La Lazio che verrà

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La Lazio che verrà
« il: 20 Lug 2015, 16:38 »
il famoso progetto c'è e si vede.
C'è e la strada che si sta seguendo è quella.
Una Lazio giovane viene avanti in mano ad un allenatore motivato.
Una Lazio cementata nel gruppo grazie al lavoro dello staff.

Guerrieri (96)
DV (92)
Hoedt (94)
FA (93)
Cataldi (94)
MS se arriva (95)
Keita (95)
Kishna (95)

Mettiamo poi che anche solo uno tra i vari Filippini, Tounkara, Minala, Crecco, Oikonomidis, Palombi, Rossi e via discorrendo diventi un vero giocatore: mancano un terzino destro e sinistro, un centrocampista e una punta


Offline DajeLazioMia

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Re:La Lazio che verrà
« Risposta #1 il: 20 Lug 2015, 16:55 »
Il discorso è più ampio.
Si è cercato prima con Petko poi con Pioli di trovare un tecnico (per le nostre tasche) che portasse un'idea di gioco chiara e disegnasse uno spartito dove poter inserire più agevolmente i giovani talenti.
Si è creata una buona ossatura costituita da un mix di giovani di talento ed esperti.
Ora si stanno tagliando i giocatori che non rientrano nel progetto (anche attraverso modalità prima non praticate) e si sta setacciando il mercato alla ricerca di talenti (anche attraverso contatti con personaggi che non ci saremmo filati e non ci avrebbero filato) in attesa che alcuni nostri ragazzi possano dimostrare altrove di essere pronti.
Lo ridico sperando di non essere frainteso (sono distanti parecchio soprattutto per storia tradizione monte ingaggi introiti), il nostro modello di riferimento fatte le debite proporzioni (soldi) è la Juventus.
Inserire pochi pezzi per volta, acquistare giovani in giro, valorizzarli, costruire una squadra e non un album delle figurine.
Loro a cc hanno Marchisio e Sturaro costruiti in casa, Pogba preso a zero dalle giovanili del MU.
In difesa nel tempo hanno scovato difensori dal Chievo dal Livorno e dal Bari, come noi stiamo facendo in Olanda (perché costa meno, vedi debite proporzioni).
Anche loro giovani e giocatori esperti, loro Tevez noi abbiamo provato con Klose, loro Pirlo noi Biglia, loro Vidal noi Parolo, loro Licht noi Basta, loro Buffon noi Marchetti.
Per me possiamo fare molto bene, anche con questa strategia.
Bisogna crederci però, capisco che non sia facile.
MIA OPINIONE.

Offline Warp

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Re:La Lazio che verrà
« Risposta #2 il: 20 Lug 2015, 16:57 »
Non lo so ormai il calcio è un supermercato globale. Dire un giocatore è giovane può rimanere qui 6/7 anni è dura.
Re:La Lazio che verrà
« Risposta #3 il: 20 Lug 2015, 16:58 »
In passato abbiamo avuto più volte delle sliding doors e le abbiamo mancate clamorosamente. Penso a quanto accadde dopo il primo scudetto con la squadra affidata a Corsini invece che direttamente a Bob Lovati ed a come si perse prima l'anima di quella squadra e dopo un po' i gioielli della primavera. E ripenso a come venne depauperata l'euforia dopo il 14 maggio 2000, anche lì non si ebbe il coraggio né di cambiare tecnico né di affidarsi al suo erede naturale, quello che ne derivò l'hanno fatto proverbio "finita la festa gabbato il tifoso".
Quello che accadrà nei prossimi mesi o anni non lo possiamo sapere in anticipo, però una nidiata di ragazzi come l'attuale l'abbiamo avuta poche volte, un patrimonio tecnico importante che potrebbe darci grandi soddisfazioni, l'orgoglio non è mai mancato neanche nei momenti più bui, sarà ancora più bello ostentarlo insieme a tutti i "pischellì" della Lazio.         

Online rocchigol

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Re:La Lazio che verrà
« Risposta #4 il: 20 Lug 2015, 17:00 »
lombardi che fine ha fatto? mi piaceva troppo...

