Io invece sono andato a letto col rammarico di aver sbagliato il gol che ci avrebbe messo nella condizione di andare al riposo in vantaggio.
Fra andata e ritorno abbiamo molto da recriminare.
Poi certo ci sono 3 categorie di differenza fra le 2 società e squadre, ma fai 2 gol a Roma e segna ieri...
Almeno abbiamo salvato la faccia.
Ma magra consolazione.
È vero che il Bayern che abbiamo incontrato non è il solito schiacciasassi.
È vero che capitalizzando le occasioni tra andata e ritorno avremmo potuto fare l'impresa.
Ma ti invito a vederla da un punto diverso: proprio perché abbiamo giocato una partita perfetta all'andata ci permettiamo il lusso di recriminare.
Ieri la paura di tutti era che scendessimo in campo troppo carichi, troppo preoccupati, che attaccassimo senza criterio invece di difenderci.
Invece ieri erano tutti lucidi e concentrati e si è rivista, fino a fine primo tempo, la Lazio dell'anno scorso, quella dei clean sheet, unica possibilità per vivere un sogno fino alla fine.
Al netto di questo, il Bayern è una squadra almeno due volte superiore alla nostra, e se sblocca anche solo fortuitamente una situazione, poi il divario diventa incolmabile.
È andata così, però la verità è che se abbiamo avuto anche solo per qualche giorno, per qualche ora, per qualche minuto la speranza di poter eliminare il Bayern Monaco (lo scrivo di nuovo, perché forse a qualcuno sfugge la portata di questa cosa: ELIMINARE IL BAYERN MONACO) è proprio perché Sarri e i giocatori hanno impostato due partite perfette.
Poi per carità, scanniamoci sul modulo, sull'occasione mancata di Ciro, sull'errore difensivo del secondo gol, quello che vi pare.
Ma abbiamo fatto quello che dovevamo fare per portare dalla nostra parte quel 5% di possibilità di passare il turno. Non è successo, il restante 95% ha fatto quello che doveva fare, ovvero decidere le sorti di questa sfida.
Ma se c'è un unico ambito in cui dovremmo essere tutti compatti nel dire che la Lazio e il suo allenatore sono stati perfetti in un'annata in cui tante cose stanno andando male, è proprio la Champions.
Quanti di voi lo hanno immaginato o sognato ad agosto?
Se vogliamo di più, ripeto, non è all'allenatore che dobbiamo guardare.
Se quello che abbiamo ci va bene, beh, la Champions di quest'anno forse è stato il vero capolavoro del triennio sarriano.