Molto interessante ES, ammetto che avendo accannato l'ascolto delle radio Laziali da tempo immemorabile in quanto mi annoiavano e più spesso irritavano, e non parliamo poi di tambureggiamti campagne antilazio dai danni incalcolabili, non conoscevo queste realtà positive.
Già in altro post tempo fa scrissi che era importante uscire dai forum e combattere all'esterno, una volta si diceva fare controinformazione, a livello romano, nazionale e anche internazionale. Per questo è importante unire le forze, sia da parte di chi era comunicatore sia da parte del popolo Laziale, che deve assumere carattere di militanza.
Per quanto riguarda il caso specifico, capisco avendolo provato sulla mia pelle che trovarsi senza la tua occupazione quotidiana da un giorno all'altro porti disorientamento e non sei al massimo del morale per ripartire e intraprendere cose nuove. Entra anche in gioco una specie di rimozione della questione, è un meccanismo di salvaguardia.
Ora penseranno in modo confuso, chi vorrà farsi un mese di vacanze , chi si scervellerà pensando a cosa fare, chi si sarà già messo a scrivere curriculum, e a riscriverli di nuovo.
È un momentaccio, in un periodo peraltro già provante per tutti per le note vicende.
Devono far decantare l'amarezza e tenere a bada la preoccupazione.
Se sono bravi nel loro mestiere sapranno ripartire, e come già detto, dovranno fare un passo avanti nella direzione indicata, ovvero una forma associativa e l'esplorazione di una forma nuova di comunicazione tenendo conto delle tecnologie e canali web a basso costo.
Per carità, facile a dire, la mancanza di stipendio taglia le gambe a tutti, ma non credo che sperare di ricominciare come prima con un editore romano ad affitto frequenze e sponsor di quartiere sia foriero di buone cose.
E chissà che la nostra ottima stagione e quella penosa della roma non abbia inciso.