L'importanza dell'ultimo passaggio

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Offline sergione

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L'importanza dell'ultimo passaggio
« il: 31 Gen 2016, 18:22 »
Questa Lazio non difetta ne' di impegno ne' di corsa, gli manca semplicemente un giocatore che all'interno dei 90 minuti di gioco metta un paio di palle intelligenti in area, mandando in porta il compagno.
E' un problema che abbiamo dall'inizio della stagione complice lo scarso impiego di FA (per motivi a questo punto davvero misteriosi) e di Mauri (per ovvi motivi di eta').
E' incredibile il contrasto che risalta tra lo sforzo profuso da tutti i giocatori (testimone ne e' la percentuale di possesso ad ogni partita) ed il numero di occasioni gol ogni partita (a volte anche 0).
Non occorre essere allenatori per notare tale carenza e non occorre essere allenatori per capire che, almeno quando sei in superiorita' numerica, anche Mauri da fermo potrebbe essere la soluzione in certe partite.
Sull'esclusione continua di FA ormai non mi esprimo piu' perche' e' talmente incomprensibile che comincia a puzzare di   losco.
Vedere Candreva che gioca a tutto campo, provando scambi e triangolazioni nello stretto, mi fa venire i brividi perche' e' una cosa che non gli appartiene e purtroppo crea confusione e a volte anche pericolosi contropiedi degli avversari.
Pioli non mi rappresenta piu'. Un allenatore non puo' essere cosi' ottuso da persistere nei suoi errori.


Offline portugal

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Re:L'importanza dell'ultimo passaggio
« Risposta #1 il: 31 Gen 2016, 18:53 »
Più che l'ultimo passaggio manca il tiro finale....djordevic da ucciderlo.....quel gol sbagliato grida ancora vendetta.... lotito compra un attaccante degno di questo nome...per favore......compralo prima che sia troppo tardi...almeno per giugno.....
Re:L'importanza dell'ultimo passaggio
« Risposta #2 il: 01 Feb 2016, 00:37 »
Mancano i movimenti per l'ultimo passaggio.
A fare un passaggio filtrante a questi livelli so' buoni un po' tutti.
Servono i movimenti coi tempi giusti.A noi oggi mancano sia i tempi che i movimenti.
Mancano i tempi in regia ,soprattutto quando manca Biglia, e mancano i tempi sulla trequarti dove c'è sempre una piroetta in più o una finta inutile da sciolinare.
I tempi nel calcio moderno sono tutto. Dare tempo all'avversario di piazzarsi , perdere quel secondo in più che ti stringe la linea di passaggio.E' tutto qui secondo me. Poi ci sono i movimenti. Gli inserimenti da dietro dei centrocampisti quest'anno latitano, ci manca Mauri inutile nasconderlo. Farei il possibile per recuperarlo. Ci vorrebbe poi un mago per capire la metamorfosi Parolo.
Velo pietoso sui movimenti delle punte. Djo e' un palo della luce, Matri si muove decisamente meglio ma non gioca titolare.Klose che è ancora il migliore tra i 3 , spesso il genio che abbiamo in panca lo fa giocare da trequartista /seconda punta, quando poi, come visto a Bologna  gioca da solo da prima punta ti cambia le partite.
Re:L'importanza dell'ultimo passaggio
« Risposta #3 il: 01 Feb 2016, 00:55 »
Lo ripeto anche qui ....  Secondo me il giocatore che cerchiamo potrebbe essere Morrison, se solo Pioli gli desse qualche occasione ...

Offline blu73

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Re:L'importanza dell'ultimo passaggio
« Risposta #4 il: 01 Feb 2016, 08:04 »
Manca chi sa proporsi in avanti con continuità e dare il colpo decisivo.
In pratica un centravanti affidabile e concreto.
Non serve Higuain, basterebbe Zaza

Offline alby1608

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Re:L'importanza dell'ultimo passaggio
« Risposta #5 il: 01 Feb 2016, 08:33 »
il un gioco come il nostro l'ultimo passaggio per la punta, è il cross dell'esterno, peccato però che i nostri esterni, arrivano al cross, dopo mille giochetti e mille tocchi, lo effettuano da schifo e controtempo, perchè la difesa avversaria ormai si è già schierata

un  esempio di cross che dovrebbero fare i nostri giocatori è quello di Niang per Bacca nel derby di milano, senza tergiversare, senza necessariamente cercando il fondo per rimetterla dietro ma facendo attaccare la profondità alla punta

