La questione barriere

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La questione barriere
« il: 17 Mag 2016, 10:36 »
Apro un topic apposito per discutere di una questione che secondo me è sottovalutata in questo momento
rispetto alla campagna acquisti, il nuovo allenatore, l'addio di Miro etc.
Molto piu della punta forte, di Dv o del vice biglia quest'anno è mancata la Curva Nord.
Tutti noi io per primo abbiamo delle critiche da fare alla CN, in primis la sua deriva politica, peró
non possiamo non ammettere che senza il tifo della Curva le partite sono diverse non è lo stessa cosa
l'atmosfera è triste e desolata.
Ricordo che il motivo per cui la curva è stata assente tutto l'anno NON è stato il calciomercato sbagliato, l'odio verso lotito o altro ma il fatto che sono state introdotte delle odiose barriere all'interno della curva, snaturandone le caratteristiche storiche di aggregazione e la libertá di movimento, e inasprendo le sanzioni per chi anche semplicemente non rispetta il posto assegnato.

Ieri si è tenuto un convegno sulla questione di cui potete leggere il resoconto qui sotto da un articolo de la repubblica.

La cosa evidente è come baldissoni e sopratutto spalletti abbiano evidenziato la necessitá di togliere le barriere e far tornare la gente allo stadio.
Lotito invece per l'ennesima volta ha detto che in curva c'è gente che vuole fare la guerriglia ( una novitá rispetto allo spaccio e alla prostituzione ).
Cui prodest?
Questa guerra sanguinosa Curva-Lotito avrá mai fine?
E sopratutto, a fronte del 41% di tifosi persi in una stagione vale la pena per lotito continuare a volere
( perchè oramai è evidente che si tratta di volontá ) la curva nord deserta?

Negli ultimi non so quanti anni all'interno della curva non è successo praticamente nulla ( a parte i buu e i cori fascisti che certo non li fermi con le barriere ed hanno avuto comunque un apice in Lazio-napoli con la curva deserta ).
Che senso ha continuare a difendere questo provvedimento liberticida inutile dal punto di vista della sicurezza
e utile solo come esperimento di repressione?


Qui sotto l'articolo:

"Abbiamo trasformato il calcio in un campo di battaglia” In un anno sugli spalti la Lazio ha perso il 41% dei tifosi, la Roma il 12
Spalletti: “Le uniche barriere quando Totti tira le punizioni”

MATTEO PINCI
PER raccontare la prima stagione delle barriere in curva, cita addirittura Vittorio Gassman: «M’hanno rimasto solo». Il prefetto uscente e nuovo Capo della polizia Franco Gabrielli diventa per una volta il “Peppe er Pantera” del film L’audace colpo dei soliti ignoti. L’occasione per tracciare il bilancio è la conferenza nell’aula magna della Sapienza per il convegno “La legalità rompe le barriere”. Un dialogo tra istituzioni e offerto ai giovani, in cui però il confronto scivola anche in momenti di contestazione. L’unica notizia, in ogni caso, è che novità nel prossimo campionato non ce ne saranno. Le famose barriere nelle curve di Roma e Lazio, che hanno generato la protesta lunga un intero campionato degli ultrà delle due squadre, resteranno ancora al loro posto: «Rimarranno finché le persone non rientreranno nello stadio. Ma ne parlerete col nuovo prefetto, io non ho più questa responsabilità per fortuna», annuncia Gabrielli. Sarà dunque un problema di Paola Basilone, nuovo prefetto di Roma.
L’Olimpico s’è svuotato tragicamente: secondo il sito Osservatorio calcio italiano ha accolto rispetto al campionato precedente il 41 per cento di tifosi in meno della Lazio e il 12 della Roma. Una tendenza riconosciuta anche dagli addetti ai lavori come Spalletti, che sull’argomento ha provato unico, nella giornata - ad aprire un fronte di discussione: «Io non voglio dire a mia figlia di 5 anni che per entrare allo stadio serve una barriera. Serve trovare soluzioni alternative: capisco che ci sia una situazione di non controllo. Ma gli stadi bisogna riempirli perché sono vuoti». S’era concesso pure una battuta, l’allenatore della Roma: «C’è solo un momento in cui è concesso fare la barriera: quando calcia Totti». Anche più incisivo il dg Baldissoni: «Il tifo non è una malattia da debellare. Non dobbiamo cadere nell’equivoco che sia sinonimo di illegalità. Bisogna puntare all’eliminazione di tutte le barriere e fare largo alla responsabilità». E come il manager romanista sembra pensarla la stragrande maggioranza di chi frequenta lo stadio, almeno a dar retta ai numeri di un’indagine demoscopica presentata per l’occasione dalla polizia. Un campione di quasi 4mila tifosi ha risposto all’ingresso dell’Olimpico sul tema delle divisioni nelle due curve. E il 65% dei tifosi è del tutto contrario alle barriere. Percentuale che diventa un plebiscitario 80% se ci si aggiunge il 15 di chi è non le condivide moderatamente. Insomma, il dissenso è totale. Ma è proprio Gabrielli a rispondere: «D’accordo, non sono piaciute. Ma fanno anche argine. Sono come le dighe in Olanda». Insomma, non se ne può prescindere. Parole che tra gli applausi della platea istituzionale, vengono coperte dai “buu” di alcuni studenti in piccionaia, tra cui magari alcuni frequentatori abituali delle curve romane, o solo ragazzi in aperto dissenso con l’ex prefetto. Prova a sostenerlo Lotito: «Nessuno ha assunto le barriere con piacere, ma obtorto collo. Abbiamo trasformato questo sport in un campo di battaglia, ma la gente è condizionata da una minoranza di facinorosi e dai media ».
Parole che forse non bastano a restituire serenità a Gabrielli. Che tra la commozione per la vedova Raciti e il manifesto degli psicologi, inserisce un discorso strettamente personale. Dicendo di sentirsi abbandonato. «Le barriere sono previste da una direttiva dell’aprile 2014, decisa da una task force con tanti soloni del mondo del calcio. Io l’ho solo applicata. Mi hanno augurato la fine di Falcone e Raciti, ma non mi faccio spaventare. In Italia c’è un concetto proprietario del bene comune. Non piace l’idea di mettere regole in quella che qualcuno considera casa propria, ma casa loro non è». Insomma, la colpa è dei tifosi e finché non torneranno allo stadio dimostrando di poterci stare senza che si creino condizioni di pericolo la situazione non cambierà.


