Ok, obiezione accolta, ma lo citato come esempio di chi, dall'esterno, con una professionalità da tutti riconosciuta, venisse in società per dare il suo contributo per migliorare il settore giovanile.
Questo anche in risposta delle trovate di chi cerca tra ex giocatori i futuri dirigenti di un settore tanto delicato.
Si si per carità, l'avevo "intuito"...
Ma anche lì per me vale lo stesso discorso degli ex.
Io non voglio D'Amico (nome a caso) come allenatore solo perchè grande calciatore, Signori come responsabile perchè segnava sempre lui o Gascoigne alla scuola calcio perchè fa divertire i bambini.
Così come non è detto che Vatta, da tutti riconosciuto (e non poteva essere altrimenti) come Vate
del settore giovanile del Torino, viene qui a Roma e fa bene.
Non è sufficiente che sia il mago dell'Atalanta o il genio della Juventus.
Per me quello che conta è che lavorino bene,
onestamente e che crescano ragazzi per la prima squadra.
Se sono ex è un valore aggiunto non una conditio sine qua non.
Io ricordo sempre con piacere Morrone, ottimo giocatore nella Lazio ed ancora meglio come allenatore delle giovanili.
Morrone allenatore la Primavera è stato questo in tre anni consecutivi:
1984-85 vice campione d'Italia (Torino)
1985-86 vice campione d'Italia (Cesena)
1986-87 Campione d'Italia (contro il Torino)
Avercelo oggi un allenatore così...