Pensare che, anche qui dentro, c'era chi si affrettava a dire che - a dispetto dei loro curriculum fallimentari - quelli di Cremona erano magistrati seri, scrupolosi, ecc.
Di fronte a questo scempio - al solito preceduto da spifferi diffusi ad arte al fine di mobilitare l'opinione pubblica forcaiola - l'unica reazione seria sarebbe quella dell'immediato avvio di un'azione per danno erariale promosso dalla Corte dei conti per il fiume di denaro speso in tanti anni di indagini farlocche e nei tanti anni che occuperà un processo che, per la gran parte degli imputati, è al limite del grottesco.
Ma noi non siamo un Paese serio, ed è sufficiente indossare una toga per potersi permettere di fare tutto impunemente.