Impossibile, oggi, parlare di scarsa forma, limiti, ecc. Impossibile.
Per il bene della Lazio.
Perché, per quanto ieri Leiva, Milinkovic, Immobile e altri non abbiano brillato e siano risultati sottotono, stavamo vincendo legittimamente. Fino ad un'assurda pantomima, totalmente scorrelata dallo sport. E per giunta per un rigore inesistente, come si vede chiaramente dalla ripresa dall'alto.
Di partite in cui si gioca male e si vince anche 1-0 è colma la storia del gioco del calcio.
Per fare il primo esempio che mi viene in mente: la Juventus ha stentato con il Benevento in casa dopo essere stata quasi un'ora in svantaggio. Col Benevento. Secondo il criterio, ottuso e privo di senso critico, adottato da alcuni, se il Benevento avesse fatto il 2-2 con un goal in bagher in fuorigioco di 18 metri al 104esimo, gli juventini non avrebbero dovuto protestare, perché stavano giocando male contro un avversario molto più debole.
Io, al momento, grosse emergenze non ne vedo: di cali fisici/mentali ce ne sono sempre, nel calcio, ad ogni livello. La vittoria 1-0 in un momento di calo e dopo la sconfitta al derby avrebbe dato alla Lazio un'iniezione di fiducia importantissima. Chiunque abbia mai fatto sport, a qualsiasi livello, sa bene quante endorfine rilascino queste vittorie, quasi insperate, nei momenti in cui daresti 10 anni di vita per gettarti alle spalle una sconfitta.
Ce l'hanno fatta davvero ma davvero grossa. Sono passate quasi 24 ore e non mi va giù, come poche volte da quando seguo la Lazio.
(E sì. I "complotti", intesi come manovre di potere volte a cambiare l'esito delle cose a svantaggio di qualcuno, esistono, anche per cose ben più serie e campali di una partita di calcio. Farà un sacco ridere i drittoni di turno, un po' meno a chiunque abbia messo il naso in un qualsiasi archivio di documenti diplomatici/militari ecc.)