ti vedo correre, un po' goffo, con quella giacca blu e cerco di trovare le parole, anche se la gola mi brucia per le urla
vedo quel gruppo di ragazzi che ti sommerge, abbracciandosi e saltando
così, d'improvviso, mi vengono in mente tante cose e tante persone, Laziali, alle quali non ho mai detto quello che sto per dire
innanzitutto a te, che hai l'età di mio padre (e pensa quanto mi sembra strano vedere mio padre in panchina), dico ancora grazie
anche se non t'ho mai offeso, molte volte t'ho criticato, forse anche ingiustamente, ma credo che quel minimo di onestà che mi è rimasta te lo debba, quindi grazie
poi, penso a tutti quei Laziali che hanno sofferto per due anni: il derby è come la metà oscura che è dentro di te
se lo perdi, quella metà oscura ti sopraffa'
se lo vinci, la spazzi via come fa la tramontana
penso quindi ad un Laziale che ti assomigliava ed al quale ero molto legato
magari sta sorridendo pure lui, perchè dove sta lui tanti strilli non è che li fanno fa, credo
penso a mio padre, che nel terzo millennio e con la scheda pagata, se lo sente per radio
penso ad un altro Laziale, che si rifugia in garage e se lo sente anche lui per radio...sarà perchè è coetaneo di mio padre
penso alla donna che amo: vederla saltellare con gli occhi lucidi per casa mi fa credere che è valsa la pena averla attesa per 45 anni
e penso a tutti i miei amici Laziali, pure quelli coi quali ho litigato e che ho perso di vista: pensarli felici stanotte è bello e mi fa sentire bene
Lazio
one love
(grazie pikkio)