Offline Tarallo

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Re:La questione barriere
« Risposta #1 il: 17 Mag 2016, 10:45 »
«Rimarranno finché le persone non rientreranno nello stadio. Ma ne parlerete col nuovo prefetto, io non ho più questa responsabilità per fortuna», annuncia Gabrielli.

Qualcuno mi spiega la logica di questa frase. Io ci penso da stamattina, non ci riesco proprio ma io sono limitato.

Offline rocchigol

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Re:La questione barriere
« Risposta #2 il: 17 Mag 2016, 10:50 »
a me non frega nulla.

detto questo:

ma nessuno ha pensato a questa soluzione:

togliere la barriera in curva, aumentare i due distinti a scapito della curva.
invece di fare due distinti da 5mila e una curva da 10mila (numeri di esempio)
faresti du distinti da 6 e una curva da 8.

Offline bizio67

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Re:La questione barriere
« Risposta #3 il: 17 Mag 2016, 10:51 »
«Rimarranno finché le persone non rientreranno nello stadio. Ma ne parlerete col nuovo prefetto, io non ho più questa responsabilità per fortuna», annuncia Gabrielli.

Qualcuno mi spiega la logica di questa frase. Io ci penso da stamattina, non ci riesco proprio ma io sono limitato.
Se non erro, questo soggetto sarà il nuovo capo della polizia sic!
Re:La questione barriere
« Risposta #4 il: 17 Mag 2016, 10:57 »
«Rimarranno finché le persone non rientreranno nello stadio. Ma ne parlerete col nuovo prefetto, io non ho più questa responsabilità per fortuna», annuncia Gabrielli.

Qualcuno mi spiega la logica di questa frase. Io ci penso da stamattina, non ci riesco proprio ma io sono limitato.

Io la intepreto cosí:
"voi bambini cattivi dovete essere i primi a fare pippa e poi papá vi leva la punizione"

Offline fiord

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Re:La questione barriere
« Risposta #5 il: 17 Mag 2016, 11:31 »
Apro un topic apposito per discutere di una questione che secondo me è sottovalutata in questo momento
rispetto alla campagna acquisti, il nuovo allenatore, l'addio di Miro etc.
Molto piu della punta forte, di Dv o del vice biglia quest'anno è mancata la Curva Nord.
Tutti noi io per primo abbiamo delle critiche da fare alla CN, in primis la sua deriva politica, peró
non possiamo non ammettere che senza il tifo della Curva le partite sono diverse non è lo stessa cosa
l'atmosfera è triste e desolata.

