Anche questa può essere una lettura!
Comunque come filosofia preferisco ampiamente quella di utilizzare la Primavera come laboratorio, appunto anche provando qualche elemento sottoetà, piuttosto che trovarsi a fine stagione con una squadra di ventenni, la maggior parte dei quali a quel punto spesso è già con un piede fuori dal calcio professionistico.
Tipo, ricordo la Primavera campione d'Italia nel 2001, che era composta in gran parte di ventenni e che come picchi ha prodotto Domizzi e Berrettoni.... ecco, preferisco di gran lunga non vincere nulla a livello giovanile ma che poi la Primavera di tanto in tanto tiri fuori uno o due giocatori da serie A.
(peraltro negli ultimi anni non è successo né l'uno né l'altro
)