https://www.facebook.com/share/p/ijbwmRqJKzRvn7MP/NUOVE DIVISE LAZIO: QUANDO UN CLUB DI A SOTTOVALUTA IL MARKETING E LA COMUNICAZIONE
Quando si parla di marketing e comunicazione, il rischio più grande è di dare a questi concetti una definizione assai generale, per poi perdersi nelle mille sfaccettature che li caratterizzano. D'altronde, sia il marketing che la comunicazione risentono fortemente del contesto in cui vivono, delle peculiarità delle organizzazioni che ne fanno "uso", delle risorse "economiche" a disposizione, ma soprattutto delle competenze di chi lavora in questi ambiti.
Il caso che veniamo a porre all'attenzione riguarda le strategie comunicative di una società sportiva, in questo caso un club di calcio di Serie A (la Lazio), possano "naufragare" per colpa dell'approssimazione, della superficialità e della mancanza di originalità di chi le idea e le progetta.
In occasione di una delle occasioni di promozione delle nuove divise della Lazio (stagione 2024/25, targate Mizuno), grazie alla riflessione di Andrea Gualtieri (Digital Director di Barabino & Partners) su LinkedIn, è venuto alla luce come il risultato sia stato frutto anche dell'utilizzo di uno sfondo già presente sul sito dell'agenzia fotografica Shutterstock. Della serie "il mio falegname con 30.000 lire lo faceva meglio".
Il prodotto finale lo potete "ammirare" tranquillamente nella sua espressione di collage anonimo. Permetteteci di affermare: non un esito che ci si aspetterebbe da un club professionistico. Amiamo ripetere che siamo i primi noi ad essere pane e salame, che molto del materiale che produciamo è figlio di passione, ma non di competenze specifica nel campo della comunicazione, della grafica e del marketing. Ci importa poco, perché per noi rimane un piacevole hobby. Per una società con scopo di lucro, no. Non dovrebbe esserci questo (basso) livello, specie in un mercato dove dai media e dai social si può allargare la fan base, alimentare i ricavi ed aumentare il ritorno di immagine. Ripetiamo che non è una questione di investimento monetario in marketing e comunicazione (la Juventus ha creato una media house interna, ma è un'altra storia), ma anche di idee e di quale "libertà", "flessibilità" ed "importanza" si vuole attribuire e dedicare a questi aspetti. La battuta che Lotito non "caccia i soldi" la anticipiamo noi ed è fuorviante. Non servono budget esorbitanti per promuovere il proprio prodotto. La stessa Lazio presentò le proprie divise 2011/12 nella cornice di Piazza di Spagna, per dirne una.
Senza scomodare alcune best practice legate al binomio Kappa/Venezia o Kappa/Genoa, un club di calcio è senso di appartenenza, identità con il territorio, una storia da raccontare, ma soprattutto da rispettare. Basti pensare al boom che si sta avendo con le divise vintage. Inoltre, elemento ancor più grave riguarda la sottovalutazione della risposta del mercato. In parole più semplici, con i mezzi a disposizione di chiunque, è molto facile "sgamare" errori e difetti.
Non vogliamo mettere in croce tout court l'operato di chi lavora all'interno dei reparti di marketing e comunicazione dei club, perché siamo consci che tutto parte dalle strategia di fondo del vertice manageriale. Sappiamo che solo chi fa, sbaglia. Però, chi fa dovrebbe anche avere l'attenzione e le competenze per evitare simili pastrocchi.