sinceramente non riesco a capire.
partiamo dalla natura di un campionato come la serie A: in un campionato così lungo difficilmente ci sono partite da considerarsi estreme durante il girone di andata. sì, ci sono partite che puoi vincere più facilmente di altre, dato l'avversario di turno, e magari fai quel qualcosa in più per portare a casa la vittoria. ma è impossibile che uno si trovi di fronte alla partita della vita, quella da vincere per forza, già alla quarta giornata del girone di andata.
andiamo oltre: l'avversario. in questo caso era il Milan. io non ho mai visto alcuna squadra in Italia, negli ultimi 25 anni affrontare il Milan alla quarta di campionato (ma anche alla sesta, alla quindicesima, alla ventottesima) con l'obiettivo dichiarato di vincere. affrontando il Milan in campionato l'atteggiamento giusto è: intanto cerco di non perdere, poi mi gioco le mie possibilità e vediamo se riesco pure a vincere. ma innanzitutto cerco di non perdere.
questo perché? a me pare perfino offensivo spiegarlo, ma comunque lo faccio uguale: perché affrontare squadre superiori o molto superiori alla tua con un atteggiamento molto sbilanciato porta inesorabilmente alla sconfitta.
giocare col Milan alla quarta, laddove tu non sia Barcellona, Manchester o Chelsea (ma questa sarebbe CL, tutt'altra competizione, lì le partite sono davvero estreme, ne sbagli due e te ne vai a casetta, mentre in un campionato puoi permetterti di sbagliarne anche 4 o 5 di seguito, hai sempre tempo per recuperare e rimetterti in carreggiata), vuol dire atteggiamento guardingo, prudente, senza comunque rinunciare alle mie opportunità. è assolutamente un fatto normale e anche condivisibile.
dice, ma non hai fatto un'azione pericolosa fino al 35simo. il Catania ha fatto 5 azioni pericolose e si è trovata anche in vantaggio, noi abbiamo subìto e alla fine stavamo anche sotto, per fortuna Hernanes e Floccari...
ma c'è anche da considerare come si comporta l'avversario.
se andiamo a vedere con attenzione, sono due partite impostate dal Milan in maniera diversissima: se volevate una Lazio che producesse occasioni da rete in quantità simile al Catania, dovevate andare da Allegri e supplicarlo di giocare con tre punte, di cui una Inzaghi, dovevate chiedergli di far sganciare molto più spesso i terzini, visto che contro la Lazio non hanno quasi mai superato la linea di centrocampo, mentre col Catania stavano sempre dentro la metacampo avversaria, dovevate chiedergli di non mettere un centrocampista di contenimento puro come Gattuso ma di lasciare Boateng sulla mediana libero da compiti di marcature, mettere un'altra punta e permetterci di fare contropiedi col solo Pirlo a coprire la linea di difesa...
è questo il problema: sembra che il Milan è venuto qui a fare il bello e il cattivo tempo, mentre invece anche il Milan ci ha affrontato con piglio guardingo e prudente (tra l'altro segno di grande considerazione).
ha manovrato più la palla perché l'inerzia del gioco le spettava, avendo lei più bisogno di una vittoria che noi, vista la posizione di classifica. ma pur cercando la vittoria, col cavolo che s'è scoperta contro di noi come contro il Catania...
e del resto il Catania è andato a S. Siro con lo stesso atteggiamento nostro: primo obiettivo non perdere, siamo alla quarta, non ho bisogno di vincere a tutti i costi, quindi guardinghi e prudenti, cercando di sfruttare le disattenzioni e le smagliature tattiche avversarie.
lo stesso identico atteggiamento è riuscito a provocare due partite molto diverse per come si è comportato il Milan, più spregiudicato con i siciliani e molto di meno con noi.