Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...

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Online paolo71

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Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #100 il: 09 Set 2019, 13:32 »
Grande ricordo. E' vero, ci aspettavamo tanto da lui.
Invece alla fine fu decisivo Paolo Monelli.

Dalle sue parole in diverse occasioni Nanu, si è sempre dispiaciuto di non aver reso per quanto i Laziali si aspettavano da lui.
Solo un anno con noi, sia lui che Monelli, quella dell' ultima promozione dai cadetti della ns storia, ma entrambi legatissimi alla Lazio a ciò che lessi poi.
Gran coppia di attaccanti per la b, ci comprò Calleri quell' anno, a testimoniare che la serie A doveva arrivare dopo la salvezza degli spareggi a napoli.
Un peccato che poi il giocattolo si ruppe in estate con le dimissioni di Fascetti per dissapori con l'allora Patron.
Ma era l'alba di una nuova Lazio...

Offline bak

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20168
Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #101 il: 09 Set 2019, 16:44 »
Ancora ho negli occhi da bambino il titolo in prima pagina della gazzetta
" Renè Van de Kerkhof alla Lazio"

Poi la caf mortacci loro...

Lo vidi alla presentazione della squadra quando ancora non ci avevano retrocesso; aggiungo un altro che poteva fare molto con noi fu Castagner.


Online paolo71

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19350
Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #102 il: 09 Set 2019, 16:58 »
Lo vidi alla presentazione della squadra quando ancora non ci avevano retrocesso; aggiungo un altro che poteva fare molto con noi fu Castagner.



Ancora non mi capacito come abbiamo fallito quella stagione, la prima di b dopo lo scandalo...fallire la risalita con quel popò di squadra e mister, ad agosto eravamo assieme al milan gli ammazza campionato a detta di tutti, un girone di andata nelle aspettative, poi complice qualche infortunio la squadra perse qualche certezza, ma soprattutto il rigore di Chiodi, non ci permise la promozione, arrivammo quarti, ne salivano tre.
Ci riprovammo con Gigi Simoni l'anno dopo, ma inutile dire che facemmo ancora peggio, a Natale avevamo già capito che ci saremmo fatti un altro anno in b.
Anche Gigi Simoni, potremmo iscriverlo nel conto di chi poteva fare di più con noi...

ot
sta diventando un top da vdm, ma è un piacere ricordare anche se erano tempi atroci, ma solo chi c'era sà che Laziali eravamo...
fine ot

Offline Brixton

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4903
Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #103 il: 09 Set 2019, 17:19 »
Ancora non mi capacito come abbiamo fallito quella stagione, la prima di b dopo lo scandalo...fallire la risalita con quel popò di squadra e mister, ad agosto eravamo assieme al milan gli ammazza campionato a detta di tutti, un girone di andata nelle aspettative, poi complice qualche infortunio la squadra perse qualche certezza, ma soprattutto il rigore di Chiodi, non ci permise la promozione, arrivammo quarti, ne salivano tre.
Ci riprovammo con Gigi Simoni l'anno dopo, ma inutile dire che facemmo ancora peggio, a Natale avevamo già capito che ci saremmo fatti un altro anno in b.
Anche Gigi Simoni, potremmo iscriverlo nel conto di chi poteva fare di più con noi...

ot
sta diventando un top da vdm, ma è un piacere ricordare anche se erano tempi atroci, ma solo chi c'era sà che Laziali eravamo...
fine ot

In realtà l'anno dopo c'era ancora Castagner sino al suo esonero e all'arrivo di Clagluna. Simoni arrivò dopo la retrocessione con Chinaglia presidente (1985/86). Situazione simile al primo anno di Castagner: partiti per stravincere il campionato e promozione fallita (e quella volta non solo non fummo promossi, ma finimmo quasi per rischiare la C). Erano gli anni, quelli di Simoni, in cui non si vinceva in trasferta manco per sbaglio.

Online paolo71

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19350
Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #104 il: 09 Set 2019, 18:05 »
vero, grazie Brixton.
ho fatto confusione con le 2 finestre di serie b così ravvicinate.
Clagluna durò poco pure lui l'anno successivo, perchè il terzo anno di b,  l'anno della promozione con Manfredonia e Giordano in campo grazie al condono successivo alla vittoria Espana 82, ci portò un subentrato Carosi giusto?
Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #105 il: 09 Set 2019, 18:15 »
vero, grazie Brixton.
ho fatto confusione con le 2 finestre di serie b così ravvicinate.
Clagluna durò poco pure lui l'anno successivo, perchè il terzo anno di b,  l'anno della promozione con Manfredonia e Giordano in campo grazie al condono successivo alla vittoria Espana 82, ci portò un subentrato Carosi giusto?
No, subentrò Morrone nelle ultime giornate di B e rimase al timone per le prime partite di serie A e qui fu sostituito da Paolo Carosi..

