Ieri ha tenuto in piedi la Lazio, punto. Ha bloccato un'infinità di ripartenze, togliendo la palla a giocatori più veloci di lui, che lo puntavano frontalmente in campo aperto. Letteralmente infinito, un centrocampista pauroso, stratosferico. Peccato per il rigore, da lui mi aspettavo una caldarrosta al centro della porta, tipo l'esecuzione di Bonucci. Calciare piano, angolato e a mezza altezza, contro un lungagnone reattivo come Donnarumma, è stata la peggiore delle scelte.