Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro

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Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« il: 06 Ago 2015, 15:36 »
Articolo preso dal sito cuoredilazio a cura di Arianna Michettoni

Il progetto-Lotito avanza tra tante plusvalenze e poche cessioni eccellenti. È il lontano 2004 quando la Lazio ingaggia un giocatore che firmerà un contratto di 23 anni percependo 6 milioni di euro a stagione: così i biancocelesti, dopo una lunga trattativa, si aggiudicano le prestazioni di "Fisco".

Può essere infatti utile personificare e materializzare un'entità astratta e troppo spesso dimenticata nelle premesse di un "Lotito caccia li sordi" che prosegue incessantemente da allora. Perché il patron "li sordi" li caccia, ogni anno, sin dall'inizio della sua presidenza. Ed è noto per essere oculato, avveduto, accorto – non a caso si è aggiudicato il Financial Fair Play per la rigorosa e meticolosa gestione del bilancio economico della Lazio – ma è, soprattutto, intelligente.

Nel 2005 la Lazio, nello stato di coma irreversibile in cui versa, opera sul mercato esclusivamente con formule di prestito e comproprietà, ingaggiando parecchi giocatori svincolati – tra cui Mudingayi. Proprio quest'ultimo è stato poi venduto nel 2008 al Bologna, che lo ha pagato 6 milioni di euro: un chiaro ed evidente segnale dell'abilità imprenditoriale della società, in grado di massimizzare il precedente investimento.

Nel 2006 i biancocelesti acquistano vari calciatori, tra cui Cristian Ledesma, Stefano Mauri e Goran Pandev, spendendo in totale circa 20 milioni di euro. E superata la fase di assestamento, arriva il primo successo dell'era Lotito: il ritorno in Champions League. Per quanto la filastrocca "quando in champions sei tornato/Lotito Vignaroli ti ha comprato!" venga insegnata già ai bambini come segno distintivo di lazialità, ciò non è del tutto vero: in quello stesso anno è arrivato Aleksandar Kolarov, pagato l'esorbitante cifra di 800000€. Assieme al suo ingaggio ci furono anche quelli di Juan Pablo Carrizo (costato circa 7500000€) e Fernando Muslera (circa 3000000€), di Stefan Radu (prima in prestito ad un milione di euro e successivamente riscattato dalla Lazio a 4,5 milioni di euro), David Rozehnal (prestito oneroso ad un milione di euro e riscattato per un costo totale di 3,6 milioni di euro) Mourad Meghni (pagato circa 2500000€) e Rolando Bianchi.

Eppure l'accento va posto sull'acquisto del serbo che, tre anni dopo, viene rivenduto a 18 milioni di euro. No, non si tratta di un'operazione fortunata, fortuita, casuale. La Lazio ha sempre operato razionalmente e con astuzia, non piegandosi all'abitudine spendacciona e sperperatoria del calciomercato. Altri due esempi: nella sessione estiva della stagione 2008/2009 arrivano alla Lazio, rispettivamente per poco più di 900000€ e per 1,2 milioni di euro, Stephan Lichtsteiner e Libor Kozak. Il primo verrà venduto alla Juventus per 10 milioni di euro; il secondo all'Aston Villa per 7,5 milioni di euro.

Nonostante però i successi finanziari, la contestazione a Lotito non si è mai fermata. Eppure l'errore maggiore della sua presidenza c'è stato quando quest'ultimo, mostrando un lato diverso dal freddo calcolo ragionato, ha riscattato a furor di popolo Mauro Zarate (operazione da 20 milioni di euro). Il triste epilogo della vicenda è noto a tutti, ma ieri come oggi la colpa è sempre di uno solo. Quell'uno che, al grido di "ad oltranza sparuta minoranza", "o lui o noi" "Lotito vattene" e "libera la Lazio" ha fatto in modo che calciatori come Marchetti, Klose, Lulic, Cissè, Candreva, Anderson, De Vrij, Parolo ed Hernanes indossassero la maglia della Lazio. Proprio Hernanes, dalle capriole tristi (e dai risultati raggiunti con l'Inter ancora più tristi), è poi l'ultima cessione illustre operata da Claudio Lotito. Il centrocampista fu venduto ai nerazzurri il 31 gennaio 2014, rispettando il suo desiderio di giocare (e vincere, a suo dire) altrove.