Offline momi

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Re:La Lazio che verrà
« Risposta #5 il: 20 Lug 2015, 17:08 »


La vera sfida sarà riuscire a trattenerli garantendoun palcoscenico importante (CL) e stipendi adeguati (in questa ottica il taglio dei giocatori superflui è fondamentale).
Re:La Lazio che verrà
« Risposta #6 il: 20 Lug 2015, 17:30 »
il famoso progetto c'è e si vede.
C'è e la strada che si sta seguendo è quella.
Una Lazio giovane viene avanti in mano ad un allenatore motivato.
Una Lazio cementata nel gruppo grazie al lavoro dello staff.

Guerrieri (96)
DV (92)
Hoedt (94)
FA (93)
Cataldi (94)
MS se arriva (95)
Keita (95)
Kishna (95)

Mettiamo poi che anche solo uno tra i vari Filippini, Tounkara, Minala, Crecco, Oikonomidis, Palombi, Rossi e via discorrendo diventi un vero giocatore: mancano un terzino destro e sinistro, un centrocampista e una punta

te sei dimenticato Ravello Morrisoni

Offline maumarta

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Re:La Lazio che verrà
« Risposta #7 il: 21 Lug 2015, 08:46 »
Mi ripeto.
E' tutto molto bello ed intrigante... però.
Se ogni anno costruisci la Lazio che verrà... sta Lazio quanno arriva?
Tutti i prospetti importanti che si stanno coltivando quando saranno giocatori fatti e magari anche dei Top Player lo saranno qui o da un'altra parte?
A pensare sempre al futuro si perde di vista il presente.
Come ho già detto in altro topic se a 12 anni ho avuto come fidanzatina la Bellucci non c'è un granchè di cui vantarsi perchè delle tette e curve annesse della Bellucci non ho mai usufruito... e magari a 12 anni era pure un mezzo ranocchietto. 

Offline DajeLazioMia

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Re:La Lazio che verrà
« Risposta #8 il: 21 Lug 2015, 08:53 »
De Vrij e Anderson lo sono già qui, Cataldi è su una buona strada (primo anno in serie A terzo in classifica), Keita Hoedt Morrison vediamoli, Savic Kishna se arrivano idem.
Non è che sono anni che li aspettiamo.

Offline vaz

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Re:La Lazio che verrà
« Risposta #9 il: 21 Lug 2015, 08:53 »
se non riconquisti l'Europa che conta la Lazio che verrà la ricominceremo il prossimo anno.

Offline Tarallo

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Re:La Lazio che verrà
« Risposta #10 il: 21 Lug 2015, 08:54 »
L'esempio della Bellucci m'ha intristito da morì. Vero, però.

Offline DajeLazioMia

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60959
Re:La Lazio che verrà
« Risposta #11 il: 21 Lug 2015, 08:57 »
L'esempio della Bellucci m'ha intristito da morì. Vero, però.
Chi sarebbe la Bellucci 12enne, Anderson? De Vrij? Cataldi?
Forse Keita (20 anni ora). Gli altri ancora li dobbiamo vedere.
Re:La Lazio che verrà
« Risposta #12 il: 21 Lug 2015, 09:08 »
L'esempio della Bellucci m'ha intristito da morì. Vero, però.

Gli esempi cosi', pero' lasciano sempre il tempo che trovano.
La parola "prospetto" é abbastanza fuorviante. Soprattutto se viene inteso, appunto, come una Bellucci di 12 anni.
Non stiamo parlando di allievi o giovanissimi portati ad Auronzo, ma di una forte presenza di giocatori tra i 21 e i 24 anni. Gente che ha, innegabilmente, un formidabile talento.
La Lazio che verrà é stata fatta anche negli anni scorsi. Con la creazione di un'ossatura di giocatori esperti e validi.
Marchetti-Radu-Biglia-Parolo- Candreva-Klose é una spina dorsale che poche squadre in Europa hanno. Direi non più di 10.
Età media intorno ai 30 anni. Chi più, chi meno.
A questi si é deciso di associare un formidabile assortimento di giovani talenti europei e non, provenienti dalle migliori scuole calcistiche europee e mondiali. Da Felipe Anderson cresciuto all'accademia di Pelé accanto a Neymar passando per la scuola Olandese dei DE Vrji e Hoedt fino agli scarti della cantera catalana Keita e Seck. Gente che comunque, altro che Bellucci a 12 anni, ha già calcato più terreni internazionali di Bertolacci, Romagnoli, Allan, Falque e Saponara messi insieme.