Concordo. Senza Curva Nord lo stadio è triste.
Va detto però che se anche dovessero togliere le barriere, ho l'impressione che questa Curva Nord sarà bravissima a trovare qualche altro motivo per disertare/scioperare fra qualche mese.

Offline paolo71

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Re:La questione barriere
« Risposta #6 il: 17 Mag 2016, 11:35 »
«Rimarranno finché le persone non rientreranno nello stadio. Ma ne parlerete col nuovo prefetto, io non ho più questa responsabilità per fortuna», annuncia Gabrielli.

Qualcuno mi spiega la logica di questa frase. Io ci penso da stamattina, non ci riesco proprio ma io sono limitato.

davvero, pazzesca sta frase.
Se tornano gli ultras via le barriere, che è proprio il motivo per cui le hanno introdotte!!
boh...

questi sono dirigenti dello Stato Italiano, mica lo sò perchè l' ho scritto in maiuscolo...
 :(

Offline Babu1975

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Re:La questione barriere
« Risposta #7 il: 17 Mag 2016, 11:46 »
Gara a chi ce l ha più lungo...gara che il tifoso non potrà mai vincere.

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Offline Balde89

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Re:La questione barriere
« Risposta #8 il: 17 Mag 2016, 11:49 »
Bisogna continuare a disertare lo stadio finché entrambe le società (roma e Lazio) non faranno pressioni importanti per eliminare ste cavolo di barriere. Il tifoso può solo far questo.
Le due società non staranno a guardare di fronte alla perdita di milioni di euro per colpa di 4 barriere e alla fine gli verrà data ragione, anche perché non c'è alcuna prova che queste barriere abbiano portato qualche effetto positivo in termini di sicurezza.
E' per questo che non bisogna mollare di mezzo centimetro.

Se Noi tifosi non molliamo, la società prenderà la nostra parte e avremo una possibilità di toglierle.
Se Noi tifosi torniamo allo stadio, anche in parte, la società dirà "oh, e sti cavoli delle barriere", perché giustamente a Lotito (così come al presidente riommico) la questione importa solo nel momento in cui porta problemi.

Offline Balde89

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Re:La questione barriere
« Risposta #9 il: 17 Mag 2016, 11:57 »
Gara a chi ce l ha più lungo...gara che il tifoso non potrà mai vincere.

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Invece abbiamo più potere di quanto credi.

Abbiamo fatto un -41% di affluenza, i riommers qualcosa del genere. Sono soldi, e i soldi fanno la differenza quando c'è un braccio di ferro.

Il tifoso può solo fare in modo che la sua società combatta con lui contro questo provvedimento, perché se da un lato è vero che a Noi tifosi non ci ascolta nessuno è anche vero che i presidenti di roma e Lazio qualche voce in capitolo ce l'hanno.

Il punto è che se ci arrendiamo ora è stato un anno inutile, se continuiamo le cose possono cambiare.

Per il mio modesto parere, già il fatto che in una conferenza alla Luiss si parli di un argomento di per se stupido (nel senso che per l'opinione pubblica non conta, vista la mole di altri argomenti) come quello delle barriere è segno che qualcosa si muove.

AVANTI LAZIO
Re:La questione barriere
« Risposta #10 il: 17 Mag 2016, 12:07 »
Premesso che dopo quello che è accaduto durante l'ultimo Lazio Napoli metterei altre barriere e farei dei settori ancora più piccoli, c'è da dire che la presenza delle barriere non impedisce di tifare, un'anteprima l'abbiamo vista domenica contro la Fiorentina e la conferma probabilmente ci sarà durante la manifestazione del 23.
Se gli ultras e chi per loro fossero andati in curva solo a tifare le barriere non sarebbero state messe e se andassero in curva solo a tifare è probabile che saranno tolte, d'altra parte tutto nacque dopo l'esibizione di Jenny 'a Carogna sul cancello centrale della Nord, durante una finale di Coppa Italia. Tra un po' in quella stessa curva, e nella dirimpettaia, durante un'altra finale di Coppa Italia altre tifoserie, ultras o meno, decideranno se le barriere impediscono di colorarla o cantare cori per la squadre in campo, poi ognuno decida se e quanto di pretestuoso c'è nella lotta contro le barriere.       