Anche in questa occasione Lotito è riuscito a trarre profitto da questa operazione: il profeta, acquistato per 13,5 milioni di euro, fu ceduto per 20 milioni di euro. E dalla sua partenza le Lazio ne ha ricavato Felipe Anderson, che oggi incanta l'Olimpico con le sue giocate. La verità è una, supportata dall'oggettività dei fatti: la politica economica attuata dalla società non mira ad infiammare le folle, ad esaltare le masse – Lotito non vende sogni, ma solide realtà – è concreta e quanto mai funzionale al raggiungimento e al miglioramento degli obiettivi posti. Nella passata stagione, terminata al terzo posto, si è riusciti a superare squadre che ad opinione comune erano meglio intervenute sul mercato, allestendo – secondo gli esperti – rose forti e competitive.

Si sta attuando un progetto che affianca l'esperienza e la solidità di calciatori affermati alla crescita di giovani talenti, ma tanto lontano dai clamori e dai proclami altisonanti da non avere la visibilità meritata. Eppure si è già in grado di primeggiare nel panorama italiano: tutto merito di una strategia che è riuscita a confutare l'assioma "più spendi più vinci" – altro obiettivo centrato da Claudio Lotito. Le recenti operazioni di mercato (conclusosi, secondo Tare, ma ci si aspetta ancora un innesto) confermano tale linea programmatica: sono stati acquistati giovani di valore, in grado di apportare imprevedibilità e freschezza alle manovre dei biancocelesti.

Pure la tempistica elogia i movimenti effettuati dalla Lazio: tutti gli acquisti sono arrivati opportunamente per tempo, in modo tale da consentire loro di prendere parte alla preparazione precampionato, adattandosi ed integrandosi agevolmente agli schemi ideati da mister Pioli. Qualsiasi giustificazione possano quindi addurre i tifosi tale da motivare una nuova protesta (come giorni addietro paventava un comunicato della Curva Nord, che invitava a non sottoscrivere l'abbonamento fino alla chiusura della sessione di mercato estiva) appare francamente incomprensibile, soprattutto ora che la Lazio, chiamata ad affrontare due sfide difficili e bisognosa dell'incitamento sugli spalti, vede procedere a rilento la campagna abbonamenti con i supporters più impegnati in pretese e richieste che nel sostegno della propria squadra. E qualunque sia l'esito della sfida contro la Juventus e del preliminare di Champions, di certo la gestione societaria di Claudio Lotito è solida e stabile, ed i progetti sono ben chiari e definiti.


Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #1 il: 06 Ago 2015, 15:58 »
La semplice verità.
Ma molta gente si girerà ancora dall altra parte.

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Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #2 il: 06 Ago 2015, 16:09 »
Articolo parziale quanto un medio curvaiolo che parla di Lotito.Che contiene fra l'altro evidenti inesattezze,come quella dei presunti acquisti l'anno della champions,dove vengono menzionati fra i tanti Radu,Bianchi,Rozehnal,calciatori che vestirono la nostra casacca solo dopo la sessione invernale e a causa di una prima parte di stagione disastrosa.
Se si vuole contrastare il fazioso e becero clima contro Lotito che da anni affligge la nostra tifoseria,si può fare decisamente meglio.Anche perchè gli argomenti a sostegno di ciò non mancano.

Offline dani2110

*
23216
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #3 il: 06 Ago 2015, 16:12 »
Sta ragazza non farà strada.

Offline an10re

*
465
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #4 il: 06 Ago 2015, 16:13 »
La semplice verità.
Ma molta gente si girerà ancora dall altra parte.