Io ci credo in maniera spudorata.
Ma spudorata veramente.
Al momento, e resto inchiodato all'ultimo minuto ufficiale giocato, é un progetto che sta pagando.

Offline fiord

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Re:La Lazio che verrà
« Risposta #13 il: 21 Lug 2015, 09:19 »
Io anche ci credo nel progetto Lazio, però bisogna pure venderlo bene.

Il mercato non regala sogni e entusiasmo ai tifosi?
Facciamo almeno le nozze con i fichi secchi.

Abbiamo preso Morrison, un talento che può accendere la fantasia del tifoso. Ma la vuoi fare una bella conferenza di presentazione?

Idem per Hoedt

Offline Tarallo

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Re:La Lazio che verrà
« Risposta #14 il: 21 Lug 2015, 09:20 »
No, ma anch'io sposo la linea. Secondo me il problema è un altro, e cioè la definizione degli obiettivi massimi di questa squadra. È indubbio che se si vuole vincere un giorno uno scudetto o una EL la politica dei giovani promettenti va integrata con il blindare i vari Biglia e De Vrij. Questo la fai vincendo (un paradosso, lo so), creando un gruppo del quale si è orgogliosi di far parte, e offrendo contratti sostanziosi. Sui punti 2 e 3 ci stiamo lavorando, anche bene, ma se non si porta a casa una cosa grossa ci troveremo sempre a cercare talenti giovani (alcuni funzionano e altri no) dicendo addio ai pezzi grossi, col rischio di parlare sempre del futuro e mai del presente.
Re:La Lazio che verrà
« Risposta #15 il: 21 Lug 2015, 09:22 »
Gli esempi cosi', pero' lasciano sempre il tempo che trovano.
La parola "prospetto" é abbastanza fuorviante. Soprattutto se viene inteso, appunto, come una Bellucci di 12 anni.
Non stiamo parlando di allievi o giovanissimi portati ad Auronzo, ma di una forte presenza di giocatori tra i 21 e i 24 anni. Gente che ha, innegabilmente, un formidabile talento.
La Lazio che verrà é stata fatta anche negli anni scorsi. Con la creazione di un'ossatura di giocatori esperti e validi.
Marchetti-Radu-Biglia-Parolo- Candreva-Klose é una spina dorsale che poche squadre in Europa hanno. Direi non più di 10.
Età media intorno ai 30 anni. Chi più, chi meno.
A questi si é deciso di associare un formidabile assortimento di giovani talenti europei e non, provenienti dalle migliori scuole calcistiche europee e mondiali. Da Felipe Anderson cresciuto all'accademia di Pelé accanto a Neymar passando per la scuola Olandese dei DE Vrji e Hoedt fino agli scarti della cantera catalana Keita e Seck. Gente che comunque, altro che Bellucci a 12 anni, ha già calcato più terreni internazionali di Bertolacci, Romagnoli, Allan, Falque e Saponara messi insieme.

Io ci credo in maniera spudorata.
Ma spudorata veramente.
Al momento, e resto inchiodato all'ultimo minuto ufficiale giocato, é un progetto che sta pagando.
100%

Offline maumarta

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Re:La Lazio che verrà
« Risposta #16 il: 21 Lug 2015, 09:24 »
Sia chiaro che anche io ci credo al valore assoluto di alcuni dei nostri "Bellucci".
Parlo di Felipe, De Vrij ed anche Cataldi che però ha le tette ancora troppo piccole.
Per il salto di qualità ulteriore, almeno per quest'anno, spero in Morrison perchè è l'unico vero sostituto di Mauri al momento visto che Kishna è un esterno e basta.

Il problema è che ci credo a tempo perchè se quest'anno Felipetto prosegue nella sua crescita l'anno prossimo continuerà a farlo da un'altra parte...

E' per questo che vorrei approfittare del livello infimo del nostro campionato SUBITO, adesso che parto dal podio.
In questa Serie A con la Juve che si rinnova e pensa ad inseguire nuovamente la Champions se al nostro splendido progetto ci inserisci 2/3 giocatori pronti ed esperti allunghi la rosa e ti piazzi lì dietro... e se loro zoppicano tu cominci a correre.
Più o meno quello che stava succedendo lo scorso con los galacticos di trigoria.   
 