Offline Balde89

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Re:La questione barriere
« Risposta #11 il: 17 Mag 2016, 12:27 »
Premesso che dopo quello che è accaduto durante l'ultimo Lazio Napoli metterei altre barriere e farei dei settori ancora più piccoli, c'è da dire che la presenza delle barriere non impedisce di tifare, un'anteprima l'abbiamo vista domenica contro la Fiorentina e la conferma probabilmente ci sarà durante la manifestazione del 23.
Se gli ultras e chi per loro fossero andati in curva solo a tifare le barriere non sarebbero state messe e se andassero in curva solo a tifare è probabile che saranno tolte, d'altra parte tutto nacque dopo l'esibizione di Jenny 'a Carogna sul cancello centrale della Nord, durante una finale di Coppa Italia. Tra un po' in quella stessa curva, e nella dirimpettaia, durante un'altra finale di Coppa Italia altre tifoserie, ultras o meno, decideranno se le barriere impediscono di colorarla o cantare cori per la squadre in campo, poi ognuno decida se e quanto di pretestuoso c'è nella lotta contro le barriere.     

Ma per favore.

Primo, cosa centra Jenny a Carogna con le barriere? Che la delinquenza si combatte dividendo una curva?

Secondo, ma immaginati le curve del Borussia, del Bayern, del Marsiglia, del Boca divise dalle barriere.

Terzo, tifare significa anche il diritto di contestare. I fischi e i cori-contro fanno parte del tifo, e non li elimini certo con le barriere.

Quarto, se qualcuno avesse provato una relazione fra barriere/meno criminalità allora potrei anche darti in parte ragione, ma siccome questa relazione non esiste, le barriere sono oggettivamente inutili nello scopo che si erano prefissate. E questa non è un opinione, ma un dato di fatto. Qualora dovessi portarmi dati che dicono "riduzione della violenza anche solo del 5%" allora i tuoi discorsi avrebbero un senso, ma finora stai difendendo l'indifendibile con motivazioni assurde, tralaltro.

Offline GiPoda

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Re:La questione barriere
« Risposta #12 il: 17 Mag 2016, 12:34 »
«Rimarranno finché le persone non rientreranno nello stadio. Ma ne parlerete col nuovo prefetto, io non ho più questa responsabilità per fortuna», annuncia Gabrielli.

Qualcuno mi spiega la logica di questa frase. Io ci penso da stamattina, non ci riesco proprio ma io sono limitato.

Evidentemente non accetta di toglierle previo boicottaggio.
Sarebbe da prenderlo in parola, però.
Re:La questione barriere
« Risposta #13 il: 17 Mag 2016, 12:37 »
Ma i nazisti del cracovia chi li invita ?

Offline spook

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Re:La questione barriere
« Risposta #14 il: 17 Mag 2016, 13:08 »
Vivendo da un po' all'estero e tornando allo stadio dopo tanto solo domenica sera ho visto 'ste famose barriere. Da profano ignorante mi spiegate quale è il problema per i tifosi?

Offline Neal

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Re:La questione barriere
« Risposta #15 il: 17 Mag 2016, 13:15 »
Bisogna continuare a disertare lo stadio finché entrambe le società (roma e Lazio) non faranno pressioni importanti per eliminare ste cavolo di barriere. Il tifoso può solo far questo.
Le due società non staranno a guardare di fronte alla perdita di milioni di euro per colpa di 4 barriere e alla fine gli verrà data ragione, anche perché non c'è alcuna prova che queste barriere abbiano portato qualche effetto positivo in termini di sicurezza.
E' per questo che non bisogna mollare di mezzo centimetro.

Se Noi tifosi non molliamo, la società prenderà la nostra parte e avremo una possibilità di toglierle.
Se Noi tifosi torniamo allo stadio, anche in parte, la società dirà "oh, e sti cavoli delle barriere", perché giustamente a Lotito (così come al presidente riommico) la questione importa solo nel momento in cui porta problemi.
Ma ci credi davvero in quello che scrivi o lo fai solo perché fa fico fare l'ultras?

Dopo un anno, con lo stadio vuoto, le barriere sono state tolte? Oltre a danneggiare la Lazio si è ottenuto qualcosa? Pensi davvero che al Governo interessi se noi andiamo o meno a vedere la Lazio?

Non ricordo un solo caso in cui lo Stato abbia ceduto, in modo palese, ad una sorta di ricatto. Anzi, se mai avessero potuto pensare di rimuovere le barriere (che sono oggettivamente inutili), è proprio grazie all'impatto mediatico della protesta ultras che non verranno mai tolte.

Condivido che è solo una gara a chi ce l'ha più lungo. Peccato che in questa contesa lo Stato è John Holmes e i tifosi sono Pipino il Breve.

