Non lo so, ragazzi, provo a rispondere a entrambi e nel frattempo GRAZIE veramente di cuore per il confronto e per la discussione. Io su LN ho solo da imparare da moltissima gente, e veramente credo che al netto di qualsiasi posizione per me sia veramente salutare confrontarmi sulla Lazio, che rappresenta forse pure troppo rispetto alla sua importanza nella vita, come se stessi a casa.
Fatto questo doveroso preambolo e rinnovandovi la mia grande stima, cerco allora solo di trasmettervi la mia sensazione: vi giuro che per tanti anni ero imbarazzato circa la situazione Lotito. Nel senso che, dopo la smaltita brutta del 2004, io non riuscivo davvero a trovare ragioni per la critica e per il dissenso in un percorso che al di là di tutto mi sembrava migliorato e in crescita più o meno costante.
E lì lasciavo spesso decidere la pancia: ero soddisfatto e felice di seguire la Lazio? Sì. E tanto mi bastava.
Adesso io ammetto di non aver "meno voglia" di seguire la Lazio, perché non è così. Sto sempre a rompe ercà su LN, stalkerizzo i social in cerca di notizie, mi faccio i miei trip mentali per pensare a come giocherà Tudor, ecc ecc. Però mi è cambiata la percezione di lotito inteso come società; non penso ai social, agli ellenici, agli ultras, a tutte quelle persone che anche a vostro dire avvelenano i pozzi e poi raccolgono la cornice marcia. Io penso sempre alla mia pancia, la stessa che anni fa mi convinceva che se non sentivo i motivi per contestare e per odiare la squadra, io non avrei semplicemente dovuto farlo.
Adesso invece provo un senso di rabbia e frustrazione difficilmente spiegabili: sarà che quando non mi sento più in grado di assolvere a un compito mi faccio fin troppa autocritica, sarà che penso che in una passione "fluida" come il calcio ogni tanto ci voglia un cambiamento, anche radicale, per portare aria nuova e stimoli nuovi, io non lo so. So solo che sento un'aria soffocante, sì, ma non a causa dei netters o dei giornalisti che fanno polemica o spargono mestizia h24: la sento quando vedo la mia squadra che ha lo stesso entusiasmo e la stessa varietà di facce e di situazioni di un'azienda pubblica degli anni '80, quella di Fantozzi, per intenderci.
Parlo con la pancia, e sicuramente mi sbaglio.
Posso solo aspettare che mi passi e che la situazione torni ad essere come prima, quando tutto ciò che sembrava negativo intorno alla Lazio alla fine a me sembrava semplicemente sbagliato.
Grazie ancora per lo scambio e scusate se sono sembrato aggressivo o fuori le righe.
Forza Lazio, patria nostra.