Calcio: Lega B agitata, Lotito pensa a presidenza Dubbi su compatibilità, al voto 25/3. Abodi, io non torno
Acque agitate nella Lega B, che sabato prossimo si riunirà per eleggere il successore di Andrea Abodi. L'ormai ex presidente oggi ha ribadito che le sue dimissioni sono irrevocabili, proprio mentre andava in scena un Consiglio di Lega movimentato, aperto a tutte le società e diviso, sui tempi dell'assemblea elettiva e sui papabili. Non ci sono candidature formalizzate ma sembra deciso a correre Claudio Lotito, presidente della Lazio nonché comproprietario della Salernitana, che a fine giornata ha glissato sull'indiscrezione emersa dalla riunione dei club: "Io non confermo niente". In polemica con la mossa di Lotito si è dimesso dal Consiglio il n.1 del Frosinone, Maurizio Stirpe, che spingeva anche per prendere più tempo prima di andare al voto. Alla fine quella di sabato 25 marzo è stata ritenuta la data "più opportuna" per partecipare con una governance ricostituita al Consiglio della Federcalcio, due giorni dopo a Coverciano, e "attivare una vigorosa azione politica e istituzionale per la modifica" della Legge Melandri sulla ripartizione delle risorse "con l'obiettivo di evitare i gravi effetti distorsivi sulla sostenibilità economico-finanziaria che determinerebbe nel sistema".
E' la stessa battaglia che Lotito sta conducendo con le 14 società medio-piccole all'interno della Lega Serie A, che fra l'altro andrà al voto mercoledì prossimo per rinnovare le cariche. Quel giorno si capirà se Lotito resterà consigliere federale in quota Serie A, statuto alla mano ruolo incompatibile con quello la presidenza della Lega B. Se dovesse essere eletto alla guida dei club cadetti, Lotito dovrebbe anche cedere le sue quote della Salernitana (comproprietario è suo cognato, Marco Mezzaroma). Alcuni dirigenti sostengono che dovrebbe farlo anche solo per candidarsi. "Ho assistito a un intervento di Lotito - ha raccontato il presidente del Bari Cosmo Antonio Giancaspro -. Capiremo se è candidabile. Intanto vediamo se ci sarà unità di intenti, poi verificheremo chi potrà essere candidato". Il suo avversario potrebbe essere uno fra Gualtieri (ex Crotone), Accornero e Cardinaletti, che dovrebbero dimettersi da Novara e Ascoli. Dal canto suo Abodi, dopo la sconfitta alle elezioni federali contro Tavecchio, ha ribadito di non voler tornare indietro. "Nessuna inversione a U. Diversi presidenti mi hanno chiesto di ripensarci e tornare alla guida della Lega B, ma sono una persona libera e coerente, mi sembra opportuno fare un passo indietro e uno a lato per il bene di questa Lega. Non cambio idea", ha raccontato il manager, che avrebbe dalla sua ancora 14 club, contro gli 8 accreditati alla corrente Lotito. L'elezione del presidente della Lega B richiede i 2/3 dei voti per le prime due votazioni, la metà più uno dalla terza in poi.