Offline trax_2400

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Re:L'importanza dell'ultimo passaggio
« Risposta #6 il: 01 Feb 2016, 08:48 »
La Lazio quest'anno evidenzia una notevole difficoltà nel creare occasioni da goal.
La colpa non è principalmente delle punte. In genere la palla arriva agli esterni quando hanno due avversari davanti, anche se riescono a liberarsi per crossare, l'area risulta inevitabilmente intasata.
Inoltre sia Keita che Candreva si trovano meglio quando hanno l'avversario davanti piuttosto che fare il movimento in anticipo per guadagnare un tempo di gioco.
La Lazio ha giocato le sue migliori partite l'anno scorso con Mauri in campo che aggiungeva quel pizzico di imprevedibilità (oltre ovviamente a FA in grande forma).
Secondo me ci vorrebbe quindi un acquisto di un trequartista con le caratteristiche di Mauri.
Non Morrison che io vedrei un pò più arretrato, come regista per capirci.
Secondo me l'uomo giusto sarebbe El Mudo Vazquez del Palermo, giocatore fantastico.

Offline sergione

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Re:L'importanza dell'ultimo passaggio
« Risposta #7 il: 01 Feb 2016, 11:39 »
Mancano i movimenti per l'ultimo passaggio.
A fare un passaggio filtrante a questi livelli so' buoni un po' tutti.
Servono i movimenti coi tempi giusti.A noi oggi mancano sia i tempi che i movimenti.
Mancano i tempi in regia ,soprattutto quando manca Biglia, e mancano i tempi sulla trequarti dove c'è sempre una piroetta in più o una finta inutile da sciolinare.
I tempi nel calcio moderno sono tutto. Dare tempo all'avversario di piazzarsi , perdere quel secondo in più che ti stringe la linea di passaggio.E' tutto qui secondo me. Poi ci sono i movimenti. Gli inserimenti da dietro dei centrocampisti quest'anno latitano, ci manca Mauri inutile nasconderlo. Farei il possibile per recuperarlo. Ci vorrebbe poi un mago per capire la metamorfosi Parolo.
Velo pietoso sui movimenti delle punte. Djo e' un palo della luce, Matri si muove decisamente meglio ma non gioca titolare.Klose che è ancora il migliore tra i 3 , spesso il genio che abbiamo in panca lo fa giocare da trequartista /seconda punta, quando poi, come visto a Bologna  gioca da solo da prima punta ti cambia le partite.
Io invece la vedo all'opposto.
I giocatori che fanno i movimenti giusti ce li abbiamo ed anche validi (Parolo, Klose, lo stesso SMS), il problema e' che quando fai i movimenti giusti e la palla non ti arriva mai, dopo 4,5, 10 Volte, non ci credi piu'.
Non e' possibile che quest'anno a Parolo non e' riuscito ancora un inserimento, che Klose non sia riuscito a staccarsi neanche una volta dal difensore (come solo lui sa fare). Sono diventati tutti improvvisamente bidoni?
Il mio personale parere e' che quest'anno al n. 87 e' stata "letteralmente" consegnata la squadra nelle sue mani, lui si propone a centrocampo, lui tocca probabilmente il 70% dei palloni, lui va sulla fascia, ma lui non ha assolutamente i tempi giusti.
I cross che fa Candreva sono letteralmente palloni regalati alle difese, le cosiddette "Telefonate".
Siamo daccordo che la velocita' nel gioco moderno e' tutto, ma conta la velocita' di pensiero non solo quella di Gambe!

Offline TheVoice

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Re:L'importanza dell'ultimo passaggio
« Risposta #8 il: 01 Feb 2016, 12:12 »
La Lazio quest'anno evidenzia una notevole difficoltà nel creare occasioni da goal.
La colpa non è principalmente delle punte. In genere la palla arriva agli esterni quando hanno due avversari davanti, anche se riescono a liberarsi per crossare, l'area risulta inevitabilmente intasata.
Inoltre sia Keita che Candreva si trovano meglio quando hanno l'avversario davanti piuttosto che fare il movimento in anticipo per guadagnare un tempo di gioco.
La Lazio ha giocato le sue migliori partite l'anno scorso con Mauri in campo che aggiungeva quel pizzico di imprevedibilità (oltre ovviamente a FA in grande forma).
Secondo me ci vorrebbe quindi un acquisto di un trequartista con le caratteristiche di Mauri.
Non Morrison che io vedrei un pò più arretrato, come regista per capirci.
Secondo me l'uomo giusto sarebbe El Mudo Vazquez del Palermo, giocatore fantastico.