Inviato dal mio SM-A300FU utilizzando Tapatalk
Che fosse una verità che Lotito dal punto di vista economico sia stato bravo non credo ci sia mai stato qualcuno che lo neghi mentra l'articolo indichirebbe il contrario, dicendo quindi una balla.
 Per il resto è abbastanza facile scrivere certe cose nell'anno in cui si fa un'ottima stagione, sarebbe stato molto piu' difficile scriverle un anno o 2 fa, quando la lazio è arrivata ben sotto le sue potenzialità economiche. Vedremo se nel prossimo o nei prossimi anni finisce l'altalena e se la lazio si stabilizza. Per far bene la lazio, oggi, deve arrivare tra il primo ed il quinto posto, dal sesto in giu' non significa aver fatto bene, al massino un sei striminzito se si arriva sesti.
piazzamenti lazio ultime stagioni:
10
12
5
4
7
9
3
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #5 il: 06 Ago 2015, 16:16 »
Che fosse una verità che Lotito dal punto di vista economico sia stato bravo non credo ci sia mai stato qualcuno che lo neghi mentra l'articolo indichirebbe il contrario, dicendo quindi una balla.
 Per il resto è abbastanza facile scrivere certe cose nell'anno in cui si fa un'ottima stagione, sarebbe stato molto piu' difficile scriverle un anno o 2 fa, quando la lazio è arrivata ben sotto le sue potenzialità economiche. Vedremo se nel prossimo o nei prossimi anni finisce l'altalena e se la lazio si stabilizza. Per far bene la lazio, oggi, deve arrivare tra il primo ed il quinto posto, dal sesto in giu' non significa aver fatto bene, al massino un sei striminzito se si arriva sesti.
piazzamenti lazio ultime stagioni:
10
12
5
4
7
9
3
insomma, dovresti scrivere
10 + coppa
12
5
4
7 + coppa
9
3 + finale coppa

in pratica negli ultimi 7 anni o eri nei primi 5 o hai vinto una coppa. partendo dal sesto fatturato, direi un ottimo rendimento.

Tornando in tema, articolo ridicolo per come è scritto.

Offline fish_mark

*****
15968
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #6 il: 06 Ago 2015, 16:21 »
Una gestione solida e stabile, nulla questio, di un progetto con le idee chiare che non vende sogni, ma solide realtà, secondo un originale slogan pubblicitario.

Certo, qualche piccola risistemazione cronologica (oltre che logica) in qualche passaggio di questo articolo degno del migliore storytelling aziendale.


Nel 2006 i biancocelesti acquistano vari calciatori, tra cui Cristian Ledesma, Stefano Mauri e Goran Pandev, spendendo in totale circa 20 milioni di euro. E superata la fase di assestamento, arriva il primo successo dell'era Lotito: il ritorno in Champions League.

E fin qui tutto vero e incontestabile.

Per quanto la filastrocca "quando in champions sei tornato/Lotito Vignaroli ti ha comprato!" venga insegnata già ai bambini come segno distintivo di lazialità, ciò non è del tutto vero: in quello stesso anno è arrivato Aleksandar Kolarov, pagato l'esorbitante cifra di 800000€. Assieme al suo ingaggio ci furono anche quelli di Juan Pablo Carrizo (costato circa 7500000€) e Fernando Muslera (circa 3000000€),


Nella necessaria sintesi dell'articolo si omette di dire a) quando arrivò Vignaroli e b) soprattutto perché arrivo. Provo a andare con la memoria: arrivò ai primi di settembre, nel mercato dei cosiddetti "esodati", quei giocatori senza contratto, dopo che il 31 agosto si era concluso con un ulla di fatto (i famosi fax, ve li ricordate) e tutto questo a preliminare superato. Un capolavoro. Ma ormai ne è passata di acqua sotto i ponti. Nessun problema.

di Stefan Radu (prima in prestito ad un milione di euro e successivamente riscattato dalla Lazio a 4,5 milioni di euro), David Rozehnal (prestito oneroso ad un milione di euro e riscattato per un costo totale di 3,6 milioni di euro) Mourad Meghni (pagato circa 2500000€) e Rolando Bianchi.

E qui arriva il gioco dei carri armati di Mussolini. Si prendono i Radu, i Rozenhal e i Rolando Bianchi (sorvolerei su Meghni) che arrivarono qeull'anno a Formello, ma a gennaio 2008, quando eravamo ormai usciti dalla champions e viaggiavamo in posizioni di classifica abbastanza problematiche, un vero e proprio mercato di riparazione (ripetuto un paio di anni più tardi nel gennaio 2010).

