che il passato non torna è una gran cazzata.
Il passato torna sempre, in forme differenti. La storia è uno spettro di possibilità che si ripresentano continuamente, non una linea tracciata in cui quel che resta indietro là è confinato.
Vale per alcuni aspetti delle civiltà antiche, figuriamoci per un fenomeno di nemmeno un secolo fa.
Alcuni aspetti del fascismo sono già presenti. Qui e ora.
Non si colgono solo se si attende una ripetizione compiuta, cosa piuttosto sciocca.
Il passato non torna come fantasma, ma come spirito.
EDIT: e rispondo ad Adler solo su una cosa specifica ma molto pelosa.
Se voto fratelli d'italia merito di essere appeso?
No, perché FdI non mi pare si sia macchiata di azioni che meritano un trattamento simile.
La storia va anche dispiegata, non solo evocata.
Tuttavia sicuramente in FdI vedo germi che possono portare ad un dispiegamento simile, quindi per me va combattuta. Se però vedessi migranti appendere gente della Lega, di FdI, dei 5S e del PD la cosa non mi stupirebbe né mi scandalizzerebbe. Manco di striscio.
/ OT
Feticismi accademici (eppur importanti, anche loro).
Pur essendo doveroso problematizzare la "linea retta del progresso" (figlioccia dell'escatologia della salvezza cristiana), non condivido il richiamarsi alla visione ciclica dell' "eterno ritorno" del mondo antico.
Pur con i suoi limiti, la "linea retta" (cristiana prima e soprattutto laica poi) ha permesso al "genere umano" di compiere significativi passi avanti, in termini di benessere sia spirituale che materiale (cosa accadrà dopo il XXI secolo, non lo so).
Forse sarebbe opportuno fare riferimento a una "retta spezzata" - con le sue cesure storiche - sopra la quale insistono i "cicli" e le "ripetizioni periodiche" dettati da:
- l'immutata (si fa per dire) natura attorno a noi.
- l'immutata (più o meno) natura umana, nella sua duplice concezione biologica e culturale.
- l'organizzazione delle forze produttive da parte di una società per provvedere al proprio sostentamento (da circa 300 anni, su sempre più larga scala, il capitalismo nelle sue molteplici forme).
Di qui - dal mantenimento di queste costanze, ma il fascismo non esisteva nel '500 - la sensazione del periodico dejà-vu.
Tutto questo per dire che - pur condannando senza appello ogni forma di razzismo, antisemitismo, misoginia, omofobia, classismo, etc, etc - sarebbe importante capire anche quali sono le condizioni che contribuiscono al riemergere di questi ripugnanti sentimenti (e comportamenti).
Il "fascismo storico" (il dito) non è nato dal nulla, ma è figlio dei problemi e delle promesse non mantenute del suo tempo (la luna). Per semplificare: chi "sbagliò", permettendo che questo accadesse?
Allo stesso modo, queste forme di "razzismo, antisemitismo, misoginia, omofobia, classismo, etc" (più o meno criptate, rispetto a un secolo fa: il dito), perchè stanno riemergendo di nuovo in questa epoca storica (la luna)? Per semplificare: chi sta "sbagliando", permettendo che tutto ciò accada di nuovo?
Dagli anni '30 al 2020 sono passati novant'anni, tante cose sono cambiate, e difficilmente ci saranno altre marce su Roma. Ma queste pulsioni sono di nuovo forti nelle nostre società globalizzate (in realtà non ci hanno mai lasciato, ahinoi): cosa stiamo sbagliando?
Purtroppo il razzismo (etc) è nato prima del fascismo, in questo ha trovato un formidabile propagatore, ma a questo è sopravvissuto ed è ancora qua. Condanniamo i (pochi) fascisti rimasti, i (troppi) razzisti del nostro tempo; ma le radici profonde che questi fenomeni producono restano, purtroppo, troppo spesso sommerse.
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Chiedo scusa a chi può trovare questo intervento tedioso o - peggio - saccente. Ma desideravo condividerlo.
FINE OT /