FORMELLO - Marco Baroni in conferenza stampa alle ore 15. Il tecnico biancoceleste parlerà alla vigilia della trasferta con la Juventus: segui la diretta scritta delle sue parole su Lalaziosiamonoi.it.
Come sta la Lazio? Come ha ritrovato i nazionali?
Stiamo bene, la squadra si è allenata. Chi è rientrato dopo ha avuto la soddisfazione personale di giocare in nazionale, sono rientrati tutti, piano piano li abbiamo rimessi dentro, stamattina erano tutti presenti.
Guendouzi è disponibile?
Sta meglio, ci prendiamo ancora 24 ore, facciamo le valutazioni. Mi sembra che potrebbe essere disponibile, non so se dall'inizio. Il ragazzo ha grande voglia di essere presente, fa piacere a me e alla squadra.
Dobbiamo aspettarci la solita Lazio aggressiva o ci sarà qualche cautela in più?
Andiamo ad affrontare una squadra forte, la miglior difesa d'Europa. Ha più possesso palla in Italia, che ha consistenza e compattezza, personalità. Per noi sono le partite perfette per cercare di essere competitivi, è un test importante di altissimo livello. Dobbiamo affrontarlo con la consapevolezza e con la personalità, col desiderio di giocare queste partite per la difficoltà. Nelle difficoltà c'è la bellezza, lo dico sempre.
Un test che può alzare le ambizioni?
Le ambizioni vanno di pari passo con la voglia e il desiderio, con quello che si riesce a proporre. Preferisco il fare al parlare. Vuol dire lavorare a testa bassa, con spirito giusto, siamo tutti ambiziosi. Anche i tifosi, la piazza, la società, i calciatori. Ci vuole dedizione insieme al sacrificio, questa gara è un passaggio importante.
Domani un esame di maturità?
È un passaggio perché noi viviamo di test continui, con il lavoro e quello che dobbiamo proporre. Una grande gara, affrontiamo una squadra forte, da questo punto di vista dobbiamo andare con questo desiderio.
Quanta soddisfazione le danno i complimenti ricevuti per i primi 3 mesi alla Lazio?
Molto merito della squadra, io ho portato una proposta, la squadra la sta recependo. Il merito è dei ragazzi. Io ora sono molto con i piedi per terra, con i piedi nel lavoro. Mettere a terra il lavoro è la cosa più importante, lì dobbiamo trovare le risposte e l'identità forte di squadra. Mi fa piacere per la squadra, ma io devo rimanere ancorato al progetto e all'obiettivo.
Quanto è pronta la sua Lazio a cambiare faccia in corsa? Quanto saranno importanti i cambi?
I cambi sono fondamentali, l'abbiamo visto in queste partite affrontate. La Juve è solidità, compattezza ed esperienza. Ma non mi piace modificare, abbiamo le nostre consapevolezza, abbiamo lavorato e preparato il match. Mi piace avere un'identità forte, è necessaria per costruire. Bisogna avere un credo da inseguire, al di là dell'avversario o dei momenti negativi che ci possono essere. Sarà difficile, ma la squadra non sbaglierà la prestazione.
La Lazio può essere la sorpresa di questa stagione? Un po' come il Bologna di Motta l'anno scorso...
Troppo presto, dobbiamo rimanere equilibrati, in campo e fuori. Un aspetto che dobbiamo tenere nel quotidiano, durante la settimana, nel lungo ci porterà a raggiungere risultati individuali e di squadra. La stessa coerenza e razionalità dobbiamo portarla dentro e fuori dal campo.
Punto infermeria?
Per i ragazzi rientrati dalla nazionale si tratta di recuperare energie. Dele per l'amara avventura con la Nigeria, è stato fermo, però ha energia ed è giovane, ha recuperato. Stessa cosa per Dia. Gigot lo vedremo presto, è già disponibile, penso che in Europa League possa partire. Vecino è stato rapidissimo, era un piccolo affaticamento, sta bene.
Lazzari può rientrare prima della sosta? Marusic o chi al suo posto?
Abbiamo delle soluzioni. Lazzari sta recuperando velocemente, sta già molto meglio, sono fiducioso di un pronto recupero. Il nostro staff sta facendo un grande lavoro, le sue fibre e la sua voglia lo stanno facendo accelerare. Abbiamo delle soluzioni, non sono preoccupato. Adam sta bene, è una certezza per noi.
Come ha visto Isaksen negli ultimi giorni?
Sta crescendo, vedo le sue qualità. A volte deve trovare dei puntelli, dei sostegni, a volte dipende da come nasce la sua partita. Deve essere libero mentalmente, senza paura di sbagliare, voglio che rischi, lo può fare. Ha fatto una buona partita anche con l'Empoli, poteva segnare. Lo sa, rimane per me l'ottima prestazione.