Tutto questo per dire che la necessaria sintesi non deve far strame della logica e della sequenza dei fatti.
Ormai ne è passata di acqua sotto i ponti. Il futuro è adesso: anzi, domani a mezzogiorno.

Offline Splash

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37958
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #7 il: 06 Ago 2015, 16:21 »
L'articolo, che oltre a non offrire alcun spunto ed oltre ad essere troppo lotitocentrico per i miei gusti, parte dal presupposto sbagliato e cioè dal fatto che i giocatori vengono acquistati con i soldi di Lotito, e invece quelli sono della Lazio (che è di Lotito). Per il resto, come già detto, non ci trovo nulla di interessante, con tante iperboli, la maggior parte sbagliate e poca o niente analisi.
Secondo me sarebbe stato più interessante focalizzarsi sulla strategia della Lazio attuale (come fatto ad esempio da FD e gesulio, se non sbaglio), piuttosto che proseguire con il solito binomio Curva Nord-Lotito, elencando in questo caso solo i successi/meriti di Lotito.
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #8 il: 06 Ago 2015, 16:42 »
Questa è la classifica totale degli ultimi cinque anni, quelli dopo la fine del piano Baraldi, il lavoro fatto è tanto ma c'è ancora spazio per migliorare:



qui si trovano anche le classifiche degli altri maggiori campionati europei:

Calcio e altri elementi: 2014/15 - La classifica del quinquennio
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #9 il: 06 Ago 2015, 17:01 »
Articolo preso dal sito cuoredilazio a cura di Arianna Michettoni

Il progetto-Lotito avanza tra tante plusvalenze e poche cessioni eccellenti. È il lontano 2004 quando la Lazio ingaggia un giocatore che firmerà un contratto di 23 anni percependo 6 milioni di euro a stagione: così i biancocelesti, dopo una lunga trattativa, si aggiudicano le prestazioni di "Fisco".

Può essere infatti utile personificare e materializzare un'entità astratta e troppo spesso dimenticata nelle premesse di un "Lotito caccia li sordi" che prosegue incessantemente da allora. Perché il patron "li sordi" li caccia, ogni anno, sin dall'inizio della sua presidenza. Ed è noto per essere oculato, avveduto, accorto – non a caso si è aggiudicato il Financial Fair Play per la rigorosa e meticolosa gestione del bilancio economico della Lazio – ma è, soprattutto, intelligente.

Nel 2005 la Lazio, nello stato di coma irreversibile in cui versa, opera sul mercato esclusivamente con formule di prestito e comproprietà, ingaggiando parecchi giocatori svincolati – tra cui Mudingayi. Proprio quest'ultimo è stato poi venduto nel 2008 al Bologna, che lo ha pagato 6 milioni di euro: un chiaro ed evidente segnale dell'abilità imprenditoriale della società, in grado di massimizzare il precedente investimento.

Nel 2006 i biancocelesti acquistano vari calciatori, tra cui Cristian Ledesma, Stefano Mauri e Goran Pandev, spendendo in totale circa 20 milioni di euro. E superata la fase di assestamento, arriva il primo successo dell'era Lotito: il ritorno in Champions League. Per quanto la filastrocca "quando in champions sei tornato/Lotito Vignaroli ti ha comprato!" venga insegnata già ai bambini come segno distintivo di lazialità, ciò non è del tutto vero: in quello stesso anno è arrivato Aleksandar Kolarov, pagato l'esorbitante cifra di 800000€. Assieme al suo ingaggio ci furono anche quelli di Juan Pablo Carrizo (costato circa 7500000€) e Fernando Muslera (circa 3000000€), di Stefan Radu (prima in prestito ad un milione di euro e successivamente riscattato dalla Lazio a 4,5 milioni di euro), David Rozehnal (prestito oneroso ad un milione di euro e riscattato per un costo totale di 3,6 milioni di euro) Mourad Meghni (pagato circa 2500000€) e Rolando Bianchi.

