Idem, stessa cosa.
Abbonato per vent'anni in tre diversi settori (compresi i distinti sud est) e presente in diverse partite nei restanti due in coppa.
Sempre avuta sta sensazione. Jsv che vuoi farci. Siamo sfortunati
Vorrei ribaltare il discorso sul sociale, perchè la nostra trasformazione interna ha inevitabilmente seguito quella globale.
Sono sempre stato antifascista, anche perchè in caso contrario sarebbe stata dura cresce sullo zerbino di casa.
Mio padre era democratico e all'avanguardia fino all'eccesso su tutto, dalla religione all'orientamento sessuale passando per il tifo calcistico, ma su questo argomento la discussione nemmeno cominciava.
Nonostante questo il mio voto non è andato quasi mai a sinistra, anzi.
Fino a quando è esistita ho spesso votato AN, consapevole del fatto che vi si imboscassero i vecchi fasci ma pensando che un sistema bipolare da qualche parte dovevano pure nascondersi e di certo non potevano farlo nell'Ulivo di Prodi.
Nel primo decennio del 2000 però l'aria ha cominciato a cambiare.
I personaggi che uscivano fuori da quella parte era sempre più estremi, dalla Lega e dalle formazioni prettamente di destra che nascevano regolarmente.
L'opera di revisionismo storico del Cavaliere, a partire dal ridimensionamento della Storia come materia di insegnamento, cominciava a dare i suoi frutti.
Prima sembravano delle macchiette, facevano quasi simpatia per quanto erano ridicoli gli esordi di Salvini e della Meloni.
Poi però l'analfabetismo funzionale dilagante e l'aspettativa di vita crescente dei vecchi nostalgici imboscati di una volta ha cominciato a dare i suoi frutti.
Io la Storia non solo l'ho studiata ma l'adoravo e certi segnali, certi deja vu non ho potuto ignorarli.
E sono cresciuto.
Non era più tempo di divertirsi a giocare Don Camillo vs Peppone.
La scelta di campo aveva un peso differente e in più c'era un ragazzino in età scolare che a scuola studiava la storia di Berlusconi, sui libri fatti con i trasferelli.
Con la stessa fermezza e velocità non mi sono fatto scrupoli ad allontanarmi dalla Nord quando vennero cacciati a cintate gli Eagles fino ad allontanarmi progressivamente anche dagli stessi settori quando il morbo ha iniziato a diffondersi ovunque.
E questo è solo l'aspetto politico del discorso.
I venti anni di dittatura del duce del Molise mi hanno fiaccato al punto da essere arrabbiato e aggressivo quando si tratta della Lazio, cosa che mi fa somigliare fin troppo al normotipo di tifoso laziale new age che respingo.
Qualcuno ha chiesto come mai Sarri non ha notato queste "anomalie" nel popolo Laziale.
Se Sarri avesse vissuto le nostre precedenti generazioni, che pure prima tendevano a destra sia chiaro, la differenza l'avrebbe notata e, conoscendolo, non si sarebbe fatto scrupolo di evidenziarla.
Al netto del numero di tiri in porta la sua personalità e la sua dignità di "battitore libero" era l'ultima scialuppa di salvataggio nel Mar Morto lotitiano.
Io scendo, ma resto qui vicino... se posso.