Offline bak

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20168
Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #106 il: 09 Set 2019, 18:46 »
Ancora non mi capacito come abbiamo fallito quella stagione, la prima di b dopo lo scandalo...fallire la risalita con quel popò di squadra e mister, ad agosto eravamo assieme al milan gli ammazza campionato a detta di tutti, un girone di andata nelle aspettative, poi complice qualche infortunio la squadra perse qualche certezza, ma soprattutto il rigore di Chiodi, non ci permise la promozione, arrivammo quarti, ne salivano tre.
Ci riprovammo con Gigi Simoni l'anno dopo, ma inutile dire che facemmo ancora peggio, a Natale avevamo già capito che ci saremmo fatti un altro anno in b.
Anche Gigi Simoni, potremmo iscriverlo nel conto di chi poteva fare di più con noi...

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sta diventando un top da vdm, ma è un piacere ricordare anche se erano tempi atroci, ma solo chi c'era sà che Laziali eravamo...
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1) Moscatelli, che si ruppe a Monza. Il sostituto Nardin buon portiere a Terni non rese secondo le aspettative (vedi sconfitta a Varese);

2) Chiodi, che al di là del rigore sbagliato contro il Lanerossi, non segnava mai;

3) la sconfitta contro il Milan all'andata, per come maturò (ci fecero un mazzo tanto)scalfi' molte certezze. Nonché il furto contro il Doria a poche giornate dal termine (rigore clamoroso non visto)

4) troppi pareggi casalinghi durante il torneo, e li subentrano le colpe di Castagner.

Oltre a un pazzesco campionato del Genoa. L'anno dopo rischiammo la C (Lazio-Varese e tripletta di D'Amico).

Offline gigiazzo

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Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #107 il: 09 Set 2019, 22:29 »
Galderisi fu un acquistone per l'epoca. Scese in serie B pur avendo già vinto 2 scudetti con la Juve e 1 col Verona. In più si era fatto pure i mondiali messicani. Con noi fallì di brutto, rimediando in tutto un gol e una traversa. Ricordo un articolo del fessaggero che ipotizzò che la scarsa vena realizzativa poteva essere causata dai trigliceridi alti. Giuro.
Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #108 il: 10 Set 2019, 08:38 »
Un piacere leggere questo topic, per quelli come me che, causa età, non hanno vissuto gli anni 80'

Offline ssl1900

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Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #109 il: 10 Set 2019, 10:06 »
Il ricordo più vivo che ho di Galderisi è legato ad una trasferta ad Arezzo. Al momento della entrata in campo dei giocatori "in borghese" per tastare il terreno, circa un'ora prima dell'inizio della partita, ci fu un'invasione di campo e "Nanu" fu preso in spalla e portato in trionfo. Per ripristinare l'ordine intervenne la polizia con cariche ed incidenti in curva.
Per la cronaca la Lazio vinse 1 -0 con gol mi sembra di Savino.

Offline maumarta

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Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #110 il: 10 Set 2019, 10:34 »
I nomi sono due ma in direzioni opposte.

Chi lo ha visto giocare dal vivo sa benissimo che oggi un Bruno Giordano non avrebbe prezzo.
Come valutazioni saremmo al livello di Griezmann & c.
Però lui chi era e poteva essere lo aveva fatto vedere con la nostra maglia.
Poi ha sbagliato e, caso quasi unico, pagato ma anche dopo aver pagato la sua luce in campo era accecante.
Nel momento cruciale della crescita a mancare è stata la Lazio.
Avevamo uno scheletro di squadra da far sfregare le mani ai DS.
Manfredonia, D'Amico, Giordano (ci sarebbe anche Laudrup ma non era nostro): oggi sarebbe un capitale da centinaia di milioni.
La società però non esisteva e i buffi ci stavano soffocando.
Avremmo dovuto venderlo, per il suo bene, come fece il Perugia con Rossi che, da juventino, andò a vincere i mondiali da solo e con la squadra.
La retrocessione dell'85 perlomeno gli permise di diventare una alfiere di Maradona.
Ancora oggi Diego dice che Bruno è il più grande con cui ha giocato... e guardate con chi ha giocato.
Per lui il rimpianto c'è ma soprattutto per lui perchè noi non potevamo proprio permettercelo.

Poi c'è Gazza... e il discorso si ribalta.
La società c'era ed era in rampa di lancio per decollare.
Le serviva un traino, un fenomeno (e lo avevamo quasi preso IL Fenomeno).
Con un minimo di capoccia e una ripulita nelle sue frequentazioni poteva lui diventare un "Ronaldo" e noi anticipare e ingigantire la nostra ascesa.
Peccato per tutti ma, anche in questo caso, soprattutto per lui.
 
Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #111 il: 10 Set 2019, 10:41 »
Pensando a Gazza, secondo me, il mondo Lazio ha spesso e volentieri dimenticato, o meglio non gli tributa gli onori che avrebbe meritato, Carlo Regalia.

Offline maumarta

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Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #112 il: 10 Set 2019, 10:58 »
Calleri, Regalia, Fascetti.