Vazquez è un ottimo giocatore ma ho l'impressione che oggi non sposterebbe gli equilibri.
In generale la squadra non si muove come dovrebbe e non fa correre il pallone con la velocità e i tempi giusti.
Quando qualcuno prova ad attaccare gli spazi non viene premiato e quindi si rompe pure le palle.
E' vero che a noi servirebbe qualcuno in grado di giocare tra le linee, proporsi e stoppare e girarsi o darla via di prima in profondità.
Ma stoppare e girarsi è difficile se gli altri non ti creano spazi e darla via di prima è impossibile se non ci sono appoggi.
I centrocampisti si propongono poco ma il problema secondo me sono le ali: tagliano poco (anzi per niente, direi) verso il centro e in profondità, aspettano in prevalenza il pallone sui piedi, fanno innumerevoli serie di finte e dribbling e quando arrivano sul fondo la difesa avversaria è già schierata.

Offline sergione

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Re:L'importanza dell'ultimo passaggio
« Risposta #9 il: 01 Feb 2016, 15:21 »
Vazquez è un ottimo giocatore ma ho l'impressione che oggi non sposterebbe gli equilibri.
In generale la squadra non si muove come dovrebbe e non fa correre il pallone con la velocità e i tempi giusti.
Quando qualcuno prova ad attaccare gli spazi non viene premiato e quindi si rompe pure le palle.
E' vero che a noi servirebbe qualcuno in grado di giocare tra le linee, proporsi e stoppare e girarsi o darla via di prima in profondità.
Ma stoppare e girarsi è difficile se gli altri non ti creano spazi e darla via di prima è impossibile se non ci sono appoggi.
I centrocampisti si propongono poco ma il problema secondo me sono le ali: tagliano poco (anzi per niente, direi) verso il centro e in profondità, aspettano in prevalenza il pallone sui piedi, fanno innumerevoli serie di finte e dribbling e quando arrivano sul fondo la difesa avversaria è già schierata.
In sostanza volevo dire cio' che tu hai appena spiegato egregiamente. :since
Re:L'importanza dell'ultimo passaggio
« Risposta #10 il: 01 Feb 2016, 15:38 »
Di tutta la rosa di questa squadra credo nessuno, forse neanche Biglia fara' mai l'allenatore.

Sono tutti di una ottusita' unica, come gia' detto da altri, sbagliano i tempi.

Sono lenti nel giro palla, sono lenti nell'inserimento, hanno paura (tranne biglia) ad effettuare verticalizzazioni e non sanno leggere la partita.

Ieri avevo la bile, e non e' la rpiam volta.
L'udinese ad un certo punto si e' messa a 3 dietro, per infoltire il centrocampo e consegnarci le fasce) e noi che facciamo?

Un giro palla lento, i mezzi cambi di campo e poi attacchiamo centralmente; esattamente l'opposto di cio' che si doveva fare.

Cambi di campo rapidi e sovrapposizioni sulle fasce dove sei in superioritra'. Ampiezza della squadra per aprire i 3 dietro e fare spazio per gli inserimenti centrali. Invece no. Gli esterni stringevano, non c'erano sovrapposizioni e palloni tutti giocati centralmente.

Poi metteteci anche la bella dose di sfiga che abbiamo quest'anno.
 Credo che nell'80% delle partite il primo cambio e' dovuto ad infortunio e spesso anche il secondo cambio, quindi ti ritrovi spesso a meta' partita con due cambi bruciati e poche possibilita' di modificare la tattica.

Mettici pure che con Mauricio hai gia' un giallo su un difensore e che Pioli quest'anno ha scelto il valzer dei centravanti.

Sono amareggiato per l'ennesima occasione buttata di rientrare in scia sesto posto.

Morrison avrei voluto vederlo di piu' in campo per capire se poteva essere utile alla causa. In estate mi era piaciuto....maledetta distorsione alla caviglia.

AVANTI LAZIO
 

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