Molte idee, zero fatti.
Tutto si è sgonfiato come un palloncino bucato.
Purtroppo quasi tutti qui pensano di aver a che fare con un avatar che spara cazzate smanettando sulla tastiera senza invece immaginare che dietro a quell'immagine farlocca ci siano anche persone con una testa pensante.
E quindi, quando si tratta di fare qualcosa, alla fine non si fa mai nulla.
Peccato.
Ma manco per niente!
Prendo un mio precedente post sulla questione per spiegare il mio punto di vista:
Guardate che qui c'è chi con i fascisti ci si è scontrato fisicamente, lo fa o lo ha fatto in altri contesti, nelle periferie, nelle scuole e all'università, per strada e sui posti di lavoro.
Solo che pensa che non gli va di farlo, di investire in organizzazione e risorse, di correre pericoli per ripulire l'immagine della Lazio e della sua tifoseria. Ci tiene a questo obiettivo ma non può essere centrale, i fascisti con i loro metodi e i loro fini continueranno ad esistere anche se ripuliamo la "nostra" immagine. Quindi si, importante contrastare l'appropriazione delle nostre passioni, allo stadio, nelle trasferte, sui media, ma parliamo di contrastare "visibilità" al massimo il proselitismo. Non è poco ma è nulla rispetto al male che possono procurare in altri contesti.
Per questo sono restio, spero non disfattista, verso alcune proposte. Non punto a defascistizzare la nostra tifoseria*, mi basterebbe rompere la lugubre associazione.
(*) mica mi farebbe schifo eh, ma la società civile quella è e quella resterebbe
E a parte le provocazioni di chi
non è fascista ma, mi sembra si sia fatto molto. Intanto teniamo questo topic in alto, descrivendo situazioni in cui banalmente il Mondo Lazio nel corso della sua storia ha dimostrato di non essere fascista, proponendone e portandone a termine altre, nei fatti, non solo per ripulire l'immagine e non per andare a fare a botte, facciamo cultura su ciò che il fascismo è stato su chi sono e cosa vogliono i fascisti attuali.
Iniziamo a pensare che fare buu a un giocatore nero per farlo innervosire significa fare un atto razzista, cambiamo i "nostri" comportamenti e proviamo a spiegarlo a chi viene allo stadio con noi.
Facciamolo sui social e allo stadio, in tanti e sempre quando c'è l'occasione.
Io il cambiamento l'ho visto, tra prese di coscienza e crescite personali di chi non aveva capito quanto fossero gravi alcuni aspetti e maggiore esposizione mediatica di chi già aveva determinate sensibilità. Continuiamo.