La delusione è tanta, ci si sente svuotati, derubati e persino traditi, non certo per una sconfitta o per la sconfitta di ieri sera in sé, il tifoso non è stupido, è un eterno bambino, un innamorato della sua passione ma non è uno stupido, desidera e contempla la vittoria ma sa benissimo che spesso deve digerire la sconfitta, fa parte del gioco, lo somatizza bene perché anche la sconfitta spesso è una compagna nella vita di Tifoso di calcio; se avessero chiesto, anche ai più ottimisti, se avessimo vinto l'Europa League la maggior parte di Noi Laziali, se non il 90%, avremmo risposto di No, sappiamo che la nostra è una squadra talentuosa, forte ma certamente meno esperta e forte di altre, tra cui Atletico Madrid e Arsenal, se non anche un Marsiglia....non è questo, non è questo il motivo della nostra tristezza....il fatto è che ci sentiamo derubati del SOGNO....sì del sogno che solo le serate Europee di Coppa ti sanno regalare....questo sogno lo avevamo tra le nostre mani, come dei bambini, perché il tifoso, di qualsiasi età e di qualsiasi estrazione sociale, ha un bambino dentro, lo stesso bambino che correva nei prati o nei cortili con un pallone, e sognava di essere in uno stadio di fronte a centomila persone, giocando e segnando con la maglia del giocatore del cuore.....ci è stato tolto il sogno quindi, e ci è stato tolto quando pensavamo di potercelo cullare e custodire per ancora altri giorni, il sogno di essere un Top Club Europeo, di essere ritornati quelli del 1998 a Parigi, o del 1999 a Birmingham e Montecarlo....andare in semifinale, le pubblicità sulle tv, ritornare in uno stadio glorioso, magari l'Emirates, riunirsi in famiglia o con gli amici per poter assistere in TV o allo stadio ad una semifinale Europea ci aveva risvegliato dentro la consapevolezza fantastica di essere al "tavolo dei grandi", poi si poteva anche perdere, ma al tavolo c'eri arrivato, eri nel Club.....questo sogno poteva essere difficilmente coronato, lo sapevamo, ma fin quando era vivo era il nostro sogno, ci rendeva felici e speciali, , numeri, bilanci statistiche, commenti, gli stessi risultati o trofei sono importanti e molte volte fondamentali, ma quello che rende il TUTTO SPECIALE E' IL SOGNO....senza il sogno è tutto tremendamente normale....dopo il goal di Immobile il sogno lo sentivamo portato in salvo, ancora nostro, e questo lo devono aver avvertito e pensato anche gli stessi giocatori....poi tutto è cambiato, neanche il tempo di rendercene conto....e siamo rimasti idealmente ancora lì, seduti, impietriti, quasi a gridare contro un'ingiustizia tremenda...ci è stato tolto....era il nostro sogno, era il mio...ed ora...dove è...eravamo in semifinale....i festeggiamenti, magari arriviamo a Lyon, a giocarci la Finale....PUFF....tutto finito...appena il tempo di razionalizzare la sconfitta ed ecco che, cerchiamo furiosamente il colpevole di questo "furto", e lo cerchiamo con la stessa veemenza e passione con la quale sognavamo, il pathos lo avevamo dentro, ora lo dobbiamo scaricare.....DI CHI E' LA COLPA?
Inizia la nostra morbosa e spasmodica caccia alle streghe, al responsabile di questo furto, colui o coloro che ci hanno tolto il sogno.....il portiere....no l'allenatore....no è la società....no è il mercato.....e così....fin quando la logica ci aiuterà, ci aiuta e ci spiega....
I sogni sono belli, e talvolta impossibili, perché incontrano la logica, però questo incontro ci obbliga a fare i conti con la realtà, che naturalmente confrontata al fascino del sogno non ci piace, la prima reazione è il rifiuto della realtà....però la realtà è anche amica, perché dalla realtà, e solo da essa possiamo ripartire per ricostruire il nostro sogno....
La Logica ci dice e suggerisce che il colpevole non c'è, perché i Ragazzi, il Mister, hanno dato tutto, hanno fatto tutto ciò che potevano, e quindi a loro non possiamo rimproverare nulla, nessuno si è risparmiato, i volti di Parolo e di Lulic a fine partita, davanti alle tv, erano stravolti, quasi scioccati....la Realtà ci dice che la Lazio nei suoi 11 titolari è una squadra che potrebbe lottare anche per lo scudetto, ed arrivare in fondo ad una competizione europea, ed in effetti fino a quando abbiamo potuto siamo stati in lizza su tutti e tre i fronti, ai vertici in campionato, Coppa Italia ed Europa League....ma ad essere idonei ai livelli alti erano in 11-12....dal 21 gennaio ad ieri 12 aprile abbiamo giocato, quasi sempre con la stessa formazione, ogni 3 giorni....DAL 21 GENNAIO AL 12 APRILE...ed abbiamo giocato sempre con la necessità di vincere, sempre....anche ad Udine avevamo la stessa formazione di ieri, uomo più uomo meno....il Salisburgo invece in campionato ha schierato tutti coloro che non avrebbero giocato ieri, hanno molto vantaggio in campionato....noi non abbiamo potuto, e non potevamo perché, senza che si accusi nessuno per questo sia ben chiaro, le cosiddette riserve non sono in alcun modo equiparabili per valore ai titolari, ottimi ragazzi che ci mettono il cuore, Caicedo e Murgia su tutti, ma da settembre ad oggi, ogni qualvolta sono stati chiamati a sostituire un titolare hanno sempre dimostrato sì di impegnarsi tanto, ma di non avere un rendimento simile....ed era così pure nella fase a gironi di EL, allorquando per vincere o raddrizzare le partite abbiamo dovuto poi schierare i titolari, è stato così anche a Bucarest....
Il crollo di ieri è figlio di quanto spiegato, almeno secondo me....i club che arrivano in Finale o semifinale di solito hanno una rosa molto competitiva almeno per 16 giocatori, noi purtroppo no, lo stesso Felipe Anderson è un innesto di qualità, ma gioca fuori ruolo, e quindi è un giocatore molto tecnico, ma sicuramente depotenziato, stesso dicasi per Nani....mentre per il centrocampo, zona del campo dove di solito si decidono i destini di una partita, i ricambi erano Murgia e Di Gennaro....non serve aggiungere altro.
Poi si può analizzare l'episodio, il tiro, il passaggio mancato, l'assetto tattico, i cambi, l'errore individuale...tutto figlio di questo sforzo tremendo che stiamo facendo, con risorse limitate, o almeno non idonee a competere ad altissimi livelli su tre competizioni contemporaneamente, giocando ininterrottamente ogni tre giorni.
Il sogno europeo non è continuato solo perché non avevamo più benzina, e la cosa ci fa rabbia, perché fin quando ne abbiamo avuta abbiamo sempre fatto bellissima figura....ma il calcio è questo, ci servirà a crescere, sono certo che la società ne farà tesoro, ma ora tocca non farci prendere dal disfattismo e dalla tristezza perenne, c'è un Derby da affrontare, con energie nervose al lumicino, Noi Tifosi non giochiamo, ma possiamo però contribuire a rendere l'ambiente meno negativo e pesante, e non è poco....
AVANTI LAZIO, FORZA FRATELLI LAZIALI !!!