sarebbe bella e importante, domenica, allo stadio, una presenza massiccia
per la Lazio, certo, ma più ancora per i tifosi
perché quello con l'empoli potrebbe essere il punto di partenza, tra le mura di casa, di una Lazio nuova e dagli orizzonti tutti da definire
per intenderci, potrebbe ripetersi l'esperienza della Lazio di roberto mancini, bella, forte, vincente (e proditoriamente smontata sul più bello, pezzo dopo pezzo)
esattamente come fu allora per mancini, simone inzaghi, al di la delle contingenze che ce lo hanno catapultato, non siede sulla panchina della Lazio per caso, la Lazio - questa Lazio - punta su di lui da anni e per puntare su di lui ha sacrificato un altro protagonista della storia biancoceleste recente come bollini
finora inzaghi, al di la delle finali e dei titoli primavera inopinatamente borseggiati alla sua Lazio, ha sbagliato poco o nulla. il salto però è grande e il futuro è tutto da scrivere. presentando il nuovo allenatore, sabato scorso, tare ha parlato, a ragione, di una "scelta coraggiosa e ambiziosa". un suo fallimento riaprirebbe le porte della panchina laziale a una delle tante cariatidi - il numero si ingrossa sempre più - che volteggiano alla ricerca di carcasse da spolpare
per la Lazio e per il laziali simone inzaghi rappresenta molto di più. sono giorni importanti, questi. esserci è, sarebbe, importante