Eppure l'accento va posto sull'acquisto del serbo che, tre anni dopo, viene rivenduto a 18 milioni di euro. No, non si tratta di un'operazione fortunata, fortuita, casuale. La Lazio ha sempre operato razionalmente e con astuzia, non piegandosi all'abitudine spendacciona e sperperatoria del calciomercato. Altri due esempi: nella sessione estiva della stagione 2008/2009 arrivano alla Lazio, rispettivamente per poco più di 900000€ e per 1,2 milioni di euro, Stephan Lichtsteiner e Libor Kozak. Il primo verrà venduto alla Juventus per 10 milioni di euro; il secondo all'Aston Villa per 7,5 milioni di euro.

Nonostante però i successi finanziari, la contestazione a Lotito non si è mai fermata. Eppure l'errore maggiore della sua presidenza c'è stato quando quest'ultimo, mostrando un lato diverso dal freddo calcolo ragionato, ha riscattato a furor di popolo Mauro Zarate (operazione da 20 milioni di euro). Il triste epilogo della vicenda è noto a tutti, ma ieri come oggi la colpa è sempre di uno solo. Quell'uno che, al grido di "ad oltranza sparuta minoranza", "o lui o noi" "Lotito vattene" e "libera la Lazio" ha fatto in modo che calciatori come Marchetti, Klose, Lulic, Cissè, Candreva, Anderson, De Vrij, Parolo ed Hernanes indossassero la maglia della Lazio. Proprio Hernanes, dalle capriole tristi (e dai risultati raggiunti con l'Inter ancora più tristi), è poi l'ultima cessione illustre operata da Claudio Lotito. Il centrocampista fu venduto ai nerazzurri il 31 gennaio 2014, rispettando il suo desiderio di giocare (e vincere, a suo dire) altrove.

Anche in questa occasione Lotito è riuscito a trarre profitto da questa operazione: il profeta, acquistato per 13,5 milioni di euro, fu ceduto per 20 milioni di euro. E dalla sua partenza le Lazio ne ha ricavato Felipe Anderson, che oggi incanta l'Olimpico con le sue giocate. La verità è una, supportata dall'oggettività dei fatti: la politica economica attuata dalla società non mira ad infiammare le folle, ad esaltare le masse – Lotito non vende sogni, ma solide realtà – è concreta e quanto mai funzionale al raggiungimento e al miglioramento degli obiettivi posti. Nella passata stagione, terminata al terzo posto, si è riusciti a superare squadre che ad opinione comune erano meglio intervenute sul mercato, allestendo – secondo gli esperti – rose forti e competitive.

Si sta attuando un progetto che affianca l'esperienza e la solidità di calciatori affermati alla crescita di giovani talenti, ma tanto lontano dai clamori e dai proclami altisonanti da non avere la visibilità meritata. Eppure si è già in grado di primeggiare nel panorama italiano: tutto merito di una strategia che è riuscita a confutare l'assioma "più spendi più vinci" – altro obiettivo centrato da Claudio Lotito. Le recenti operazioni di mercato (conclusosi, secondo Tare, ma ci si aspetta ancora un innesto) confermano tale linea programmatica: sono stati acquistati giovani di valore, in grado di apportare imprevedibilità e freschezza alle manovre dei biancocelesti.

Pure la tempistica elogia i movimenti effettuati dalla Lazio: tutti gli acquisti sono arrivati opportunamente per tempo, in modo tale da consentire loro di prendere parte alla preparazione precampionato, adattandosi ed integrandosi agevolmente agli schemi ideati da mister Pioli. Qualsiasi giustificazione possano quindi addurre i tifosi tale da motivare una nuova protesta (come giorni addietro paventava un comunicato della Curva Nord, che invitava a non sottoscrivere l'abbonamento fino alla chiusura della sessione di mercato estiva) appare francamente incomprensibile, soprattutto ora che la Lazio, chiamata ad affrontare due sfide difficili e bisognosa dell'incitamento sugli spalti, vede procedere a rilento la campagna abbonamenti con i supporters più impegnati in pretese e richieste che nel sostegno della propria squadra. E qualunque sia l'esito della sfida contro la Juventus e del preliminare di Champions, di certo la gestione societaria di Claudio Lotito è solida e stabile, ed i progetti sono ben chiari e definiti.

