Qui secondo me sbagli.
C'é un ordine cronologico che non puoi modificare. Se non é gioco pericoloso non é rigore.
Il contatto con la testa viene dopo. Il Var interviene per dire a Di Bello che quello é gioco pericoloso. E non lo puo' fare. Perché Di Bello ha visto tutto quello che c'era da vedere per giudicare il gioco pericoloso. La Var chiama DI Bello per fargli cambiare una decisione che ha preso in campo. E non lo puo' fare. Il protocollo é chiaro. La Var non apporta nessuna informazione supplementare per determinare che é gioco pericoloso. Che poi il piede tocchi la testa di Manolas, se non é gioco pericoloso, non ha nessuna importanza. Perché tocca il pallone. Che in quel momento ci sia la testa o il piede di Manolas non cambia dal momento che non c'é gioco pericoloso.
È gioco pericoloso, certo che sì, e di bello sbaglia a valutarlo.
Ma in caso di mancato contatto (che di bello non può vedere) è un errore su cui il var non può intervenire.
In caso di contatto l'errore è grave perché porterebbe a rigore e quindi può intervenire.
Il contatto non avviene dopo ma contestualmente al gioco pericoloso. Avviene dopo solo considerando i frame singoli (ricordi cosa dicevi di muriqi? Paro paro).
Una persona normodotata che va su quella palla non si puo dire che vada sullo scarpino perché un millisecondo dopo al posto della palla vi trova la scarpa.
È esattamente la circostanza che la norma vuole prevenire. Spiccicata. Talmente spiccicata che non fosse del 2020 penserei l'abbiano inserita apposta.
La cosa pazzesca e che fa sbroccare è che in 12 secondi ci sono 5 eventi contesi che un quid iniziale fa volgere tutti a nostro sfavore. E questo capisco sia, dal punto di vista del tifoso, una rosicata pazzesca. Mia in primis.
Ma se ti chiarisci il quid iniziale tutto si spiega in quel frangente specifico.
E la cosa che più mi fa rosicare non è solo o tanto che abbiamo subito gol quando ci aspettavamo rigore e superiorità, ma che questa cosa ci abbia imbambolato quando la partita era tutta da giocare come dopo si è visto almeno in parte.
E forse è proprio questo che fa più male