Credo che nella società civile ci siano tutti gli anticorpi necessari se non a debellare a mantenere entro confini ben prestabiliti questa gentaglia.
Giusto mantenere alta l’attenzione, ma anche giusto, per me, non dargli un risalto maggiore di quello necessario.
grossi dubbi su questo.
Purtroppo il fascismo é parte della nostra cultura, nel senso che si innesta a partire da perversioni presenti nelle culture europee. Le culture europee sono fondate su una certa territorialitá, su un evidente patriarcato, su un marcato sessismo, su idee di ordine e gerarchia e soprattutto sulla necessitá di avere un´identitá.
Per me l´Antifascismo é una forma di vita, una pedagogia quotidiana, che apre il mio essere (Scusate il mio linguaggio da filosofo wannabe) una decostruzione permanente e critica della cultura.
A me sembra che sia fin troppo facile per questa societá civile ri-tornare fascista, perché certi epifenomeni sono li. Al ragazzino insicuro, al giovane uomo insoddisfatto, al quarantenne frustrato, la curva (non solo la nord Laziale) offre una narrazione semplice, un´identitá forte, una comunitá protettiva...e un nemico.
Io sono il primo a dire che quello che successo in questo giorni sia importante, che si sia rotta una barriera...che molti hanno scoperto che non sono i Laziali ad essere fascisti, ma é il fascismo che ha usato la Lazialitá per sopravvivere, nascondersi ed evolversi. Per me é un grande risultato. Bisogna continuare
Semplicemente non diamo l´Antifascismo (in qualsiasi forma) per scontato.