Reduci - delusi e intristiti - da una delle peggiori partite degli ultimi 10 anni, ecco che mercoledì arriva il Genoa, non un avversario qualunque, la nostra bestia nera, solo sconfitte negli ultimi 4 anni, sia in casa che fuori (8 di seguito se non sbaglio).
Tutto farebbe pensare ad un ennesimo capitombolo, con l’aggiunta di una contestazione nemmeno tanto velata che sfocerebbe in qualcosa di più grave visto che lo scenario sarà l’Olimpico.
Eppure credo che, nonostante tutto, questa rappresenti la partita perfetta.
Lo è in primis proprio perché affrontiamo la bestia nera, motivo sufficiente per chiedere, dopo 4 anni, una vittoria.
Inoltre, potrebbe rappresentare il riscatto per tanti (tutti?) che ieri, a Napoli, hanno risposto “assente” senza alcuna attenuante.
Vorrei vedere, ad esempio, un Radu che, come ai bei tempi, prende palla e, senza paura, provare una qualche iniziativa offensiva sulla sua fascia, ricordandosi di essere quell’ottimo difensore invidiatoci da mezz’Italia.
Vorrei godermi un centrocampo dinamico, fatto da Cataldi, Parolo, Morrison e S.M.S., due esterni (F.A. e Keita) vere spine nel fianco, soprattutto se sostenute da Basta e Radu, tutti capaci di assistere Giorgione (finché regge) e poi Matri.
Vorrei che questo fosse il nostro vero punto di partenza di quest’anno, viste le troppe “false partenze” alle quali abbiamo assistito.