Il problema è che i Laziali dovrebbero cominciare a seguire le squadre delle sezioni oltre al calcio. Questo calciocentrismo è molto limitativo. Il mondo della Polisportiva è pieno di Lazialità genuina e disinteressata. Ogni domenica 10.000 atleti vestono la loro maglietta biancoceleste e gareggiano. E con loro famiglie, allenatori, dirigenti ecc. La Lazio Generale è un fenomeno sociale. Purtroppo è disperatamente povera. Gli sponsor latitano e i migliori atleti emigrano nelle società militari. Noi li abbiamo formati e allenati per anni e poi non siamo in grado di dare loro neanche un rimborso spese. Cannella, giocatore della Lazio Pallanuoto per oltre 10 anni, è ora centro boa della Pro Recco e della nazionale vicecampione del mondo. Quando è andato via piangeva. Elena Micheli, fino a due anni fa pentatleta della Lazio, lazialissima come suo fratello Roberto anche lui pentatleta di valore eccelso, è diventata campionessa del mondo assoluta di pentatlon con la maglia dei Carabinieri ma in ogni intervista ringrazia la Lazio. Lo stesso olimpionico di scherma Bellè è stato formato dalla Lazio.
Fino all'anno scorso la Lazio Pallanuoto militava in serie A e si faceva valere. Quest'anno è retrocessa. Il budget a disposizione per una stagione è stato di 150.000 euro mentre la Pro Recco viaggia sui 3 milioni. Ancor meno il rugby, il basket, la pallavolo. Eppure l'hockey quest'anno ha vinto tutto quel che c'era da vincere grazie alla passione e agli enormi sacrifici di tecnici e giocatori. Nel triatlon abbiamo atleti formidabili.
Questo pippone è per invitare tutti a vivere le Sezioni. Il sabato pomeriggio vedere gratis una partita di pallanuoto alla piscina del Foro Italico farebbe innamorare molti di questo sport. I giocatori hanno l'aquila sulla calottina e sulla cuffia e il loro allenatore, Sebastianutti, tra i migliori in assoluto, respinge ogni anno, per amore della Lazio, le richieste di fortissimi e ricchi club italiani che lo vorrebbero.
La Lazio non è solo Calcio. Anzi..