Rispondo a Paris e Termopiliano:
radio 6 mi capita di sentirla spesso (ultimamente poi sto sempre in macchina e alla fine la ascolto più per inerzia che per interesse), ed è filosocietaria già da un po'.
L'unico controcorrente è Baldini, ma ultimamente gli mettono spesso Pantano accanto che lo rimette in carreggiata a ogni piè sospinto.
Gli altri fanno tutti uno 0 a 0 clamoroso, compreso Guido che ogni tanto sbrocca ma che alla fine la ributta sul discorso dei tifosi allo stadio, del confronto numerico con le merde, del derby, dei bambini che non scelgono la Lazio, "si stava meglio quando si stava peggio" e la solita tiritera che gestisce da anni. Paradossalmente quando lascia più spazio a Stefano Morelli mi sembra che ci siano molti più spunti di riflessione e una migliore gestione delle interviste.
Zappulla, La Penna e Buzzanca mascherano da puri cronisti una non-posizione su ogni questione, sia essa societaria o di tifo.
Cardone fa tenerezza, non sa quasi mai nulla e improvvisa perché ha esperienza e dialettica, ma non scordate che faceva parte della cricca favorevole a Tare e che ha preso di mira Sarri dal primo giorno.
Abbate è il portavoce non ufficiale di Lotito, ultimamente ci ha preso gusto e si lancia anche in giudizi sui tifosi troppo critici che dovrebbero accontentarsi.
Bergonzini sinceramente neanche lo giudico: in trasmissione fa solo una specie di avanspettacolo di quart'ordine, un cazzeggio continuo e almeno per me molto poco divertente. Comunque sempre meglio di alcuni articoli che ha scritto sulla (contro la) Lazio alla GdS.
Benedetti ancora oggi continua a menarla su Sarri e Tudor, forse sogna un giorno di entrare in sala stampa a Formello con l'aura del grande e temuto giornalista che fa domande scomode, un Gianni Brera in salsa Tuscolana.
Cadeddu insieme a Baldini è l'altro che secondo me quantomeno dimostra una maggior capacità di analisi e di approfondimento, ma anche lui viene spesso utilizzato come jolly nelle varie trasmissione e rimane spesso inglobato nel clima che ritrova.
Il resto, da Capodaglio ai giovanotti di buona volontà che prestano il loro servizio immagino a costo zero o quasi, è un mix tra qualche discreto talento (molti dei "nuovi" sono migliori dei titolari anche solo nella conoscenza della lingua italiana) e una propaggine di tutta la linea editoriale costruita intorno, opinionisti più o meno famosi compresi.
Non so la famiglia Nicolanti in che rapporti sia con Lotito, ma sono abbastanza sicuro che nessuno abbia alcuna voglia di portare avanti crociate o di farsi terra bruciata in un ambiente già abbastanza saturo e impermeabile come quello della Lazio attuale. Proprio perché (anche se in maniera passiva) ascolto molto quella radio, vi assicuro che sembra antisocietaria solo con un approccio superficiale o sporadico.
Se invece mettete insieme i pezzi del tenore delle varie trasmissioni vi accorgerete che c'è moltissima attenzione a non inimicarsi mai (o almeno mai troppo) società e curva.
A me piacerebbe una radio non monotematica, non schierata a priori, che però si sforzasse di avere una capacità critica che vada oltre alle discussioni da bar e soprattutto che avesse un'identità.
L'optimum sarebbe un network anche capace di farsi megafono per il problema nazifascista che abbiamo sugli spalti e che avesse anche la forza e l'indipendenza per smentire il Megapresidente galattico quando spara balle a ripetizione.
Invece finora è solo un continuo schivare gli ostacoli, farcendo il tutto con banalità e luoghi comuni spacciati per grandi prese di posizione.
Ripeto, secondo me alcuni là dentro potrebbero fare un buon lavoro, la speranza è che fossero bloccati da una linea editoriale che anche per motivi di sopravvivenza non gli lasciava troppo spazio di interpretazione. Ma ne dubito fortemente.