Gli elogi dei tifosi, le scuse dei "pentiti". Sui social è scoppiata la Baroni-maniaL’estate piena di incertezze e contestazione è solamente un ricordo. Ora quei fischi si sono tramutati in applausi
Una bic quattro colori in tasca, insieme a tanti sogni e la consapevolezza di aver lasciato il segno come forse non si sarebbe aspettato. Si guarda indietro Marco Baroni, e sorride. Perché quell’estate, piena di incertezze e contestazione, è solamente un ricordo. Fischi tramutati in applausi e un futuro ancora da scrivere, ma che ad oggi appare roseo come non mai. La sua Lazio piace, emoziona e diverte, nel segno del lavoro, il mantra di chi nella vita è riuscito ad agguantare la migliore occasione della sua vita in silenzio, lasciando parlare il campo. Risultato? Lazio seconda, ad un punto dalla vetta, Baroni secondo miglior tecnico della storia biancoceleste, con 25 punti dopo 12 giornate (primo Roberto Mancini con 27 punti, stagione 2002/03). E non è finita qui. È proprio lui ad alzare l’asticella passo dopo passo: “Non vogliamo che la squadra si ponga limiti, siamo un gruppo ambizioso”. Musica per le orecchie di chi nutriva dubbi nei suoi confronti, quello era il passato; il presente dice che è ufficialmente partita la Baroni-mania.
Sui social i complimenti si sprecano per il “demone quattro colori”, ma prima spazio al mea culpa di chi lo ha criticato senza aspettare il giudizio del campo: “Queste le mie scuse a Marco Baroni: mai giudicare il libro dalla sua copertina”, con tanto di ritratto dedicato al tecnico toscano. Per poi lasciare spazio all’euforia di chi non vuole svegliarsi da questo bel sogno: “Ma cosa sta cucinando mister Baroni?”; “Grazie mister, le più belle storie d’amore iniziano così: con una certa titubanza all’alba del primo incontro”.
Sentimento puro, che sfocia anche nel campo della beatificazione: “Baroni santo subito“. Forse un po’ troppo, ma tant’è. Anche il suo abbigliamento sta creando tendenza, quel maglione a collo alto nero è diventato simbolo di rinascita, c’è chi è pronto a prenderne uno identico, perché “con il dolcevita di Baroni non ho paura di niente”, afferma un tifoso. Nemmeno del freddo, viste le temperature rigide che stanno arrivando. Ma il discorso si fa veramente serio quando vengono scomodati anche i rapporti familiari: “Meglio mamma o Marco Baroni?”. Scelta ardua, ma la Baroni-mania val bene il dubbio amletico. Perché i tifosi vogliono continuare a sognare. E il mister insieme a loro.
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