Offline Balde89

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Re:La questione barriere
« Risposta #16 il: 17 Mag 2016, 13:28 »
Ma ci credi davvero in quello che scrivi o lo fai solo perché fa fico fare l'ultras?

Dopo un anno, con lo stadio vuoto, le barriere sono state tolte? Oltre a danneggiare la Lazio si è ottenuto qualcosa? Pensi davvero che al Governo interessi se noi andiamo o meno a vedere la Lazio?

Non ricordo un solo caso in cui lo Stato abbia ceduto, in modo palese, ad una sorta di ricatto. Anzi, se mai avessero potuto pensare di rimuovere le barriere (che sono oggettivamente inutili), è proprio grazie all'impatto mediatico della protesta ultras che non verranno mai tolte.

Condivido che è solo una gara a chi ce l'ha più lungo. Peccato che in questa contesa lo Stato è John Holmes e i tifosi sono Pipino il Breve.

Come sminuire qualunque opinione con la frase "fa fico fare l'ultras".
Io ho la mia visione, non catastrofistica come la tua.
Io credo che il tifoso (o il popolo in senso generale) conti ancora qualcosa poiché ha la possibilità di chiudere i rubinetti.
E' sbagliato dire che ci sono i tifosi della Lazio e della roma contro le barriere, perché disertando lo stadio diventa la Lazio e la roma contro le barriere. Siamo Noi il motore di tutto, e lo sanno bene.

Uniti alle società non siamo così piccoli come dici, perché quando si comincia a parlare di milioni di perdite la questione cambia.
Lo stato non ha interessi economici a mantenere le barriere se non la questione morale del "fare un passo indietro", le società di roma e Lazio invece si giocano molto di più. Il cash nelle trattative fa sempre la differenza.

Quindi non si parla di Davide contro Golia, si parla di un braccio di ferro che possiamo vincere perché ripeto, se continuiamo a disertare lo stadio il braccio di ferro non sarà tifosi vs legge, ma società vs legge e la cosa cambia eccome.

Certo, questa protesta regge solo se anche la curva sud rimane.
Se (come un po' si vocifera), la sud dovesse tornare allo stadio, rassegnamici a tornare anche Noi.

Offline Balde89

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Re:La questione barriere
« Risposta #17 il: 17 Mag 2016, 13:34 »
E concludo dicendo che non sono un ultras, ma li rispetto.
Li rispetto perche senza di solo lo stadio è di una tristezza infinita.

Voi volete una curva Nord di persone sedute che applaudono?
Io no.
Il tifo che a me piace è fatto di fumogeni, bandiere e tamburi.

Le persone sedute che applaudono esistono già, in Tevere, Monte Mario e distinti sud.

Offline Babu1975

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5121
Re:La questione barriere
« Risposta #18 il: 17 Mag 2016, 13:37 »
Invece abbiamo più potere di quanto credi.

Abbiamo fatto un -41% di affluenza, i riommers qualcosa del genere. Sono soldi, e i soldi fanno la differenza quando c'è un braccio di ferro.

Il tifoso può solo fare in modo che la sua società combatta con lui contro questo provvedimento, perché se da un lato è vero che a Noi tifosi non ci ascolta nessuno è anche vero che i presidenti di roma e Lazio qualche voce in capitolo ce l'hanno.

Il punto è che se ci arrendiamo ora è stato un anno inutile, se continuiamo le cose possono cambiare.

Per il mio modesto parere, già il fatto che in una conferenza alla Luiss si parli di un argomento di per se stupido (nel senso che per l'opinione pubblica non conta, vista la mole di altri argomenti) come quello delle barriere è segno che qualcosa si muove.

AVANTI LAZIO
Potere? Zero,credimi,e a testimonianza di ciò che dico il prossimo anno la Nord tornerà,anche con le barriere,come fece con la tdt

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Re:La questione barriere
« Risposta #19 il: 17 Mag 2016, 13:41 »
«Rimarranno finché le persone non rientreranno nello stadio. Ma ne parlerete col nuovo prefetto, io non ho più questa responsabilità per fortuna», annuncia Gabrielli.

Qualcuno mi spiega la logica di questa frase. Io ci penso da stamattina, non ci riesco proprio ma io sono limitato.

significa : finché le persone non rientrano allo stadio e si comportano
in modo civile non possiamo torgliere le barriere che abbiamo messo
per evidenti dimostrazioni di inciviltà.
Vuole la prova che le barriere non sono più necessarie.
 

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