caro Presidente, non ti curar di loro, ma guarda e passa
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #10 il: 06 Ago 2015, 17:05 »
Che fosse una verità che Lotito dal punto di vista economico sia stato bravo non credo ci sia mai stato qualcuno che lo neghi mentra l'articolo indichirebbe il contrario, dicendo quindi una balla.
 Per il resto è abbastanza facile scrivere certe cose nell'anno in cui si fa un'ottima stagione, sarebbe stato molto piu' difficile scriverle un anno o 2 fa, quando la lazio è arrivata ben sotto le sue potenzialità economiche. Vedremo se nel prossimo o nei prossimi anni finisce l'altalena e se la lazio si stabilizza. Per far bene la lazio, oggi, deve arrivare tra il primo ed il quinto posto, dal sesto in giu' non significa aver fatto bene, al massino un sei striminzito se si arriva sesti.
piazzamenti lazio ultime stagioni:
10
12
5
4
7
9
3

Però...
Intrigante sto grafico:

Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #11 il: 06 Ago 2015, 17:14 »
Cose giuste per quanto riguarda il valorizzare gli investimenti, però ci si dimentica che essendo una società che si autofinanzia, la Lazio è da 8 anni senza sponsor (cosa che anche se me la spiega Stiglitz non gli credo) e non ha mai fatto un aumento di capitale.

Questo è oggi il motivo del mancato salto di qualità definitivo della Lazio, che, risultati alla mano, fa sempre un'ottima stagione e poi non riesce a mantenersi su quei livelli.

Il resto sono chiacchiere condite dall'ottimo lavoro di Tare che di fatto sta permettendo alla Lazio, praticamente da solo, di giocarsi la Champions.

Offline Sonni Boi

*****
16452
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #12 il: 06 Ago 2015, 17:15 »
Articolo inutile, così come il topic che si prospetta.

Offline samu_s

*****
9795
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #13 il: 06 Ago 2015, 17:27 »

Offline lorenz82

*
7155
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #14 il: 06 Ago 2015, 17:46 »
insomma, dovresti scrivere
10 + coppa
12 + supercoppa
5
4
7 + coppa
9
3 + finale coppa

in pratica negli ultimi 7 anni o eri nei primi 5 o hai vinto una coppa. partendo dal sesto fatturato, direi un ottimo rendimento.

Tornando in tema, articolo ridicolo per come è scritto.
così è più corretto ;)

Offline Zoppo

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17628
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #15 il: 06 Ago 2015, 17:52 »
Articolo inutile, così come il topic che si prospetta.

Offline an10re

*
465
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #16 il: 06 Ago 2015, 18:06 »
Però...
Intrigante sto grafico:


Speriamo di andar sempre in picchiata con i grafici  :)

Offline an10re

*
465
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #17 il: 06 Ago 2015, 18:07 »
così è più corretto ;)
Dipende di cosa si parla.
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #18 il: 06 Ago 2015, 20:21 »
insomma, dovresti scrivere
10 + coppa
12
5
4
7 + coppa
9
3 + finale coppa

in pratica negli ultimi 7 anni o eri nei primi 5 o hai vinto una coppa. partendo dal sesto fatturato, direi un ottimo rendimento.

Tornando in tema, articolo ridicolo per come è scritto.

Le finali contano soltanto se le vinci, anche l'asromammerda giocò una finale di CoppadeiCampioni.

Offline ES

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20560
Re:Lotito, 10 anni di mercato e affari d'oro
« Risposta #19 il: 06 Ago 2015, 21:35 »
Un articolo pro Lotito, fazioso. Unico nel genere, a fronte delle centinaia di migliaia, in questi anni, contro. Ed altrettanto faziosi, una cambiale come i post di fish.
Lo accolgo con un sorriso, in fondo è faziosità anche pro Lazio. Meglio del moriremo tutti, o delle ginoflessioni fronte il letto di pallotta, che stanno andando di moda tra molti laziali, no?
 

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