L'esempio della Bellucci m'ha intristito da morì. Vero, però.
Gli esempi cosi', pero' lasciano sempre il tempo che trovano.
La parola "prospetto" é abbastanza fuorviante. Soprattutto se viene inteso, appunto, come una
Bellucci di 12 anni.
Non stiamo parlando di allievi o giovanissimi portati ad Auronzo, ma di una forte presenza di giocatori tra i 21 e i 24 anni. Gente che ha, innegabilmente, un formidabile talento.
La Lazio che verrà é stata fatta anche negli anni scorsi. Con la creazione di un'ossatura di giocatori esperti e validi.
Marchetti-Radu-Biglia-Parolo- Candreva-Klose é una spina dorsale che poche squadre in Europa hanno. Direi non più di 10.
Età media intorno ai 30 anni. Chi più, chi meno.
A questi si é deciso di associare un formidabile assortimento di giovani talenti europei e non, provenienti dalle migliori scuole calcistiche europee e mondiali. Da Felipe Anderson cresciuto all'accademia di Pelé accanto a Neymar passando per la scuola Olandese dei DE Vrji e Hoedt fino agli scarti della cantera catalana Keita e Seck. Gente che comunque, altro che Bellucci a 12 anni, ha già calcato più terreni internazionali di Bertolacci, Romagnoli, Allan, Falque e Saponara messi insieme.
Io ci credo in maniera spudorata.
Ma spudorata veramente.
Al momento, e resto inchiodato all'ultimo minuto ufficiale giocato, é un progetto che sta pagando.