Poiché vengono sviscerati i comunicati di Lotito fino all'ultimo fonema, allora permettetemi di essere perplesso sulla parte che ho messo in neretto.
L'intransigenza nei confronti di Lotito è parecchio antecedente sia ai fatti di Varsavia sia soprattutto alle frasi sulla prostituzione e lo spaccio in curva.
Per dieci anni su cosa si basava la loro intransigenza visto che dei risultati non gliene frega nulla?
In questo duello a colpi di retorica fra due soggetti che mi sembrano estranei dalla Lazio e invece della Lazio fanno parte io mi sento messo in mezzo obtortocollo.
Perché a me dei risultati importa e pure tanto, e perché se i motivi per cui lo stadio è diventato un lugubre teatro vuoto o un concerto di cori macabri sono quelli sviscerati in questo comunicato allora la Lazio per i soggetti in questione non è al primo posto.
Mentre per me lo è: risultati e clima compatto.
Sono un po' stufo di questa guerra dei cliché e del fuoco amico mentre là fuori gli altri acquistano, giocano e rischiano pure di vincere.
Dico la mia che non vuole andare contro nessuno. Magari sbaglio.
Dopo anni (circa 8 anni, iniziati dopo la luna di miele del primo campionato) di guerra era iniziato un periodo di "non belligeranza" con le mediazioni del biondino, i terzi tempi ed il ritorno di Diabolik in curva. Poi, a parte la forzata distanza creatasi tre Diabolik stesso e la curva (in senso stretto, essendo egli costretto a stare in altri luoghi), si era tirato avanti abbastanza bene fino ai fatti di Varsavia. Lì, a dispetto di una prima presa di posizione a fianco dei suoi tifosi, Lotito si è cagato sotto e, temendo di mettersi dalla parte del torto, a tenuto la sua "tipica" posizione prudente. "No comment"! D'altro canto ha tenuto la stessa posizione nei riguardi di Mauri, il suo capitano, figuriamoci se si schierava a fianco dei suoi (ex-) nemici della Nord. Per di più non offriva nemmeno un supporto economico (alcune migliaia di euro cosa vuoi che facciano ad una società di serie A) ai ragazzi che (già allora si sapeva) erano oggetto di un autentico sopruso.
Questa cosa non è andata minimamente giù ai capi della curva e, da quel momento, tutte le tregue sono state messe in dubbio. Secondo grave errore è stato quello di non fare campagna acquisti a gennaio. Infine ci sono state le affermazioni su spaccio e prostituzione (che onestamente non so se ci sono nella nostra curva ma so per certo che ci sono in altre curve del Nord Italia). Lì si è superato il punto di non ritorno. Se volete, aggiungeteci l'alka selzer e qualche altra stronxata ed abbiamo fatto patatrac.
Condivido io tutto ciò? No! O meglio sono d'accordo nell'essere incazzato con Lotito e nel non dargli il minimo credito ma, al tempo stesso sono il primo che andrebbe allo stadio (ed andrà, quando potrà, allo stadio). Anch'io credo che la Lazio non vada abbandonata per colpa di un presuntuoso, logorroico, odioso padrone. Ma lo contesto civilmente. Non credo nella miope contestazione della parte dura e pura della curva. E non me ne frega una mazza di quegli pseudo tifosi come certi ex pianisti (sedicenti giornalisti), certi ellenici e certi comunicatori, più o meno piagnucolosi, che si tirano dietro gente che, lo sto vedendo leggendo qua è la su internet, non è affatto in linea con le posizioni di alcuni leader storici della curva (o della Tevere, dove sono andati in buona pensione).
Spero che questi due comunicati possano smussare gli spigoli tra le due componenti Lotito e CN.
I seguaci del pianista, dell'ellenico e degli altri rancorosi "comunicatori" vadano pure a seguire la Lodigiani o quel che ne ha preso il posto.