Ora basta, la misura e' stracolma. Siamo alle solite, ma, almeno io, non finisco di sorprendermi. Continuano a calpestarci impunemente, arbitri che toppano sempre a nostro sfavore, pilotando sfacciatamente le nostre partite, assistenti che ormai non contano piu' un cazzo che fanno finta di non vedere, la Var che funziona ad orologeria, quando c'e' un minimo dubbio a nostro favore vanno a contare anche i peli del culo (3 minuti per decidere se il gol di Acerbi a Bergamo era buono sono oltre ogni logica). E non parliamo di Sky, a cui sono abbonato, che sottolinea quasi a malincuore i nostri pregi e che evidenzia a chiare note i nostri difetti, dimenticando addirittura, come detto da altri netters, di menzionare Paparelli e Gabbo tra le vittime del tifo violento. E soprassediamo sui giornalucoli che non ci considerano meritevoli di posizioni di prestigio. Vorrei pero' soprattutto cercare di unire le fila di noi tifosi, che sto notando ultimamente essere troppo critici verso la squadra, l'allenatore e la societa'. La Lazio ha fatto un girone d'andata altalenante, perdendo nettamente con le grandi, facendo alcune buone prestazioni, altre scadenti, ma si e' meritata il quarto posto alla fine dell'andata. C'e' molto da migliorare, ci saranno per forza 2-3 innesti a gennaio, ma Milinkovic, Luis Alberto e il ritorno di Amuleto Leiva fanno sperare in un grande girone di ritorno. Uniti si vince.