Una triade che un momento specifico ci ha tenuti in vita per i capelli.
Senza di loro non ci sarebbe stato un futuro.
I gol di Fiorini e Poli li ho sempre considerati come fossero uno solo e come il primo gol della Lazio di Cragnotti.

Offline Rorschach

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Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #113 il: 10 Set 2019, 12:38 »
Però scusate, se parliamo anche di allenatori io ci metto Eriksson.
Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #114 il: 10 Set 2019, 13:13 »
Un piacere leggere questo topic, per quelli come me che, causa età, non hanno vissuto gli anni 80'

Anche per quelli come me che, colpa età, li hanno vissuti gli anni '80  ;) :ssl
Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #115 il: 10 Set 2019, 13:25 »
Antonio Rizzolo. Sono ricordi vaghi, ma era una Lazio che risorgeva dalle ceneri, i mondiali italiani erano alle porte, e lui, se non ricordo male, esordi' tipo con una doppietta al Verona. Io cominciai a sognare ad un suo futuro in Nazionale, a lui, un laziale, convocato per i mondiali del Novanta. Gli anni della B non erano un ricordo lontano, e per me, allora intorno ai 16 anni, immaginare un giocatore della Lazio, proveniente dalla primavera, in Nazionale, era davvero un sogno. E poi mi ricordo che era pure carino e pensai che poteva diventare l'idolo delle ragazzine, che a livello di immagine non avrebbe guastato...
Sicuramente rispetto ai nomi che avete fatto voi, Rizzolo e' un nome meno altisonante, e rispetto alle aspettative iniziali (e, mi ricordo, endorcement anche di Peruzzi) un Carrizo qualunque sarebbe molto piu' in tema.
Ma Rizzolo fu una speranza, ingenua e personale di me 'ragazzetto'...e venne delusa...
Questo post e' meraviglioso... 

Online paolo71

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Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #116 il: 10 Set 2019, 13:30 »
Però scusate, se parliamo anche di allenatori io ci metto Eriksson.

Vero, ci pensavo ieri, non a lui nello specifico, ma alla figura professionale degli allenatori, la piazza spesso ha riposto nei Mister ingaggiati molte aspettative, in quanto rispetto alle stagioni in cui lavoravano, tali figure avevano dimostrato molto, la Lazio li ha presi riponenedo in loro molta fiducia per gli obbiettivi a cui erano chiamati, mi riferisco alle promozioni, i già citati Castagner e Simoni, oppure a caccia di trofei come Eriksson, che ha vinto poco rispetto a ciò che allenava.
Ma come non citare anche Zeman o il recente bistrattato Ballardini, prima di farsi giustamente cacciare da Lotito, al momento del suo ingaggio molti ne avevano ammirato le qualità a cagliari.
Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #117 il: 10 Set 2019, 14:20 »
Antonio Rizzolo. Sono ricordi vaghi, ma era una Lazio che risorgeva dalle ceneri, i mondiali italiani erano alle porte, e lui, se non ricordo male, esordi' tipo con una doppietta al Verona. Io cominciai a sognare ad un suo futuro in Nazionale, a lui, un laziale, convocato per i mondiali del Novanta. Gli anni della B non erano un ricordo lontano, e per me, allora intorno ai 16 anni, immaginare un giocatore della Lazio, proveniente dalla primavera, in Nazionale, era davvero un sogno. E poi mi ricordo che era pure carino e pensai che poteva diventare l'idolo delle ragazzine, che a livello di immagine non avrebbe guastato...
Sicuramente rispetto ai nomi che avete fatto voi, Rizzolo e' un nome meno altisonante, e rispetto alle aspettative iniziali (e, mi ricordo, endorcement anche di Peruzzi) un Carrizo qualunque sarebbe molto piu' in tema.
Ma Rizzolo fu una speranza, ingenua e personale di me 'ragazzetto'...e venne delusa...
Questo post e' meraviglioso...

Era tempo di vacche magrissime, io ricordo che tra la sfida con il Taranto e quella con il Campobasso giocammo la finale di Campionato primavera contro il Torino al Flaminio. Vincendo.
Quel Torino aveva tra le sue fila gente come Fuser, Venturin, Lentini noi avevamo Rizzolo e Saurini.
Ricordo un Flaminio piuttosto gremito e una gioia che nascondeva un'angoscia profonda. Bisognava vincere con il Campobasso senno' si scendeva in C.
Che cazzo di periodo...

Offline adiutrix

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Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #118 il: 10 Set 2019, 18:54 »
Sicuramente Gascoigne.
Però vorrei anche ricordare Aldo Nicoli.
Ottimo centrocampista, in odore di nazionale, segnò un vincente nei minuti finali del famoso derby dell'enorme striscione "VE MANNAMO IN B".
Ebbe un grave infortunio di gioco, qualche settimana dopo quel derby e praticamente la sua carriera finì lì.  :(
Re:Non è quello che ci siamo dati a mancarmi...
« Risposta #119 il: 10 Set 2019, 19:12 »
Francesco Fonte.

 

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