Apro un topic che viaggia per linee diverse da quello già aperto sul mister, prendendo ispirazione per il titolo da un topic aperto su Calcio, ma di contenuto diverso.Cerco di aprire un nuovo spunto di discussione sul nostro Mister dato che ormai sembra quasi scontato il lavoro che egli ha fatto.
Non starò a ripetere lo scenario in cui è si è delineato il suo incarico, è noto a tutti, ricordatevelo da soli.
Troppe critiche ho sentito in queste 16 giornate, le più cattive sempre dal popolo laziale; anche se la peggiore credo sia l'indifferenza che i media riservano a questa avventura degna di occupare le pagine di molti quotidiani.
Inzaghi è il nostro fulcro, da quello che ho potuto vedere fin'ora; la rosa è cambiata poco dall'anno scorso. Soliti infortuni, incertezze diverse, ma la squadra ha un carattere completamente diverso, sta in campo in maniera diversa e ragiona in maniera diversa. Una squadra che perde i due giocatori di riferimento (klose-Candreva e ci metto pure uno come Mauri che tanto ha fatto) al pari (con le dovute proporzioni) alla juve che perdeva vidal e pirlo.
Eppure dalla desolazione dell'anno scorso, dal "firmerei col sangue pe arrivà sesto", siamo passati al "Siamo secondi solo alla Juve"
Cosa è stato? Dalle centinaia di persone o poche migliaia dell'anno scorso, a rivedere finalmente la nostra curva DOMINARE la stracittadina e DOMINARE le tifoserie altrui in trasferta.
Secondo me il nocciolo non è tanto nella misura di valori della rosa, che per me è alto, quanto riomma e napule al momento, e molto più di merdalan.
La chiave della stagione è Inzaghi. Se inzaghi regge botta, se il mister tiene salda la squadra e continua a fare come ha fatto queste 16 partite vedo un futuro luminoso, non solo per quest'anno, ma soprattutto per il prossimo, che con un piazzamento champions (secondi o avendo superato il turno preliminare) ci ritroveremmo a competere per i primi quattro posti con consapevolezza e fiducia di essere una squadra temeraria. Rimanere due anni tra i primi tre - quattro posti aprirebbe scenari spropositati ( dai 60 agli 80 milioni in mano al signor Igli Tare per il mercato (che co du spicci è riuscito a rimediare ai partenti quest'anno con onore e gloria sua al momento),si potrebbe avere una società che potrebbe continuare ad investire sulla struttura come ha fatto con diaconale e peruzzi.
Ma sono convinto che tutto questo passi da Inzaghi, se quest'anno fa un mezzo miracolo portando la Lazio in champions, il prossimo anno partiremo come favoriti e con delle spalle abbastanza larghe, o anche per meglio dire, sulle spalle abbastanza larghe di Inzaghi
Le parole dei giocatori mi rinfrancano , perchè sembrano confermare ciò che molti hanno colto.
Uno attaccato alla Lazio, ai suoi giocatori, responsabilità;un allenatore che più che in panchina sembra che giochi ancora i 90 minuti, come il dodicesimo uomo o il tredicesimo se preferite contando la curva "ritornata".
Se regge lui, può reggere tutta la baracca. E magari far ritornare un pò di fiducia in quei laziali che ancora oggi sono titubanti e non riescono nemmeno più a immaginarsi una Lazio lontana da mediocrità e sfortuna.
Ho vissuto in pieno la Lazio di Cragnotti, i campioni, avevo 7-8 anni, e da li sono cresciuto. Ma non era Cragnotti che faceva la differenza, lui contava poco per me e ora ancor di meno. Non voglio un presidente milionario. Ma una squadra che incuta timore agli avversari e non li faccia dormire il giorno prima della partita pensando a come poter non prenderne.
E questo è tutto legato al nostro Mister adesso. Ritornare una squadra che stabilmente e annualmente miete il suo numero di vittime.
E' un peso enorme che porta da solo, e le critiche sono molto di più dei plausi nonostante ciò che ha fatto. Come è possibile? Anche su Lazionet il suo topic è lontano.
Chiedo se condividete con me questa convinzione, e se si , quali siano le cose positive e negative di una dipendenza dal proprio allenatore. E quanto possa reggere il nostro Mister e quanto ancora migliorare.
p.s. Spero che non venga preso per un intervento legato esclusivamente ad Inzaghi ben si ad un immaginario più complesso e secondo me tralasciato di questo primo scorcio di stagione.