Capisco che si possa discutere se Luis Alberto o Parolo o Murgia o Biglia, Lulic, Milinkovic, eccetera, siano degno di giocare "da titolare" una partita di campionato di serie A o di Europa League.
Ma, se la Lazio vuole essere all'altezza delle squadre top (prime tre o quattro), se vuole entrare nel ristretto club delle pretendenti allo scudetto, insomma, se vuole tornare a recitare il ruolo che recitava negli anni cragnottiani, allora non c'è un centrocampo o una difesa o un attacco titolare. C'è una squadra di 18 elementi (almeno) che ruota a seconda delle circostanze, dell'avversario, dello stato di forma dei singoli, degli infortuni e dei meccanismi, dell'affiatamento. Io vi so snocciolare come se fosse il Padre Nostro (anche meglio) la formazione del 74. La formazione del 2000 non la sa nessuno o, meglio, se ci mettiamo in 10 a scrivere i nostri 11 titolari, a parte Marchegiani e Nesta gli altri nove non sarebbero mai gli stessi. Perché il calcio ad alto livello è questo, una squadra con molti titolari, con pochi intoccabili e molte alternative, tutte egualmente valide.