CALCIO. LOTITO: DISTINGUERE TIFOSI DA DELINQENTI, FARÒ UNA PROPOSTA 'AD HOC' IL PATRON DELLA LAZIO: CON RICONOSCIMENTO FACCIALE NEGLI STADI ESPUSIONE DEFINITIVA
"Noi dobbiamo debellare i delinquenti dal sistema, queste non sono persone normali. Chi porta certi striscioni o porta petardi non è una persona che va a guardare la partita ma per creare disordini. Una delle proposte che farò è fare una distinzione sostanziale tra il tifoso e il delinquente. Non è tifoso chi provoca danni alla squadra del cuore. Occorre fare una dicotomia tra chi delinque e chi no. Noi dobbiamo distinguerli dai tifosi appassionati, magari c'è anche un ultrà sopra le righe ma che non va mai oltre le norme, mentre c'è chi scade nel codice penale". A dirlo è il patron della Lazio e senatore di Forza Italia, Claudio LOTITO, intervenendo durante la seduta della Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio e alla violenza presieduta da Liliana Segre davanti alla quale sono stati auditi rappresentanti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e della Lega Nazionale Professionisti Serie A nell'ambito dell'indagine conoscitiva. Secondo LOTITO negli stadi "il riconoscimento facciale sarebbe una forma tecnologica che consente di individuare le persone ed espellerle definitivamente dal sistema, quelli non sono tifosi - ribadisce - quelli scadono nel sistema dei delinquenti e scadono nel codice penale". Il presidente della Lazio sottolinea che "il tema è che noi dobbiamo andare ad eliminare certi fenomeni. Aldilà della prevenzione che mette in campo qualsiasi società e il sistema sportivo non riesci a debellare definitivamente, certi fenomeni come i cori anti-semiti "se non vai a colpire direttamente gli esecutori di questa cosa con norme dure. C'è chi addirittura minaccia la gente all'interno della curva se non fanno i cori antisemiti".