Quoto.
E se i giocatori in campo e i tifosi fuori ci liberassimo tutti da st'ossessione del quarto posto e della CL ci divertiremmo tutti un pò di più, credo.
Che, spiace ribadirlo in momenti di incazzatura, ma per una socieà che ha il sesto bacino di tifosi, il sesto fatturato e il sesto monte ingaggi, sto cazzo di quarto posto rischia di essere un obiettivo un pò al di là delle possibilità reali, e nel tentativo di fare una scalata senza averne i mezzi è un attimo scivolare e ritrovarsi improvvisamente più in basso di quello che si merita, altro che ferrari.
@StylishKid che continua a non voler sentire parlare di sfortuna, sono d'accordo, ma ho letto tutta la decina di pagine e di sfortuna mi pare che ne parli solo te, forse ho letto male.
Ma se in questi quattro pareggi (e nessuna disfatta, credo) Ciro prende tre volte un palo pieno e decisivo, mentre a kessiè gli va in gol un tiraccio destinato ai dse e saponara un pallone lì non lo mette nemmeno se ci prova altre trenta volte, si può dire o no che non ci gira neanche benissimo e che un filo di sano buciodiculo non farebbe poi tutto sto schifo?
Ma forse è più facile parlare di mediocrità e giocatori scarsi (qualcuno purtroppo c'è, va detto)
L'Udinese ha centrato due qualificazioni alla CL consecutive avendo il 10?11?12 monte ingaggi della serie A e con una media spettatori di 15000 unità. Il Napoli non secoli fa era in serie C.
Il rioma, che gioca la CL ed è quasi stabilmente nelle prime 4 del campionato, credo faccia una media abbonati/paganti superiore al noi del 10-15%.
Il calcio attuale costa ed è pieno di elementi che allontanano più che avvicinare: tu fai più annate come l'ultima, in cui non mi sembra che Lotito si sia dovuto indebitare o che abbia dovuto mollare federazione e salernitana pur di svenarsi per far crescere la Lazio, e vedrai che la gente ti segue. Il problema è che il leitmotiv delle nostre stagioni è sempre piuttosto prevedibile, ed è talmente casuale assistere a degli exploits completi che mi sembra anche abbastanza naturale che il seguito ne possa risentire. Almeno parlo del campionato: in coppa Italia e in EL, quando arriviamo a turni importanti, il pubblico risponde eccome, anche considerato che viviamo in una città con un inquilino ingombrante e fastidioso. Insomma, mi sembra un po' riduttivo utilizzare sempre il refrain della cornice marcia e delle presenze allo stadio per giustificare i mancati obiettivi (e non si parla né di vincere l'EL né tantomeno di scudetto).
Se è vero che Lotito non mollerà mai l'osso, lo è anche perché la Lazio è un asset che ancora oggi genera un ingente incasso sia in termini di marchio che di diritti TV; e questo dipende dal bacino d'utenza e dal blasone, non dai bilanci in ordine né dai fattori imponderabili.
Anche in 20000 allo stadio e anche con Luiz Felipe a 150.000 euro annui, abbiamo tutto il diritto a pretendere di far parte delle prime 4 squadre italiane. Non in pianta stabile, per carità, ma manco una volta ogni 10 anni.