Se ho qualcosa da dire al mio Direttore, glielo dico nel modo e nella forma più consona al ruolo di entrambi, come è giusto che avvenga tra professionisti.
L'Account è personale, ma il contenuto è pubblico e come tale può comportare conseguenze, anche a livello giuridico.
Tounkarà non perderà il lavoro per un retweet, ma sicuramente ha confermato in maniera manifesta che non è ancora pronto per il professionismo.
guarda, allora ti dico, ti speigo.
l'avvento dei social è una cosa relativamente nuova, sicuramente è un fatto che ha investito le carriere dei giocatori da poco.
è uno strumento molto complesso, per nulla banale, proprio perchè in tensione continua tra pubblico e privato, e non solo per questo.
adesso non mi sembra il luogo per attaccare una pippa con un analisi dettagliata della fenomenologia social applicata alle vite delle persone.
partiamo dai dati certi, la gestione del social è complessa, tounkara è un ragazzino, tounkara non si è inventato i social, ma come tutti noi li ha
solamente subiti.
subito nell'accezione classica di molti altri fenomeni cari alla postmodernità, quindi nell'ambiguità che ci può essere tra subire e agire.
quindi, partendo da questo, e rimando confinati al merito dell'agito, cioè un RT in cui sostanzialemnte rendeva pubblico il suo dissenso per non aver giocato "manco in coppa italia", mi sembra veramente una bolla di sapone questa polemica.
che tounkara sia solo un ragazzino immaturo viene da se, ha 18 anni.
qualcuno è più maturo, qualcuno meno.
sicuramente esserlo a 18 anni non può essere una colpa.
e aggiungo, se serviva sto RT per sapere il grado di maturità di un giocatore con cui convivi tutti i giorni, allora levate le bende a Pioli e company.
io non credo sia così, io credo che questo sia cibo buono per noi, che famo a gara a svejasse tutti sudati.