Re:La Lazio che verrà
« Risposta #17 il: 21 Lug 2015, 09:37 »
sono d'accordo con maumarta, spero che tare abbia ben chiara la possibilità che vi è quest'anno, con una juve sempre fortissima, ma che sta cambiando pelle, e le milanesi che si vanno ricostruendo.
è possibile che il prossimo anno abbiano completato tutte e tre una metamorfosi che le vedrà spadroneggiare per diverso tempo. rimango atterrito quando sento parlare il ds di prospettive, di Lazio che verrà (come in questo topic): il futuro è la fuori stamattina, tra diciotto giorni ti giochi una coppa, subito dopo l'accesso alla CL.
sono informatico, di un software che gira, anche bene, in collaudo, non so che farmene, deve funzionare in produzione, e sarebbe pure ora.


Re:La Lazio che verrà
« Risposta #18 il: 21 Lug 2015, 09:44 »
No, ma anch'io sposo la linea. Secondo me il problema è un altro, e cioè la definizione degli obiettivi massimi di questa squadra. È indubbio che se si vuole vincere un giorno uno scudetto o una EL la politica dei giovani promettenti va integrata con il blindare i vari Biglia e De Vrij. Questo la fai vincendo (un paradosso, lo so), creando un gruppo del quale si è orgogliosi di far parte, e offrendo contratti sostanziosi. Sui punti 2 e 3 ci stiamo lavorando, anche bene, ma se non si porta a casa una cosa grossa ci troveremo sempre a cercare talenti giovani (alcuni funzionano e altri no) dicendo addio ai pezzi grossi, col rischio di parlare sempre del futuro e mai del presente.

I due giocatori che hai citato, De Vrji e Biglia, hanno il contratto in scandenza il 30 giugno del 2018.
In valore relativi io penso che sia lecito utilizzare il termine "blindati".
Sul gruppo e l'orgoglio penso che non ci sia nulla da dire.
Tralaltro, storicamente, la Lazio di questi anni non ha mai detto addio a nessun pezzo grosso senza una rilevante contropartita finanziaria.
Le paure fanno parte della vita di ogni laziale, ma al momento, nulla, ma veramente nulla lascia presagire che qualcuno dei pezzi grossi possa, o voglia, andarsene. Tranne gli articoli dei giornali e il tafazzismo imperante.

Già sta diffondendosi, qua dentro, l'odiosa storiella che, lo scorso anno, c'ha detto culo.
Che siamo arrivati dove siamo arrivati per fortunate congiunture astrali.
Ti prego, almeno tu, resta lucido.
Re:La Lazio che verrà
« Risposta #19 il: 21 Lug 2015, 09:51 »
sono d'accordo con maumarta, spero che tare abbia ben chiara la possibilità che vi è quest'anno, con una juve sempre fortissima, ma che sta cambiando pelle, e le milanesi che si vanno ricostruendo.
è possibile che il prossimo anno abbiano completato tutte e tre una metamorfosi che le vedrà spadroneggiare per diverso tempo. rimango atterrito quando sento parlare il ds di prospettive, di Lazio che verrà (come in questo topic): il futuro è la fuori stamattina, tra diciotto giorni ti giochi una coppa, subito dopo l'accesso alla CL.
sono informatico, di un software che gira, anche bene, in collaudo, non so che farmene, deve funzionare in produzione, e sarebbe pure ora.

No, scusa Giusé, ma questo secondo me é assurdo.
Tare parla di prospettive perché sa che la Lazio é forte già ora.
E' forte già ora.
Era forte a maggio ed é forte ancora adesso.
Chi rivoluziona la squadra fa un salto nel buio.
Un programmatore di software non prende ogni 6 mesi il software che va una meraviglia e lo butta nel cestino e ne rifà un altro. Fa degli aggiornamenti, a volte piccoli, a volte meno piccoli.
COn una Lazio meravigliosa come quella che neanche due mesi fa ha finito un campionato straordinario non c'é bisogno di nessun intervento drastico.

A me sta cosa me manda ai pazzi.
Al Napoli indecente dello scorso anno basta Allan per diventare un'armata invincibile, noi, senza in vice sostituto di Biglia al massimo lottiamo per non retrocedere...
Nun se po. Capisco il caldo, ma questa tabula rasa su quanto ha fatto la Lazio lo scorso anno, non vent'anni fa, la trovo assurda.
 

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