol boccone del confuso Pioli. Ieri per esempio mi sembrava evidente che la squadra fosse ferma e non si muovesse senza palla, risultando facilmente previdibile quindi addomesticabile.
Un Candreva arruffone, e un tanto spento quanto irritante Anderson (che incredibilmente dopo Bergamo anche ieri ha collezionato 90 minuti!!!) non davano vivacità alla squadra, e non suggerivano i passaggi in profondità necessari per aprire la difesa avversaria, ma entrambi attendevano e pretendevano di essere serviti palla sui piedi, ritornando sempre a centrocampo tirandosi dietro gli avversari che così avevano controllo facile.
In uno scenario del genere credo che fosse evidente che servisse un giocatore "volenteroso", pronto a buttarsi negli spazi a fare su e giù tra centrocampo ed attacco. Quindi credo che il cambio Onazi-Cataldi effettuato da Pioli dopo l'intevallo sia stato tra i più inutili che si potesse fare, non quanto per la qualita dei giocatori, quanto perchè a livello tattico non cambiava, e non è cambiato, proprio nulla: ancora 4-2-3-1.
Ma non sarebbe stato meglio ritornare all'antico col nostro 4-3-3? Bastava togliere Milinkovic, (attenzione, è un gran bel giocatore, ma se per farlo giocare devo stravolgere la squadra...) mettere Radu, e avanzare Lulic, e se proprio volevi giocartela subito il cambio Onazi-Cataldi avrebbe avuto un senso:
- difesa a 4 con Basta Mauricio Gentiletti Radu
- centrocampo Cataldi Biglia Lulic
- attacco Candreva Klose Anderson
In questo modo:
- recuperavi il modulo a noi più congeniale
- sollevavi Candreva ed Anderson dalla constante attenzione alla fase difensiva
- avevi Lulic che spingeva ed si inseriva
- Biglia padrone e metronomo del centrocampo e senza che nessuno gli pestasse i piedi.
Ma giustamente noi non siamo allenatori e quindi non capiamo un cavolo di calcio, quindi ha fatto bene Pioli a:
- inserire Matri al posto di Milinkovic, mettendo praticamente Klose a fare il trequartista.
- inserire Kishna (che effettivamente già da Bergamo doveva giocare, ma...) al posto di Candreva, che per quanto sconclusionato, meno peggio di Anderson aveva fatto.
- lasciare in campo Anderson per ulteriori 90 minuti, dopo che già a Bergamo doveva essere sostituito alla fine del primo tempo.
Risultato? il primo tiro della Lazio al 23st (68'!!!) da parte di Lulic!!!
Poi certo ci sono gli errori individuali, penso che per esempio ieri sia stata la peggior partita di Marchetti da quando è alla Lazio, ma se abbiamo subito 5 sconffitte su 11, di cui 3 nelle ultime quattro, la colpa non sia solo dei giocatori, ma di chi prova a fare lo scienziato invece di fare le cose semplici (leggasi Pioli).